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Il problema della sterilità nella coppia: una variabile imprevista

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La diagnosi di sterilità comporta profonde trasformazioni e determina spesso uno squilibrio notevole sia nella persona sia nella relazione di coppia.

sterilità di coppiaAncora oggi, nella cultura della nostra società, la fecondità è considerata come un dono e il suo opposto, la sterilità, una sorta di maledizione destinata a mutare irreversibilmente il vissuto sessuale e la vita coniugale.

Nel passato, la sterilità della donna, causata frequentemente da scompensi ormonali, ha costituito il motivo della colpa da espiare con il ripudio.

Solo in tempi più recenti si è accertata l’origine maschile, nella quasi metà dei casi di infecondità, dovuta essenzialmente alla inadeguatezza dello sperma.

In alcuni casi, la problematica può interessare contemporaneamente entrambi i partner. Negli ultimi tempi si è affermata la tendenza sociale ad attribuire maggiore considerazione all’efficienza sessuale e alla capacità di dare e provare piacere, più che alle capacità generative.

Essendo le possibili cause di infertilità numerose, gli accertamenti clinici si estendono a largo spettro in tutte le direzioni, dopo aver opportunamente valutato la frequenza, i tempi dei rapporti e la presenza di difficoltà sessuali. Tra queste, l’impotenza interessa ogni alterazione riscontrabile nella risposta sessuale e che assume rilevanza per la costituzione dell’essere uomo o donna (D’Ottavio, et al., 1990).

Oltre alle indagini specifiche per il maschio (spermiogramma, esame degli organi genitali, test per individuare germi patogeni, esami del sangue mirati al dosaggio degli ormoni e per accertare anomalie genetiche), e quelle per la femmina (monitoraggio dell’ovulazione, visita ginecologica, esami del sangue diretti al dosaggio degli ormoni, laparoscopia, isterosalpingografia, tampone vaginale del muco cervicale, post coital test), vengono verificate altre variabili, come i fattori comportamentali, emozionali e psicologici. Nella eziopatogenesi dell’infertilità, le componenti psicologiche e somatiche prospettano una varietà di combinazioni e lasciano scientificamente inspiegabili un certo margine di casi.

Ma quali dinamiche di cambiamento provoca la diagnosi di sterilità? Quali sono gli esiti disfunzionali che è possibile rilevare nella vita sessuorelazionale della coppia o del singolo conseguentemente alla privazione o riduzione delle capacità riproduttive?

Numerosi studi e indagini hanno consentito di rispondere a queste domande aprendo nuovi scenari psicologici che hanno portato a inquadrare la sterilità come una condizione che si svolge nel tempo e che investe totalmente l’esperienza di coppia, ridisegnandone la fisionomia. La definizione di coppia sterile, fornita dall’OMS, si riferisce in particolare ad una coppia che non riesce a procreare dopo 12/18 mesi di rapporti finalizzati e non protetti.

La diagnosi di sterilità provoca sempre forti emozioni, dalla sorpresa al rifiuto, passando attraverso la rabbia o la delusione, comportando anche ansia, vergogna e isolamento (Rifelli, 1995). La letteratura clinica ha mostrato come in tali circostanze prevalga un senso di incapacità e un sentimento di vuoto che si riversano inevitabilmente nella sfera sessuale producendo insoddisfazione e depressione (Pancheri, 1979). Se per la donna possono emergere elaborazioni angosciose e carenze nel desiderio sessuale, per l’uomo la perdita di potenza attiva difficoltà psicologiche e si traduce in sentimenti di inferiorità e di inadeguatezza. Molti dei comportamenti reattivi, adottati per evitare una definizione troppo compromettente delle proprie capacità, finiscono invece con il segnalare palesemente il vissuto di impotenza (Rifelli, 1998). Sarebbero tali le condotte dongiovannesche di taluni che tentano di compensare l’inadeguatezza procreativa con l’intensificarsi delle conquiste femminili (Stoller, 1975). Alcune donne invece, ricercano soluzioni di vita nel volontariato o nell’assistenza che rappresenterebbero l’equivalente della maternità ormai impossibile. La coppia, segnata dalla “diversità” sembra rinchiudersi in un mondo di malattia e fluttua tra speranza e rassegnazione, solitudine e sofferenza (Menning, 1975).

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La ridefinizione del legame che consegue alla imprevista scoperta della sterilità, spesso si traduce in un aumento del divario comportamentale esistente tra i partner, scaraventati nella crisi che si è aperta. Oppure, il sentimento di delusione può generare maggiore attaccamento, fino ad assumere una fisionomia di tipo simbiotico, con alterazioni nella sfera sessuale (Willi, 1986). I rapporti di forza sono in ogni caso soggetti a modificazione e la persona fertile della diade deve operare una scelta emotiva imposta tra due alternative importanti (Pasini, 1995). Se per alcune coppie è possibile trasformare l’infertilità fisica in fecondità psichica, attraverso un meccanismo di sublimazione, per altre il rifiuto della nuova condizione induce a ricercare soluzioni sempre più gravose (ricerche ed esami specialistici, consulto di medici, fecondazione artificiale, inseminazione, sperimentazione di innovative tecniche riproduttive…). In alcuni casi, la situazione emotiva di continua tensione e frustrazione può concludersi con la decisione di separazione. In altri casi, la coppia può intraprendere il percorso dell’adozione.

