2^ PUNTATA - LA LOGICA DI POSIZIONE
Come avete visto nella prima puntata la vostra razionalità nell’operare in Borsa può essere minata dall’influenza esercitata dalla situazione vissuta in quel momento, come investitore che sta guadagnando o sta perdendo.
Per avere la conferma di quanto sto dicendo basta considerare lo stato d’animo di chi sta per iniziare un’operazione "nuova di zecca"! In questo caso il soggetto non si trova alle spalle una posizione pregressa di guadagno o di perdita, ma il nulla più assoluto. La sua scelta di comperare quelle determinate azioni, in quel particolare momento, deriva esclusivamente da considerazioni di convenienza, legate al buon prezzo, oppure alla solidità della società, oppure a prospettive di sviluppo, o all’incremento degli utili, oppure ad una buona configurazione dal punto di vista dell’analisi tecnica. Tutto, tranne che la propria posizione, proprio perché non ha un "passato" su quel titolo.
Tuttavia può accadere che quell’investitore, anche iniziando un’operazione ex-novo su un determinato titolo, abbia un "passato" positivo o negativo su un altro titolo, vale a dire una posizione condizionante derivante da altre precedenti operazioni. Ebbene, anche in quel caso vale il discorso della logica di posizione! Si tratta di una logica di posizione traslata su un’altra operazione, con i medesimi effetti visti la volta scorsa. La vedremo meglio in una delle prossime puntate.