Educare al benessere per vivere bene
Io Vivo Bene è un titolo molto impegnativo per una rivista che vuole occuparsi di benessere e di psicologia in modo concreto e mai banale. Abbiamo intervistato per voi il Direttore Responsabile, Giuseppe Maiolo.
di Luigi Di Giuseppe
Esce in questi giorni, prima online e prossimamente (come in progetto) in versione cartacea, una nuova rivista di psicologia dedicata al benessere delle persone e alla loro crescita personale e culturale.
"IO VIVO BENE", questo il titolo, è ideato e diretto da Giuseppe Maiolo, psicologo e psicoterapeuta, che abbiamo intervistato per voi.
Pino Maiolo è una vecchia conoscenza di Psiconline, con cui ha spesso collaborato, ed è stato immediatamente disponibile a rispondere alle nostre domande per consentire ai nostri navigatori di conoscere a fondo gli obiettivi e i propositi che "IO VIVO BENE" si pone.
Ciao Pino, ancora una volta pronto ad iniziare una impresa importante in campo psicologico e divulgativo. Dovrebbe ormai essere il tempo del riposo ma ti troviamo sempre più impegnato e propositivo nel diffondere corretta informazione e cultura psicologica.
Questa volta si tratta di una nuova rivista che vuole occuparsi di benessere, in particolare psicologico. Come mai questa scelta, cosa ti ha spinto, quali le tue motivazioni?
Ho la passione per la divulgazione e accanto all’attività clinica , come giornalista pubblicista, faccio da sempre informazione scientifica collaborando con diversi giornali tradizionali e online. Dietro tutto questo di fondo c’è la mia “fissa” di fare prevenzione con tutti i mezzi possibili. Il Magazine online IOVIVOBENE nasce con questo obiettivo.
Parlare di benessere, a mio avviso, significa non solo mettere attenzione allo “star bene fisico” ma soprattutto alla salute mentale e psichica. Benessere, come sappiamo, non è assenza di malattia, ma capacità fisica e psicologica di far fronte alle situazioni difficili e problematiche dell’esistenza. Questo mi ha spinto a dar vita a un portale ricco di risorse professionali diverse e specifiche che promuova la cultura del benessere e in particolare quella psicologica.
Hai radunato nel Comitato Scientifico una notevole quantità di professionisti decisamente molto qualificati ed impegnati, come te, nella diffusione e nella divulgazione in campo psicologico. Vuoi dirci perché hai sentito il bisogno, forse l'esigenza, di mettere insieme una tale quantità di competenze specifiche in una società dove tutto viene semplificato e superficializzato?
Ho lanciato l’idea ai numerosi amici e professionisti di varie discipline che ho avuto la fortuna di incontrare, conoscere e stimare, e la risposta di tutti è stata “Mi piace, ci sto!”. Così il progetto che era solo un’ipotesi di lavoro, ha preso forma ed è decollato. Ho sempre creduto nella forza del gruppo che lavora insieme, che discute, a volte anche animatamente, e ho pensato che con un gruppo si potesse mettere mano al mosaico di cui si compone il concetto di benessere.
Con l’esperienza del Covid-19 e del lockdown necessario, abbiamo capito che lo star bene non è solamente lo star distanti dal virus, ma imparare a convivere con lui, adattarci a questa realtà visto che ce lo porteremo appresso per molto tempo e valorizzare le relazioni. Oggi è più chiaro per tutti che per fronteggiare il disagio individuale e della società abbiamo bisogno di rapporti significativi.
Quali obiettivi ti poni? Come pensi che una nuova rivista possa incidere sulle persone, in particolare se evita di usare un tono trionfalistico e/o sensionalistico e rimane ancorata, invece, a solide basi scientifiche?
Al comitato scientifico composto da psicologi, psichiatri, specialisti di varie branche e di diverse discipline, dialogando un po’ con questi collaboratori autorevoli, ho cercato di comunicare l’idea di una rivista che non vuole semplificare né frantumare il sapere, quanto piuttosto con rigore e precisione scientifica, intende sviluppare una prospettiva olistica per la cultura del benessere.
L’obiettivo è promuovere riflessioni e non fornire consigli pronto uso, ipotesi di percorsi da fare e forse qualche modello di buone prassi da sviluppare per il benessere personale e collettivo.
La rivista uscirà inizialmente on line ma l'ambizione è quella di portarla anche sul cartaceo. Pensi che questo ne migliori la diffusione o ne aumenti l'autorevolezza?
Anche se è sempre piacevole avere tra le mani un libro e una rivista cartacea da leggere, credo che ormai si possa godere anche un prodotto diverso come quello digitale. Nel nostro caso il Magazine sarà solo online ma metterà a disposizione mensilmente una versione di sintesi che si potrà stampare o sfogliare in rete come una vera e propria rivista cartacea.
IOVIVOBENE sarà un magazine multimediale che utilizzerà molto i file video, ma che punta soprattutto alla tecnologia “podcast” e propone fin dall’uscita una rubrica “Ascoltami” dove si possono ascoltare gli articoli che compaiono nella versione scritta delle varie categorie in cui è suddiviso il Magazine.
L'intervista finisce qui e ringraziamo Pino Maiolo per la disponibilità e cortesia che ha mostrato ancora una volta nei confronti di Psiconline e di tutti coloro che si interessano alla psicologia e al benessere psichico ed invitiamo i nostri lettori a raggiungere in tanti il sito della nuova rivista e a leggere i primi articoli presenti.
Certamente ci sentiremo di nuovo fra qualche tempo per verificare la risposta del pubblico di "IO VIVO BENE".
Per chi volesse scoprire la rivista, questo è il link: IOVIVOBENE
intervista a cura di Luigi Di Giuseppe
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Tags: benessere