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La scienza della sculacciata

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L'American Academy of Pediatrics ha adottato una nuova politica di diniego alla sculacciata.

sculacciata

Molti adulti ricordano di avere ricevuto una sculacciata da bambini. Infatti, i dati internazionali suggeriscono che molti bambini sono stati sculacciati, circa 300 milioni al mondo (dati UNICEF, 2017).

La sculacciata viene definita quando si colpisce a mani aperte senza danneggiare un bambino ed è un comportamento atto a modificare un comportamento sbagliato (Gershoff & Grogan-Kaylor). La sculacciata come principale forma di punizione è stata comune per decenni ed è basata sull'idea che non è dannosa ma può avere benefici nel promuovere cambiamenti dei comportamenti sbagliati dei bambini. Dopo anni di consensi, le opinioni sulla sculacciata sono cambiate in modo drastico nei due decenni passati. Nel 1998, l'American Academy of Pediatrics (AAP) ha rilasciato una dichiarazione in cui, per la prima volta, vengono scoraggiati i genitori a sculacciare i loro figli come metodo punitivo.

Prima del 1990, le punizioni fisiche erano metodi accettati per disciplinare i comportamenti dei bambini e si pensava fossero distinti dai comportamenti di abuso fisico. La ricerca suggerisce che la punizione fisica abbia conseguenze negative sia per il comportamento dei bambini sia per il loro lato emotivo. Adesso, la grande maggioranza di ricerche conferma questa ipotesi, guidando l'AAP a cambiare politica.

Sono state due ricerche importanti a guidare l'AAP a cambiare idea:

  • La prima ricercha ha suggerito che la sculacciata non è attualmente efficace nel fermare i bambini dall'ingaggiare comportamenti dannosi. La sculacciata potrebbe indurre solo momentaneamente il bambino ad interrompere il comportamento nocivo, ma non è più efficace rispetto ad altri metodi non violenti. In modo importante, a lungo termine, la sculacciata è associata con minore obbedienza rispetto ad altre forme di disciplina. La sculacciata non sembrerebbe una forma di punizione poichè causerebbe dolore fisico e porterebbe sentimenti di paura e confusione nei bambini. La sculacciata potrebbe interferire in come il bambino apprenda il significato del messaggio che i genitori intendono mandargli. Inoltre, quando la sculacciata è utilizzata per fermare l'aggressività dei bambini, sarebbe totalmente inefficace come metodo punitivo;
  • La seconda ricerca importante ha scoperto che la sculacciata è collegata ad un aumento nei comportamenti negativi come l'aggressione fisica. In una meta-analisi di 14 studi diversi sull'effetto della sculacciata nei bambini, i ricercatori (Gershoff & Grogan-Kaylor) hanno osservato una relazione significativa tra la sculacciata ed i comportamenti aggressivi. Un altro studio a lungo termine su oltre 12000 bambini ha riportato che i bambini che venivano sculacciati all'età di 5 anni avevano più probabilità ad agire in modo aggressivo all'età di 6 e di 8. Lo studio suggerisce che la sculacciata sarebbe un predittore di problemi nei comportamenti aggressivi futuri dei bambini. Inoltre, i ricercatori controllarono il numero dei problemi comportamentali che avevano i bambini ed il collegamento tra la sculacciata e l'aggressività era indipendente da quanto i bambini fossero ribelli o problematici (Gershoff, Sattler & Ansari). Perchè la sculacciata guiderebbe i comportamenti aggressivi? La risposta è semplice: Subendo le sculacciate dei genitori, i bambini probabilmente capiscono che colpire è un comportamento accettabile anzichè concepirlo come punizione per un loro stesso comportamento aggressivo.

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Più di 50 anni di studi tra cui quello di Bandura del 1963, hanno dimostrato che l'osservazione di comportamenti aggressivi altrui porti il bambino a comportarsi di conseguenza. La sculacciata è anche associata ad una maggiore occorrenza di problemi di salute mentale, bassa autostima, difficoltà cognitive e con relazioni più negative tra i bambini ed i loro genitori. Le punizioni corporee dure sono state associate con problemi nello sviluppo cerebrale. Le urla, gli abusi verbali ed il mettere alla berlina sono anch'essi associati a questi risultati. In uno studio che documentava i comportamenti dei bambini in 88 paesi diversi dopo che erano state eliminate le punizioni corporee, riportò una bassa frequenza di aggressività nei bambini adolescenti. Nei paesi in cui erano stati eliminati i comportamenti punitivi a scuola ma non in famiglia, solo le ragazze riportavano una diminuzione nei comportamenti aggressivi.

Dato che queste ricerche suggeriscono che la sculacciata non sia una forma appropriata di disciplina, ci sono metodi alternativi per modificare i comportamenti dei bambini. L'AAP incoroggia forme di disciplina che includono premi a comportamenti positivi e la rimozione dei premi come forma di punizione. Per esempio, il rifiuto di mangiare a pranzo può risultare nella abolizione della merenda. Alcuni genitori usano i "time-out" isolando il bambino da una attività desiderata per un certo periodo di tempo e chiedono al bambino i motivi del suo gesto e spiegano le motivazioni della punizione. L'ultimo obiettivo della disciplina è insegnare al bambino i comportamenti apporpriati e non, cosi è importante essere coerenti e far si che i bambini riescano ad interiorizzare un codice di condotta.

Tutto questo lavoro ha un messaggio chiaro: i genitori non dovrebbero sculacciare i loro bambini. Molti studi hanno mostrato che le punizioni fisiche hanno cause negative, nessuno studio ha mostrato il contrario. Molte persone potrebbero argomentare che sono state in passato puniti dai loro genitori con la sculacciata ed ora sono fieri di come sono diventati, oppure che molto dipende dal bambino non dal tipo di educazione ricevuta. Ovviamente è possibile che molti bambini non hanno avuto conseguenze negative nonostante siano stati sculacciati ma le evidenze sperimentali e la grande mole di studi in questi anni portano ad opinioni diverse. Ma soprattutto c'è da sottolineare come i tempi siano cambiati: nelle generazioni passate, la sculacciata era un buon metodo educativo rispetto alle punizioni fisiche più dure.

 

Riferimenti Bibliografici:

  • Bandura, A., Ross, D., & Ross, S. A., (1963): "Imitation of film-mediated aggressive models" in "The Journal of Abnormal and Social Psychology";
  • Elgar, F. J., Donnelly, P. D., Michaelson, V., Gariépy, G., Riehm, K. E., Walsh, S. D., & Pickett, W., (2018): "Corporal punishment bans and physical fighting in adolescents: an ecological study of 88 countries" in "BMJ Open";
  • Durrant, J., & Ensom, R., (2012): "Physical punishment of children: lessons from 20 years of research" in "Canadian Medical Association Journal";
  • Gershoff, E. T., & Grogan-Kaylor, A., (2016): "Spanking and child outcomes: Old controversies and new meta-analyses" in "Journal of Family Psychology";
  • Gershoff, E. T., (2013): "Spanking and child development: We know enough now to stop hitting our children" in "Child Development Perspectives";
  • Gershoff, E. T., Sattler, K. M., & Ansari, A., (2018): "Strengthening Causal Estimates for Links Between Spanking and Children’s Externalizing Behavior Problems" in "Psychological Science";
  • Tomoda, A., Suzuki, H., Rabi, K., Sheu, Y. S., Polcari, A., & Teicher, M. H., (2009): "Reduced prefrontal cortical gray matter volume in young adults exposed to harsh corporal punishment" in "Neuroimage".

 

 

A cura del Dottor Claudio Manna

 

 


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