Sostegno Psicologico agli adulti
Nell'età adulta i problemi esistenziali si associano a quelli lavorativi, familiari e sociali ed a volte è utile cercare un sostegno psicologico.
Secondo Erickson, la vita umana è composta da una serie di stadi e il comportamento e il modo di affrontare compiti e difficoltà di un determinato stadio dipendono dalle esperienze che si sono verificate negli anni precedenti: esse rappresentano le basi per il raggiungimento, positivo o negativo, della tappa successiva.
Lo stadio dell'età matura è secondo Erickson "lo stadio della generatività opposta al ristagno"
L'adulto generativo è colui che ha la tendenza ad avere interessi e preoccupazioni che si estendono oltre la propria persona per includere altri; il partner, i figli, il lavoro, la società ecc. si ha la tendenza a "passare il testimone" alle nuove generazioni, ad insegnare agli altri ciò che si è appreso, a migliorare il mondo, sia pure nei limiti delle proprie possibilità.
L'individuo vuole sentire che vive la propria vita e che la vive bene, non solo per se stesso, ma anche per lo sviluppo degli altri.
Al contrario della generatività si ha invece "il ristagno": un blocco della crescita e la chiusura in se stessi, un impoverimento della vita sociale, la tendenza a soddisfare solo i propri bisogni.
"Ho l'impressione di non combinare un granché" può dirsi la persona cosciente della propria mancanza di creatività o comunque di aver dato al di sotto delle sue aspettative. E' la persona che sembra aver perso qualsiasi slancio in avanti.
Nell’ età adulta i fattori critici possono essere:
- Lo stress della separazione
Nella società moderna, un numero crescente di matrimoni si conclude in un divorzio e per la maggior parte delle volte ciò avviene nei primi 7 anni di matrimonio.
La fine di un rapporto di coppia costituisce un evento di cambiamento nella vita di entrambi i coniugi, da un lato si conclude una situazione dolorosa, dall’altro può essere il punto di partenza per migliorare la qualità di vita; attraverso un supporto psicologico si può avere un’elaborazione del distacco affettivo e quindi giungere ad un‘evoluzione positiva. Il supporto psicologico è utile quando bisogna riequilibrare il rapporto con i propri figli, i quali inevitabilmente subiranno dei traumi a causa della separazione. - La crisi di mezz’età
Questa crisi colpisce, prevalentemente, più gli uomini tra i quaranta e i cinquant’anni che le donne, in quanto esse hanno una visione molto chiara della loro crescita biologica, scandita da tappe significative: la prima mestruazione, il ciclo fertile, il climaterio e infine la menopausa.
Questo momento della vita che molti teorici definiscono “di transizione” è segnata da una profonda trasformazione di sé. La persona inizia a guardarsi indietro, analizza il proprio percorso, la propria storia, inizia il primo bilancio relativo sia alla carriera lavorativa (si fanno paragoni tra la realtà e i progetti giovanili), sia alla vita affettiva, sia al ruolo genitoriale (molto dello spazio dedicato alla genitorialità si svuota, i figli se ne vanno di casa e cessa il lavoro di cura che fino a quel momento era indispensabile). Quindi le persone devono trovare il modo di adattarsi ai propri cambiamenti interni e spesso a quelli che si verificano nel mondo che li circonda.
La crisi di mezz’età può produrre tipologie diverse di reazioni:
- La persona può essere colta da un forte senso di malinconia, come causa del primo impatto del cambiamento, nella sfera intima e sociale.
Attraverso un sostegno psicologico, lo psicologo, attraverso un atteggiamento empatico e di partecipazione al vissuto della persona, la aiuta a capire e a utilizzare le proprie risorse al meglio per affrontare e risolvere il proprio disagio. La persona è stimolata a reagire per valorizzare ciò che ha, oppure a concretizzare i propri interessi in altro modo, per esempio iniziando una nuova attività, coltivando dei nuovi hobby.
Questo sostegno può risultare indispensabile qualora si avverta un senso di vuoto e umore di tipo depresso.
- Negazione della crisi, che viene percepita solo a livello inconscio o preconscio, e reazione all’età che avanza con una sensazione di eterna giovinezza, di lontananza dal sentirsi persona di mezz’età, cioè che sta invecchiando, attraverso l’assunzione di comportamenti adolescenziali.
Si può richiedere una consulenza anche quando non ci sono particolari problemi ma semplicemente per accrescere il proprio benessere psicologico.
Consultare uno psicologo significa darsi la possibilità di considerare un momento difficile da un altro punto di vista, scoprendo che anche dal proprio disagio possono emergere nuovi spunti per innalzare la propria qualità della vita.
Bibliografia
- Cinzia Mancini “Psicologia dell’età adulta”
- Lavinia La Torre. Il percorso di sostegno.
- Laura Petrinelli. Che cosa è e come si supera la crisi di mezz'età
- Nicola Lalli, Agostino Manzi, Romana Panieri L’ adolescenza: crisi psicologica o psicopatologica?
- Roberta Gardini. Orientamento scolastico e professionale
- Codice deontologico degli Psicologi Italiani
(A cura della Dottoressa Angela Chiara Leonino)
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