Il Bilancio di Competenze
Il bilancio di competenze è un percorso che mette a punto un progetto professionale attraverso l’analisi sistematica delle caratteristiche personali
In un contesto sociale, economico e lavorativo che si presenta sempre più mutevole complesso e competitivo, la formazione continua e l’orientamento acquisiscono nuovi significati e diventano di capitale importanza per mantenere il lavoratore aggiornato e portatore di competenze spendibili nel mercato del lavoro, consentendogli di divenire soggetto attivo a tutti gli effetti e attore responsabile del proprio percorso professionale.
Il Consulente che opera nel settore dell’Orientamento si avvale del Bilancio di Competenze quale strumento elettivo per mettere a fuoco le conoscenze e le attitudini dell’individuo. L’obiettivo è quello di costruire un progetto professionale coerente con le caratteristiche della persona e spendibile nel contesto di riferimento, in un’ottica di autoconsapevolezza e valorizzazione del proprio potenziale.
Risulta di particolare utilità per coloro i quali si trovano ad affrontare situazioni di reinserimento lavorativo o ricollocazione professionale.
Il Bilancio di Competenze utilizza strumenti quali il colloquio e la somministrazione di schede di autovalutazione atte a favorire un processo di esplorazione e di autoriflessione sul proprio percorso formativo, lavorativo ed esperienziale, evidenziando nel contempo le aree di forza e di miglioramento dell’individuo utili a tracciare le piste di sviluppo percorribili.
Dall’analisi precisa dell’esperienza individuale maturata deriva una maggiore autoconsapevolezza, e dunque una maggiore capacità di orientare e definire un percorso professionale, in linea con le proprie predisposizioni e attitudini in un’ottica di progettualità.
La finalità del Bilancio di Competenze è di accompagnare l’individuo, attraverso l’analisi delle proprie competenze e l’individuazione delle proprie potenzialità e aspetti motivazionali, alla formulazione del proprio progetto professionale e contestuale verifica della sua spendibilità sul mercato del lavoro. L’efficacia del percorso è strettamente correlata ad una attiva collaborazione Cliente-Consulente e richiede una elevata motivazione individuale.
STRUTTURAZIONE DEL PERCORSO
1° fase: Analisi dei bisogni
In tale fase viene effettuata un’analisi e decodifica della domanda, definiti gli obiettivi e poste le premesse per la definizione del contratto di bilancio che viene sottoscritto da entrambe le parti (Consulente di Bilancio e Cliente).
2° fase: Investigazione
Rappresenta il nucleo centrale del percorso in cui avviene l’esplorazione e la ricostruzione del bagaglio esperienziale che sarà analizzato in funzione della fattibilità e spendibilità nel contesto individuale di riferimento.
3° fase: Restituzione e Accompagnamento
Il Bilancio si ritiene concluso con la restituzione del report al cliente in cui è evidenziata la sintesi dei contenuti emersi, sulla base dei quali viene messo a punto il piano di azione e si definiscono le modalità5 di attuazione del progetto professionale con successivo monitoraggio e verifica sulle azioni intraprese.
Secondo una definizione dell’UNESCO (1970) orientare significa:
«Porre l’individuo in grado di prendere coscienza di sé e di progredire nell’adeguamento dei suoi studi e della sua professione alle esigenze della vita, con il duplice scopo di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona».
Brevi cenni storici
Il Bilancio di Competenze si afferma in Francia nel 1991 come diritto del lavoratore a perseguire il proprio sviluppo professionale e a migliorare la propria condizione lavorativa o a modificarla ed è regolato a livello normativo (1405/1991). In base a tale Legge il lavoratore che si avvale del Bilancio ha diritto ad un permesso retribuito fino ad un massimo di 24 ore e ha la facoltà di decidere come utilizzare i risultati emersi. L’esito del Bilancio infatti non può essere comunicato ad altri senza il suo consenso.
Inizialmente il Bilancio era indirizzato solamente a persone che avevano maturato una esperienza professionale, più recentemente è rivolto anche ai giovani inoccupati con una funzione orientativa e di supporto nell’inserimento lavorativo.
In Italia il Bilancio comincia a diffondersi negli anni ’90 attraverso una sperimentazione condotta dalla regione Emilia Romagna presso il centro di orientamento Polaris, ma non risulta ad oggi regolato a livello normativo come avviene in Francia.
Bibliografia:
- “Il Bilancio di Competenze” A. Selvatici, M.G. D’Angelo.
- “Scegli la tua professione- Il Bilancio delle Competenze per la creazione dell’obiettivo professionale”. G. Antoni, N.Giaconi
(a cura della Dottoressa Arianna Grazzini)
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