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La logica di posizione - 10^ puntata

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on . Postato in Breve corso di psicoeconomia | Letto 1734 volte

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QUAL’E’ LA VOSTRA EMOTIVITA’ IN BORSA?

10^ PUNTATA

IL PANICO ED IL DOW JONES

L'ATTUALE FASE DEL DOW JONES

Il Dow Jones in queste settimane sta attraversando una fase piuttosto delicata. In diversi studi finanziari si comincia a respirare un certo nervosismo, visto il forte legame esistente tra la nostra borsa e l'indice americano, anche se, come abbiamo visto la volta scorsa, Piazza Affari sta dimostrando una certa capacità di autonomia.

Il punto cruciale è legato alla forte discesa che si è verificata negli States nelle ultime sedute. Qualcuno in questi movimenti dice di intravedere i sintomi del panico, anche se è ancora presto per dirlo.

In questa sede voglio dimostrarvi che, almeno da un punto di vista grafico, questo non è assolutamente vero.

Esaminiamo insieme il grafico del Dow Jones:

corsa10

Che impressione ne avete? Vi sembra il grafico di una borsa in panico?

Se la risposta è no, sapreste dirne il motivo?

Il panico visto dai … grafici

Si può parlare di panico quando, all'interno di una fase negativa e già fortemente compromessa, si verifica un fuggi fuggi generale dovuto alla forte paura di un arretramento dei prezzi per i motivi più disparati.

In quel caso niente sembra più sicuro e al riparo dalla tempesta. L'unica cosa certa e scontata è che mancherà una parte degli operatori, vale a dire…. i compratori. Quando scompare la domanda, i prezzi scendono "a candela" ed il grafico dà l'impressione grafica di non rimbalzare.

In una situazione normale invece, quando un titolo, una valuta, od un indice di borsa iniziano una correzione, l'aspetto grafico più comune è simile all'andamento di un pallone quando cade dai gradini delle scale: registra dei minimi e dei massimi decrescenti. Come potete vedere, il Dow Jones nella sua fase di sgonfiamento trova ancora dei compratori a quota 10800, 10400, 10200 e 9900, e dove ci sono persone che comperano ad intervalli alternati, non si può certo parlare di panico (potrete trovare un'esauriente spiegazione dell'andamento a "dente di sega" nel mio libro Come guadagnare in Borsa con la psicologia, edito da Franco Angeli).

Quello che preoccupa semmai è il fatto stesso di vedere New York scendere, anche se, dopo anni di costante salita, mi sembra un comportamento normale e addirittura salutare.

Conclusioni

A volte, quello che sentite o credete stia accadendo è solo una vostra impressione, frutto dell'emotività e della debolezza di un momento. A queste strane paure soggettive è sempre meglio affiancare dei dati oggettivi, e lo studio attento del grafico del titolo o della borsa che vi interessa.

Quello che conta non è tanto la vostra sensibilità, quanto il sentiment di tutto il mercato.

Mettetevi alla prova e cominciate a "stanare" le situazioni di panico esaminando i grafici dei titoli.

Torneremo ancora su questo argomento in futuro, parlando di inversione dei trend.

(Riproduzione Riservata - © 2000 Renato Paludetto)

 

 


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