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Il disturbo pedofilico

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Secondo il DSM-5 i criteri per diagnosticare ciò che prende il nome di disturbo pedofilico sono definiti come esperienze ricorrenti di eccitazione sessuale intensa, fantasie, impulsi sessuali o comportamenti che coinvolgono l'attività sessuale con un bambino o bambini in età pre-pubere, di solito sotto i 14 anni.

Il disturbo pedofilicoLa persona che agisce questi impulsi o fantasie sessuali prova angoscia e presenta problemi nelle relazioni interpersonali.

Per l'emissione della diagnosi, la persona deve avere almeno 16 anni e cinque anni in più rispetto al bambino o i bambini per i quali nutre questi sentimenti e su cui è possibile agire.

Una persona nella tarda adolescenza coinvolta in una relazione sessuale a lungo termine con un bambino di 12-13 anni non è inclusa in questa categoria.

Esistono diverse teorie sulle cause inerenti il disturbo pedofilico.

Alcuni esperti ritengono che le cause siano da ascrivere allo sviluppo neurologico. Sono state notate differenze nella struttura cerebrale dei pedofili, come differenze fronto-corticali, diminuzione della materia grigia, lobo frontale monolaterale e bilaterale, lobo temporale e cambiamenti cerebellari.

Secondo la ricerca, queste differenze sono simili a quelle delle persone con disturbi del controllo degli impulsi, come il disturbo ossessivo-compulsivo, le dipendenze ed il disturbo di personalità antisociale.

Il disturbo pedofilico potrebbe, secondo questa visione, essere un sottoprodotto di altre malattie psichiatriche o presentarsi in comorbidità ad esse.

Queste anomalie cerebrali potrebbero essere state formate da uno sviluppo anormale del cervello. Tuttavia, il disturbo da stress post-traumatico causa anche questi tipi di anomali cerebrali.

Le esperienze traumatiche nei primi anni di vita dei pedofili potrebbero quindi aver gettato le basi per questo sviluppo atipico.

Differenze neurologiche

Altre differenze neurologiche riscontrate nei pedofili includevano livelli di intelligenza inferiori, e più era basso il livello di intelligenza, più giovane era la vittima scelta.

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Un numero considerevole di studi ha indicato che i pedofili presentano anormalità cerebrali nei lobi temporali. Molte differenze a carico dell'agonista della serotonina sono state riscontrate anche in questa popolazione di pazienti. Inoltre è stato riscontrato un aumento del livello di pedofilia in quelle persone che hanno subito gravi lesioni alla testa da piccoli, soprattutto prima dei sei anni di età.

Un'altra scoperta ha rilevato che più pedofili avevano madri con malattie psichiatriche rispetto alla persona media. Alcuni pedofili hanno inoltre presentato anomalie cromosomiche.

Su 41 uomini studiati, sette di loro presentavano anomalie di questo tipo, inclusa la sindrome di Klinefelter, che è una condizione in cui il maschio ha un cromosoma X in più nel suo codice genetico.

Fattori ambientali

Devono essere tenuti in considerazione anche i fattori ambientali coinvolti nella pedofilia. Vi è molta polemica sul fatto che l'essere sessualmente abusati da bambino determini necessariamente il diventare un molestatore sessuale.

Tuttavia, le statistiche pesano, indicando che, in generale, più persone che abusano di bambini da adulti sono state abusate a loro volta da piccoli. L'intervallo è compreso tra il 20 ed il 93%.

Quali sarebbero le ragioni per cui ciò accade?

I teorici hanno proposto che forse il pedofilo voglia o meno identificarsi con il suo aggressore o conquistare i suoi sentimenti di impotenza diventando lui stesso un abusatore, o forse l'abuso stesso è in qualche modo impresso nella loro psiche di abusati.

Alcuni scienziati ritengono che la pedofilia non sia molto diversa dalle altre malattia mentali, se non nel modo in cui si manifesta il suo comportamento deviante.

Come altre persone problematiche, la maggior parte dei trasgressori sessuali ha problemi stabilire relazioni sessuali intime e personali soddisfacenti con i loro coetanei.

Problemi di sviluppo

Altre questioni inerenti allo sviluppo si sono verificate nella vita dei pedofili più spesso rispetto alla popolazione generale.

Secondo i risultati delle ricerche, il 61% dei pedofili ha ripetuto l'anno scolastico o è stato iscritto a corsi di educazione speciale. Come accennato in precedenza, è stato riscontrato che il più delle volte i pedofili avevano un QI più basso rispetto al gruppo di controllo.

Alcuni teorici propongono che i pedofili abbiano subito un arresto nello sviluppo psicosessuale, causato dallo stress della prima infanzia, che ha causato una “fissazione” o regressione” che si manifesta nelle loro preferenze sessuali per i bambini.

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In teoria, questo è il motivo per cui così tanti pedofili si identificano di più con i bambini e vedono il loro comportamento come completamente accettabile.

La pedofilia è simile a certi disturbo di personalità perchè il pedofilo è molto egocentrico, tratta i bambini come oggetti per il suo piacere e non soffre di un eccessivo disagio emotivo come nel caso di molte altre malattie mentali.

I pedofili, nel complesso, sembrano davvero credere che il loro comportamento sia normale, ma devono nasconderlo perchè la società convenzionale non lo accetta.

I pedofili sono convinti che stiano facendo una buona cosa quando molestano i bambini e che i bambini godono realmente della relazione.

Si è ipotizzato che i pedofili non si siano sviluppati correttamente e siano “fissati” o “regrediti” ad un certo stadio dello sviluppo mentale, mentre i loro ormoni e corpi maturano dal punto di vista fisico e fisiologico.

 

A cura della Dottoressa Giorgia Lauro

 

 

 

 


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Tags: pedofilia, DSM-5 disturbo pedofilico

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