La comunicazione e la sessualità sono fortemente implicate nella problematica procreativa, sia che l’infertilità rappresenti l’origine della disfunzione sessuorelazionale oppure ne sia la conseguenza. La coppia sterile può presentare un lungo elenco di disturbi sessuali, manifestati secondo sintomatologie multiformi: dalle alterazioni del desiderio all’impotenza erettiva, dai disturbi dell’orgasmo alla mancanza o limitazione dell’eccitazione, dall’insorgenza delle sensazioni dolorose (come la dispareunia) o il vaginismo, alla fuga fobica dal sesso (Carani et al., 1985; Simonelli, 1996).

L’impegno profuso nel processo di trasformazione del rapporto, il rischio della comunicazione dei propri sentimenti, l’abbandono della vita conforme ai ruoli e la scoperta di una parte importante del proprio sé di cui rendere partecipe il compagno, rappresentano le possibili vie di uscita dai meccanismi disadattivi (Rogers, 1974).

Gli effetti dell’infertilità che ricadono sul funzionamento psicologico sono quindi considerevoli e rappresentano una complessa materia di studio influenzata da molte variabili che, tra l’altro, includono la durata dell’infertilità, le procedure diagnostiche utilizzate e il loro impatto, il sesso dei soggetti, l’attribuzione maschile o femminile delle cause, la natura della diagnosi e la prognosi (Scatoletti, 1996).

Ultimamente, una ricerca presentata dalla Rivista di Sessuologia (Vol. 25, n.4, 2001), ha indagato alcuni profili clinici e patologici riguardanti coppie e soggetti sterili pervenuti al servizio di Andrologia e di Fisiologia del S. Orsola di Bologna. Sono state sottoposte ad osservazione clinica ed a testing cinque coppie e sette soggetti sterili con lo scopo di stabilirne la fenomenologia psico-somatica e le caratteristiche sessuorelazionali. Le conclusioni dell’inchiesta delineano un quadro esaustivo delle difficoltà psicologiche e della crisi che colpisce le coppie infertili.

Lo strumento di indagine utilizzato sia nella rilevazione del profilo psicosessuale e socioaffettivo che nella valutazione delle cause e degli aspetti disfunzionali del singolo o della coppia, è il test SESAMO (Sexrelation Evaluation Schedule Assessment Monitoring). Il reattivo si è rivelato uno strumento ideale in numerosi setting di ricerca e di screening di gruppo, come ormai confermato da numerose trattazioni (Conti, 1999; Caruso, et al., 1999, Gaia, et al., 2000; Dettore, 2001). Nello specifico, la forma estesa del test SESAMO_Win per piattaforme Windows, rilasciata di recente, consente un’esplorazione multilivello e polifattoriale delle aree maggiormente interessanti il disagio sessuale/relazionale, ridefinite secondo una visione globale della persona (Boccadoro, 2002). Mediante la somministrazione informatizzata del questionario maschile/femminile-single/coppia, è possibile pervenire ad un report comprendente il profilo idiografico e le linee guida per l’inquadramento diagnostico e la ricerca clinica (Vignati, Boccadoro, 1997, 1998, 2000).

La particolare sensibilità del test SESAMO, che registra l’esistenza di disturbi nei due versanti della relazionalità e della sessualità, ha permesso di riscontrare in tutti i soggetti analizzati, singoli o in coppia, la presenza di forti disagi relazionali e di difficoltà di adattamento in condizioni di sterilità.

Nei profili clinici esaminati, gli aspetti più rilevanti e le aree critiche di maggiore sofferenza e di conflitto hanno riguardato:

