Amare... al presente
A volte nella vita, ci si abitua tanto alla sofferenza ed al dolore che allo spiraglio di una gioia vera o davanti alla possibilità di essa, ci si chiude, irrimediabilmente, come temendola.
Si diventa sospettosi, laddove il sospetto, appare superfluo e addirittura dannoso, perché, stavolta, nessuno offende la nostra dignità di persona,umiliandoci.
Si paragona il presente al passato, quasi a ritrovare inesistenti somiglianze, nella ricerca nevrotica di immaginari "semi" o future potenzialità.
Inizialmente si appare sadicamente appagati, godendone.. quasi; contenti di, stavolta, essere stati "furbi" e aver capito in tempo….
….volenterosi nel ritrovare la forza di non ripetere percorsi già fatti che ora, proprio perché non lo sono, ci appaiono come puntellati da probabili insidie…e futura, forse possibile, fonte di sofferenze.
E qui la paura, il timore di perdere ancora una volta, la pesante sensazione di frustrazione di chi subisce…..solo se stesso, stavolta, facendosi del male.
Come se non ne avesse ricevuto abbastanza.
Nel timore di soffrire, si evita di abbandonarsi all'altro, temendo conseguenze già vissute, che ora, solo ora, purtroppo, si sanno riconoscere, scoprendone immediatamente anche i più reconditi segnali.
Eppure "ora" è diverso intuitivamente lo si avverte, lo si sente... ma...
Il passato, spesso, non è facile da dimenticare, specialmente se è stato fonte di sofferenza e di umiliazioni profonde,ripetutamente; esso chiaro e lucido nelle sue immagini,si radica nell'animo, soffocandone bagliori, spegnendo entusiasmi,impoltrendo decisioni…
Ed è proprio nelle storie d'amore laddove più accesa è l'emotività e più forte la fragilità della persona che simili inutili "comparazioni tra storie" vengono più spesso operate, nella ricerca assillante di inesistenti somiglianze, al pretenzioso scopo di proteggersi, ma in realtà solo precludendosi, in questo modo, la possibilità di una tranquillità emotiva reale ed appagante.
Ora, forse, possibile.
Accolgo, spesso, nella tranquilla silenziosità del mio studio, uomini e donne che mi raccontano, tra le lacrime, di non riuscire a vivere serenamente una storia( che pur appare loro "sicura" e probabilmente serena) perché continuamente inquinata da elementi tratti da un' altra storia, spesso oltremodo dolorosa, precedente a quella vissuta e raccontata a me …. …..
Sinceramente non ritengo ciò sia assolutamente salutare verso se stessi….
Le persone sono diverse e nel campo dell'amore e dei sentimenti, purtroppo le esperienze, secondo me, non servono.
Riporto, sempre sotto forma di lettera, per motivi professionali, le confidenze di un uomo…
"A volte mi capita di pensare a lei, alla mia ex…. Ne provo sofferenza e dolore…e non solo, esiste dentro di me un misto di paura e soddisfazione per lo scampato pericolo,.ma anche tanta rabbia per quel mio fallimento…
il fallimento di chi non ha saputo capire prima…
"prima" di dirle immeritate parole d'amore che farebbero morire di dolore , se le conoscesse, la mia compagna attuale, ma che credo, essendo donna di profonda ed acuta intelligenza, resa ancora più sottile dai penetranti sentimenti che prova per me….ella, qualche volta, immagina….
Lo so dai suoi occhi a volte annebbiati di pianto decoroso e mal trattenuto, quando, in un impeto egoistico le ho parlato …dell'altra…....e lei solo per sondare timorosamente eventuali, restanti, temutissimi, coinvolgimenti.. mi ascoltava in un silenzio spinoso.
Quando sto male, poi, ed il ricordo si fa più bruciante, l'ingiustizia subita più autentica e meno filtrata dall'umiltà di chi è coinvolto, affettivamente, la positiva fermezza della donna che ora accompagna la mia vita, mi sembra addirittura sospetta, temo che tutto possa finire all'improvviso lasciandomi più solo e più disperato che mai,.col rimpianto di non avere saputo, ora che potevo e dovevo farlo, nel rispetto principalmente di me stesso, accogliere l'amore di chi, senza remore, me lo offriva……
Ma poi quando la vedo, e colgo il terso, fiducioso sguardo di chi, impune da ogni malizia,mi guarda,leggo dentro di lei solo certezze, di cui ho tanto bisogno…..
Allora penso: è diversa, non è come chi mi ha fatto solo soffrire….. e cerco di imparare ad abbandonarmi a lei che amo più di me stesso….. eludendo inesistenti ed inutili paragoni.
Ma non è facile…il passato e i suoi dolorosi ricordi, mi assillano……."
Articolo a cura della Dottoressa Anna Scala
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