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Prefazione a #MyWebIdentity (di Claudio Gagliardini)

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on . Postato in #MyWebIdentity. Elementi psicosociologici dell'identità online | Letto 976 volte

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Chi sono, IO? Cosa faccio nella vita? Quali sono le mie competenze, le mie passioni, le miei opinioni, le cose in cui credo? Come la penso e perché? Cosa rappresento per i miei amici, i miei colleghi, i miei conoscenti? Come posso valorizzare le mie qualità e perseguire i miei obiettivi, in sinergia con altre persone che li condividono e che possono aiutarmi a raggiungerli?

mywebidentity personal branding identità onlineSono molti gli elementi che compongono la nostra personalità e, troppo spesso, neppure noi stessi siamo in grado di elencarli tutti, di gestirli e di proporli nel modo corretto agli altri.

“Chi siamo” dipende da moltissimi fattori, alcuni dei quali dipendono da noi stessi, altri esterni, non controllabili e difficili da monitorare.

Negli ultimi anni la rete ci è venuta in aiuto. Se ci facciamo caso, molti dei nostri contatti, soprattutto quelli che stimiamo di più e che si dimostrano davvero in gamba, prima della rete avevano poche occasioni per mettere in luce le proprie competenze e, in molti casi, addirittura l’attività che svolgevano era molto diversa da quella attuale.

Queste persone, che oggi in molti ritengono autorevoli e molto preparate nel loro settore, hanno saputo utilizzare la rete per proiettarsi in una dimensione più compatibile con la loro natura e con le loro capacità, che spesso in precedenza non erano riuscite ad emergere o a farsi strada, in un mondo del lavoro che allora era “imballato”, imbalsamato, chiuso e soffocante.

La rete ha cambiato il mondo, e siamo soltanto all’inizio. Il web e i suoi strumenti, in particolar modo quelli sociali, hanno ribaltato le regole della società e aperto nuove strade, libere a aperte a chiunque sia disposto a togliersi la maschera e la divisa e a rimettersi in gioco, tirando fuori la propria vera identità.

Tutti siamo in qualche modo Superman e la rete è la cabina del telefono in cui possiamo cambiarci d’abito e spiccare il volo, per salvare noi stessi e gli altri da una società finta, artificiale, basata su regole vecchie e incapaci di garantirne il funzionamento e la sostenibilità.

Quando parliamo di “identità online”, dunque, non dobbiamo immaginare un processo di mistificazione e di “identity building”. Al contrario, la rete esalta la trasparenza, la lealtà, la coerenza, le competenze e la capacità delle persone di andare oltre la dimensione individuale, verso un approccio collaborativo, costruttivo e proattivo.

Ciascuno di noi, ne sono convinto, può essere qualsiasi cosa e raggiungere qualsiasi obiettivo. Il più alto, quello che porta più lontano, è trovare se stesso e non limitarsi ad assecondare l’opinione degli altri, il modo in cui essi ci vedono e il ruolo in cui ci relegano, per invitante che sia.

Ecco, la rete è il mezzo che può davvero compiere il miracolo di aiutarci a scavare un solco, pronto ad ospitare i semi che noi stessi siamo in grado di produrre. Attenzione, però: non stiamo parlando di un solco virtuale e di una realtà parallela. Online e offline sono due facce di una stessa medaglia, se non addirittura la stessa faccia, più definita e meglio illuminata.

Chi ha colto l’occasione di mettere in evidenza la propria vera identità in rete, non è rimasto prigioniero di quella dimensione, ma sta vivendo la propria vita reale in una dimensione tangibile, in cui il web rappresenta solamente un mezzo e uno strumento, non un mondo parallelo.

Se siete pronti per gettare quella maschera, dunque, e per intraprendere un percorso di tipo collaborativo, sinergico e proattivo, la rete è il luogo sconfinato e ricco di opportunità che state cercando. Un luogo in cui ciò che siamo davvero trova il suo spazio, perché a differenza del sistema in cui abbiamo sin qui vissuto, non relega le persone in un ruolo o in una mansione, omologandole, ma ha bisogno di tutte le competenze, tutti gli approcci e tutte le peculiarità, per completarsi e arricchirsi, giorno dopo giorno.

La rete è un acceleratore incredibile, un fattore di moltiplicazione esponenziale, un’autostrada sulla quale non contano cavalli e cilindrata, ma piuttosto la capacità di spostarsi tra le corsie in modo ordinato, al momento giusto e senza tagliare la strada a nessuno.

A breve essa sarà il palcoscenico di miliardi di identità, molte delle quali artificiali. Internet degli Oggetti è pronto per dare vita alle cose, trasformare le macchine in entità dotate di una loro intelligenza, di capacità di comunicare e addirittura di relazionarsi, con altri oggetti e con le persone.

Loro, le macchine, le intelligenze artificiali, saranno enormemente più capaci di noi di esprimere la propria identità e di trovare il proprio spazio, il proprio ruolo e la propria missione. Perché il mondo del futuro, ne sono convinto, sarà un fiume in piena che scorre veloce e ciascuno dovrà muoversi in quel liquido con autorevolezza, competenza e, soprattutto, con una forte identità, che gli permetterà di essere un faro nella notte, piuttosto che uno scoglio appuntito nel buio.

Quando parliamo di “identità digitale”, dunque, parliamo di noi stessi in tutta la nostra essenza più genuina. Parliamo di chi siamo, non di come gli altri ci vedono. Parliamo di chi siamo, non di come vorremmo essere e delle maschere che indossiamo. In rete le maschere sono un arma a doppio taglio, che ci porta lontano da dove vorremmo arrivare e che ci costringe a nuotare tra i pescecani, invece che in acque tranquille.

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Gettatele via, quelle maschere, e usate questo luogo sconfinato e i suoi mezzi per trovare voi stessi, per coltivare le vostre passioni, per affinare le vostre competenze e metterle a frutto, affinché diventino la vostra fonte di sussistenza in questo e nel mondo che sta arrivando, molto rapidamente e proprio a partire dalla rete, e dalle tecnologie che essa ha abilitato.

In rete siamo tutti nudi e chi non lo è viene denudato, un pezzo alla volta, come in una partita di strip poker in cui non ha altre possibilità se non quella di perdere. Avete presente l’immagine dei dirigenti dell’Air France denudati dai dipendenti licenziati? Ecco, questo è il trattamento che la rete riserva a chi gira in costume e in maschera, anziché nudo, trasparente e coerente con la propria genuina natura.

Siate voi stessi, siate leali. E siate anche pazzi e affamati, come disse Steve Jobs, ma non sprecate quella fame e quella follia in altre direzioni che non siano quella che porta alla vostra essenza più vera.

 

Claudio Gagliardini - Consulente, formatore e relatore in Web Marketing, Social Media e comunicazione online

 

 

#MyWebIdentity - ISBN 9788898037995
© 2015 Edizioni Psiconline - Francavilla al Mare

 


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Tags: identità online

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