Difficoltà nella gestione della sfera sociale (152814432362)
Chiara111, 20
Salve. Richiedo l’aiuto di un esperto, di qualcuno che possa prendersi carico del mio problema.
Sono una ragazza di 20 anni, sono iscritta al secondo anno di università e ho deciso di rivolgermi a voi poiché l’entità del mio disagio non mi permette di vivere un’esistenza degna di questo nome.
Io al momento provo disinteresse (eufemismo) per il resto dell’universo. Non provo nessun interesse a trascorrere del tempo con altre persone, anzi mi sembra di fare un torto a me stessa e di sprecarlo, in questo modo, il tempo; provo un senso di pietà nei confronti di chi mi circonda, niente risulta per me interessante, nulla per cui valga la pena disturbarsi. Nessuno per cui valga la pena anche solamente di infilarmi i jeans ed uscire di casa e parlarci. Non riesco a provare stima per nessuna delle persone che mi circondano.
Inizialmente nei rapporti umani tendo a interessarmi all'altra persona ma nel momento in cui le mie aspettative superano puntualmente ciò che l'altro ha da offrirmi, la sua conoscenza smette ai miei occhi di essere interessante o stimolante e diventa mediocre e per nessun motivo meritevole della mia attenzione. Al tempo stesso nei momenti di riflessione ed introspezione inizio a riflettere e mi sento sola nell’universo intero, mi rendo conto della mia difficoltà nei confronti delle relazioni umane, relazioni che non ho mai compreso, di cui non conosco il funzionamento e che per una vita intera mi hanno solo deluso.
A parte rare eccezioni ho la sensazione che in generale le altre persone siano capaci per natura a intrattenere relazioni spontanee e più o meno sane con altri o quantomeno che non provino disagio a rapportarcisi. La mia esistenza oscilla continuamente tra il mio disinteresse verso chi mi circonda e il mio bisogno di circondarmi di qualcuno con cui condividere qualcosa di sincero.
Ad oggi nonostante i ripetuti tentativi di prendere in mano la situazione nulla sembra migliorato. Vorrei avere da voi uno spunto di riflessione, un'indicazione riguardo un'eventuale affezione dell'animo o patologia esistente che possa causare i sintomi appena descritti.
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Cara Chiara111,
sono una Psicoterapeuta, ho letto la tua descrizione in merito al tuo malessere. Sicuramente ho poche informazioni per poter fare una diagnosi di patologia. In merito a questo sarebbe più opportuno che tu incontrassi uno/a psicoterapeuta di presenza, che iniziassi un percorso finalizzato alla conoscenza di te stessa e dell'ambiente che ti circonda.
Sei ancora giovane, l'età che tu hai ti favorisce nel poter migliorare quegli atteggiamenti che risultano essere disfunzionali per te e per le persone che ti sono vicine, i tuoi familiari o coloro che vorrebbero costruire un rapporto. Un altro aspetto che ti potrebbe aiutare oltre iniziare un percorso psicoterapeutico, potrebbe essere anche fare dello sport e delle attività di volontariato, attività di gruppo ove puoi stare a contatto con gli altri mettendo a disposizione la tua persona per il bene sociale. Ripiegarsi su se stessi è un atteggiamento davvero pericoloso sia a livello della salute psichica, sia per il benessere relazionale.
La tua vita risulterebbe cosi essere senza un senso e sterile. Apriti e condivi ciò che sei con il mondo che ti circonda, con prudenza ma allo stesso tempo con la gioia di sperimentare che non sempre tutto è chiuso in delle categorie mentali che a volte ci si costruisce erroneamente, pensando di sapere sempre tutto di come va il mondo. Buona riscoperta di te e del mondo!
Pubblicato il 19/06/2018
A cura della Dottoressa Iolanda Lo Bue
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