Pubblicità

Bidibi Bodibi Bu: ecco la scelta che puoi fare tu!

0
condivisioni

on . Postato in Crescita personale | Letto 2041 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Spesso ci chiediamo quale sia il "vantaggio" dello star male e i motivi che spingono verso questa scelta di vita. Basterebbe scegliere di star bene e qui provo a spiegare come farlo.

scegliere la nostra sceltaScegliere:
a. Distinguere e determinare, tra più cose o persone, quella che sia o ci sembri più adatta allo scopo o più conveniente alle circostanze
Assol., decidere quale sia o sembri essere, tra più cose o persone, quella più adatta o più rispondente al desiderio, alla necessità
b. Prendere, assumere, adoperare dopo aver valutato la convenienza allo scopo e alle circostanze
 Prendere la parte migliore da un insieme di cose o da una quantità di materiale, separandola dalla parte meno buona, o più scadente, o inutile
(Definizioni  prese dal vocabolario Treccani).

Vi starete, o meglio mi illudo, che vi starete domandando perché una psicologa inizi un suo articolo con le definizione della parola scegliere.

Poi presa pari passo dal vocabolario!

Ecco il perché. Perché ho il sospetto che il significato non sia chiaro a molti.

Scegliere vuol dire: identificare, prendere o indicare, la cosa che meglio si adatti a noi.

Ma allora mi domando: “Perché continuate, anzi, continuiamo a scegliere di stare male? Continuiamo a scegliere il peggio, la cosa meno adatta alla nostra serenità, felicità?"

Forse è arrivato il momento di riappropriarci di questa parola e del suo grande significato in modo propositivo. Scelgo le cose, le persone, il mio stato d’umore e scelgo tutto questo in funzione del vivere bene.

Certo che se il tuo scopo è stare male, ovvio che la scelta per te migliore è in funzione a tutto quello che ti fa stare peggio.

Ma proprio non comprendo perché dobbiate voler stare male!

Pubblicità

Mi capita, mentre esercito la mia professione, di ‘scervellarmi’ per capire quale siano i rinforzi positivi, in sostanza la convenienza delle persone che seguo a voler mantenere proprio quegli atteggiamenti che le portano a vivere il loro dramma personale.

Perché ho imparato, in tutti questi anni, che una convenienza c’è sempre. Pazzesco vero!

Pazzesco anche che spesso non ci si accorge nemmeno di essere noi stessi a mantenere certi atteggiamenti, perché in fondo, in fondo, ci va bene cosi, ci stiamo guadagnando qualcosa.

No, non sono impazzita, sto solo svelando l’arcano.

Il difficile poi è riuscire, dopo aver individuato la convenienza, portarla in evidenza alle persone e insieme a loro valutare, che proprio questo atteggiamento, non porta a nulla di buono, porta solo a perdurare il proprio malessere.

Arrivati a questo punto, arriva la parte ancora più difficile: reinventare insieme una strada più positiva e intraprenderla.

In ogni caso mi preme ricordare a me e a voi che la scelta è sempre in mano a noi.

Siamo noi e nessun altro a poter decidere se modificarci per vivere più sereni, oppure continuare a vivere in preda alle emozioni che non ci permettono di vivere sereni.

In sostanza scegli tu se:

  • Voler bene o Detestare.
  • Sorridere o Rattristarti.
  • Osservare con meraviglia o invidiare.
  • Costruire o demolire.
  • Capire o giudicare.
  • Perdonare o infierire.
  • Offrire o carpire.
  • Ringraziare o recriminare

Come si fa a modificarsi cosi tanto? Incominciate ad agire come fanno le persone che:

  • Vogliono bene.
  • Capiscono.
  • Perdonano.
  • Offrono.
  • Sorridono.
  • Osservano con meraviglia.
  • Ringraziano.

Come si fa? Imitatele, passate il vostro tempo a:

  • Voler bene: Voler bene all’altro per come è e non per come vorreste che fosse, lasciamo agli altri il diritto di essere se stessi e non un nostro burattino.
  • Capire: capire che l’altro ha le proprie caratteristiche di personalità, come del resto ce le abbiamo noi, quindi invece di passare il nostro tempo a cercare di cambiare, passiamo il nostro tempo a cercare di ascoltare e comprendere.
  • Perdonare: perdonare diventa facile dal momento che comprendiamo l’altro come è fatto e non stiamo li a recriminare che non è come vorremo noi che fosse.
  • Offrire: concentriamoci sulle esigenze degli altri, sui loro bisogni ed aiutiamoli, usciamo da noi stessi, dai nostri Io, Io, Io, questo ci porterà a maggiore serenità.
  • Sorridere: passiamo il nostro tempo a sorridere delle cose della vita, concentriamoci sugli aspetti più gioiosi che ci circondano, portiamo la nostra attenzione su cose solari, divertenti, frequentiamo persone divertenti, sentiamo musica allegra, vediamo film spensierati.
  • Osservare: osserviamo con meraviglia gli altri, siamo felici per le cose buone che succedono loro.

‘Ri-diamo’ alla parola scegliere il suo vero significato e incominciamo da ora a Scegliere per noi atteggiamenti positivi, propositivi, e di vero rispetto.

 

(Articolo a cura della Dottoressa Federica Curzi, autrice di Conoscersi meglio. Consapevolezza e assertività)

 


Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
 
Pubblicità
Stai cercando un pubblico specifico interessato alle tue iniziative nel campo della psicologia?
Sei nel posto giusto.
Attiva una campagna pubblicitaria su Psiconline
logo psicologi italiani
Vuoi conoscere la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia adatta alle tue esigenze? O quella più vicina al tuo luogo di residenza? Cercala su logo.png




 

Tags: felicità scegliere

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Su Psiconline trovo più interessanti...

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

La sindrome di Alice nel Paese…

Disturbo neurologico  che colpisce la percezione visiva, associato a  emicrania, crisi epilettiche o sostanze stupefacenti. La sindrome di Alice nel ...

Catalessia

Detta anche catalessi, è uno stato patologico, ad esordio improvviso e che si protrae per brevi o lunghi periodi, in cui vi è una sospensione dei movimenti volo...

Odio

Sentimento antitetico all'amore, caratterizzato dal desiderio durevole di danneggiare o distruggere uno specifico oggetto che può essere anche il proprio Sé o l...

News Letters

0
condivisioni