  • vissuto corporeo: la percezione e la valutazione del proprio corpo è egodistonica e contrastante con il concetto di sé; le difficoltà di accettazione del proprio corpo e delle sensazioni relative ad esso, possono riferirsi al timore di essere giudicati e rifiutati per “come si è” favorendo processi di inibizione sessuale e di insicurezza relazionali; 
  • anamnesi medica e sessuale: vengono principalmente riferiti episodi di disfunzione sessuale, quali eiaculazione precoce o ritardata e difficoltà erettive, conseguenti alla frustrazione per l’assenza di un figlio e al risentimento verso il partner infertile;
    esperienze sessuali pregresse: la mancanza di un’educazione sessuale, le esperienze negative e frustranti, le dinamiche intrafamiliari maggiormente incidenti nella formazione della personalità, hanno pesantemente condizionato la sessualità adulta e contribuito allo stabilizzarsi di profonde inibizioni e di difficoltà ad esprimere sensazioni e vissuti emozionali riguardanti la sessualità; i dettami di una educazione autoritaria possono portare a sviluppare una sessualità inibita e permeata da forti sensi di colpa e vergogna, così anche l’assenza di educazione sovente induce insicurezza, dubbi, falsi miti e incompetenza sessuale;
  • masturbazione remota/attuale: si riscontra la presenza di attività autoerotica; in età adulta il ricorrere alla masturbazione, come attività integrativa o sostitutiva dei rapporti sessuali, può rappresentare un indice di ripiegamento narcisistico ed esprimere una forma di conflittualità e ostilità nei confronti della partner; inoltre, se la masturbazione e le altre attività autoerotiche in età adolescenziale favoriscono la maturazione psicosessuale, in epoche successive può segnalare nel rapporto diadico la mancanza di adeguata comunicazione delle aspettative e dei desideri, suscitando distanza emozionale;
  • comunicazione nella coppia: è scarsa e fonte di disagio; l’impoverimento e l’alterazione degli scambi comunicativi conseguente all’evitamento di argomenti correlati alla procreazione, conduce all’incapacità di dialogo liberatorio e chiarificatore;
    sessualità e gravidanza: si evidenziano problemi e conflittualità nei confronti di una eventuale gravidanza della partner, in particolare la slatentizzazione di disagi sottostanti.

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I casi clinici considerati nell’indagine presentano quindi l’alterazione dei due poli, quello sessuale e quello relazionale, anche se con maggiore o minore intensità. Si conferma l’ipotesi che la mancata realizzazione del desiderio di avere un figlio porta molte coppie a rinunciare alla capacità di scambio, di comprensione e allo spirito vitale della coppia, impoverendo la sfera sessuale di ogni accento emozionale perché finalizzata interamente alla procreazione.

Gli aspetti caratterizzanti la crisi di infertilità, esaminati mediante Sesamo, rappresentano un indice minuzioso delle conflittualità e delle difficoltà che insorgono nei soggetti coinvolti in tale problematica. In tal modo, si consegna alla ricerca clinica un prezioso studio delle reazioni all’infertilità e dei molteplici fattori psicologici implicati.

Al termine dell’indagine, gli autori concludono che “la sterilità è uno stato di sofferenza acuto che non investe negativamente solo la dimensione sessuale di una coppia, ma tutti gli ambiti esistenziali umani” (Ugolini, Baldassarri, 2001).

BIBLIOGRAFIA

  • Carani, C., Manara, F., Marrama, P. (1985), La diagnostica delle disfunzioni sessuali. Raffaello Cortina, Milano.
  • Caruso, A., Corlito, A., Pozzi, M., Campanelli, S., Varanese, A. (1999), Profilo psicosessuale e socioaffettivo delle pazienti che si sottopongono a ricostruzione mammaria dopo mastectomia radicale. In: Abstracts VI conv.naz. S.I.P.O.. Padova 24-27 nov. 1999. (In press).
  • Conti L., (1999) Repertorio delle scale di valutazione in psichiatria, SEE, Firenze.
  • Dèttore D. (2001) Psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale, McGraw-Hill, Milano.
  • D'Ottavio G., Simonelli, C. (1990), Andrologia e psicopatologia del comportamento sessuale. NIS, Roma.
  • Gaia S., Favero D. (2000), Sessualità, disturbi psichici e cronicità. Esiti di una ricerca policentrica. Relazione presentata al VI Congresso Nazionale della Società Ital. di Riabilitazione Psicosociale, Montecatini (Pistoia), 14-18 novembre 2000.
  • Menning B.E. (1975) The infertile couple: a plan for advocacy. Child Welfare, n. 54.
  • Pancheri P. (1979) Stress Emozioni Malattia, EST Mondatori, Milano.
  • Pasini W. ( 1995) A che cosa serve la coppia, Mondatori, Milano.
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  • Rogers C. (1974), Partners. Il matrimonio e le sue alternative. Astrolabio, Roma.
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  • Scatoletti B.(1996) Aspetti psicologici nella diagnosi e cura dell’infertilità di coppia, Informazione Psicologia Psicoterapia Psichiatria, n.28/29,
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  • Vignati R. Boccadoro L. (1997) Una metodica per l’indagine sessuorelazionale, Rivista di Sessuologia, vol.21, n.4, ott/dic.1997, Clueb, Bologna.
  • Vignati R. Boccadoro L. (1998) Un nuovo test per l’indagine sessuale, Rivista Scienze
  • Sessuologiche- Journal of sexological Sciences - Vol.11 n.3, Ed. Del Cerro, Tirrenia.
  • Vignati R. Boccadoro L. (2000) L’indagine clinica in ambito sessuorelazionale condotta con una nuova metodica Rivista di Sessuologia Clinica, VII – 2000/1, Franco Angeli, Milano.
  • Vignati R. (2002) L’assessment sessuorelazionale eseguito con una nuova metodica, PsicoIn, n.1, giugno 2002 – Informazione Ordine Psicologi Marche.
  • Willi J. (1986) La collusione di coppia, Franco Angeli, Milano.

 

Dott. Renato Vignati – Psicologo Psicoterapeuta – Fermo (AP)

 


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