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#Cittàdelfuturo: Psiconline intervista il Dottor Walter Emilio Pace

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SPunti di Riflessione sul tema della psicologia urbana

PACE10L'evento #cittàdelfuturo tenutosi il 1° Luglio presso L'Aquila ha suscitato diverse riflessioni rispetto all'inserimento della figura dello psicologo nel contesto dell'urbanistica. Psiconline è stata pertanto lieta di accogliere le diverse prospettive emerse durante lo svolgimento dell'evento e tra i diversi professionisti incontrati, qui di seguito verrà presentata l'intervista fatta al Dottor Walter Emilio Pace

Dottor Pace, in qualità di Vice Presidente dell’Ordine degli Architetti di L’Aquila, si è mai trovato ad analizzare le preferenze e le conflittualità dei cittadini rispetto ad un intervento urbano da promuovere?

Si, in realtà ci poniamo spesso questa domanda; quello che noi avevamo notato la prima volta che siamo rientrati a L’Aquila dopo il terremoto, è che i cittadini guardavano a noi come a quelle persone a cui chiedere e domandare quale sarebbe stata la loro sorte, come sarebbe stata la loro abitazione rispetto a quello che dieci minuti prima era la loro casa.

Noi come consiglio dell’ordine, mi ricordo, siamo andati addirittura a finire in una Baraccopoli, diciamo una tendopoli, a San Vittorino, e ci siamo proprio integrati all’interno di questa “società” che era lì localizzata e avevamo iniziato a sentire la loro paura rispetto a come sarebbe potuta diventare la loro città.

Si sentivano fare delle promesse dal Governo su delle nuove case che sarebbero state dislocate nella periferia, però loro rivolevano la loro città. Noi siamo stati promotori di riunioni cittadine per avere una risposta anche dalla parte politica, in quanto noi eravamo già pronti ad offrire una soluzione e un contributo per un ridisegno della città.

Siamo anche dell’idea che la città debba rigenerarsi piuttosto che creare spazi nuovi, perché gli spazi nuovi già sono stati creati dopo il terremoto; si deve integrare e cercare di fornire un obiettivo a questa città ferita, tentando di promuovere una riconquista della loro identità, un’identità che è anche quella nobile e medievale, come poche al mondo devo dire.

 

A tal proposito, quanto potrebbe risultare utile una collaborazione con lo psicologo?

Questa è una bella domanda; penso che avere un gruppo di lavoro sia importante, ognuno per la propria disciplina; sono utili diverse figure professionali come l’architetto, l’ingegnere, lo psicologo, l’antropologo, tutte figure che vengono a creare un buon progetto.

Le espongo un aneddoto, che stavo dicendo alla sua collega prima; io sono cresciuto in un altro paese, poi sono tornato in Italia, però diciamo, mi è venuto in mente, mentre stava parlando l’altro vostro ospite, di un professore non conosciuto e mi ricordo adesso che lui ci fece progettare, non a me, ma un gruppo di amici miei, la casa della Pantera Rosa che aveva come ospiti gli Alieni.

Bizzarra questa idea, però ci ha fatto riflettere, ci ha fatto capire, ci ha fatto creare progetti, la casa grande, la casa piccola, lui diceva “ma se la pantera rosa è femmina o maschio, se gli alieni erano grandi o piccoli, etc” … il risultato di tutto questo è che praticamente l’unico ragazzo che è stato promosso aveva fatto un punto nero al centro di un foglio bianco, così come quello che sta nel logo dell’evento di oggi e il professore domanda “come mai?” e lui rispose “la pantera rosa è il prodotto dell’immaginazione dell’uomo e gli alieni fino ad ora non lo sappiamo se esistono e lì dentro c’è tutto”.

Allora questa ricostruzione non deve essere solo in mano dell’architetto, ma ci deve stare dietro anche lo psicologo, lo storico, l’antropologo, per poter così creare una città del futuro, disegnata in funzione dell’uomo, e che non può essere lasciata solo all’architetto, che si, è vero, ha un’istruzione per fare questo, però deve comunque essere aiutato anche da queste figure che in qualche modo vanno a cogliere le esigenze delle persone e anche come le persone vivono la città.

Questo, devo dire, potrebbe essere veramente un grande aiuto.

 

Grazie

 


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Tags: Intervista #cittàdelfuturo L'Aquila Dottor Walter Emilio Pace baraccopoli città ferita team multidisciplinare

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