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Emergenza e psicologia, di Vanna Axia

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Questo libro analizza sotto vari punti di vista l'aspetto psicologico che viene coinvolto durante gravi eventi traumatici ed anche l'importanza dello psicologo in queste situazioni: si vuole capire cosa collega la psicologia alle guerre, ai terremoti, al terrorismo e cosa sia uno stato psicologico di emergenza.

2346138Da un punto di vista psicologico "ci troviamo in uno stato di emergenza quando capiamo che la nostra vita, la nostra sopravvivenza, è a rischio, o quando capiamo che è a rischio la vita delle persone a cui vogliamo più bene. Entriamo in uno stato psichico di emergenza quando pensiamo di essere di fronte alla morte, quando pensiamo che la nostra vita sia in vero pericolo".

Questo libro illustra anche l'aspetto neuropsicologico dello stato di emergenza e quali strutture anatomiche (talamo-corteccia-amigdala) si attivano in questa condizione per attuare al meglio i comportamenti più adatti alla sopravvivenza. Ci si sofferma a lungo sul concetto di TRAUMA, per la cui definizione sono necessari due criteri: l'esposizione all'evento traumatico e la risposta della persona che deve essere di paura intensa, accompagnata da sentimenti di impotenza o orrore; la persona deve avere l'impressione di non poter fare niente e di essere di fronte ad un evento incontrollabile.

Secondo l'autrice il primo effetto che si ha appena dopo un trauma è la perdita del contatto con la realtà perchè c'è un malfunzionamento del sistema cognitivo che nelle circostanze normali mantiene tale contatto e il soggetto coinvolto attiva diversi meccanismi di difesa come la dissociazione o l'evitamento. Questi sintomi sono normali appena dopo l'evento traumatico ma devono destare preoccupazioni se durano per più di pochi giorni perchè si potrebbe sfociare nel cosiddetto Disturbo post-traumatico da stress, disturbo che viene ampiamente trattato in questo libro.

Successivamente viene illustrato l'EFI (Ecocultural Family Interview), una intervista caratterizzata da conversazione libera, domande di ampliamento e domande pianificate, che generalmente serve per conoscere la routine quotidiana di un soggetto ma oggigiorno viene anche usata per conoscere meglio la vita di persone che hanno subito un trauma chiedendo loro di narrare la propria vita quotidiana e facendo così emergere il significato che l'evento traumatico ha avuto per quella stessa persona.

Nell’ultimo capitolo infine, l’autrice analizza le attività principali che gli psicologi devono svolgere durante e dopo la crisi, spiega cosa è meglio fare, e cosa evitare, nei casi di eventi traumatici, dando anche “consigli” agli stessi psicologi dell’emergenza, e sottolineando l’importanza della teoria dell’attaccamento per i soggetti traumatizzati.

E’ a mio parere un libro interessante, a volte un pò tecnico, ma in cui sono presenti anche esempi molto più elementari, per permettere a chi non ha basi prettamente psicologiche di capire i concetti trattati. La lettura scorre abbastanza fluida. Vengono affrontati molteplici argomenti, tutti estremamente approfonditi, e sono presenti anche alcuni grafici e schemi per semplificare la comprensione di alcuni di essi. Non ha certo la semplicità di un romanzo rosa, ma è un libro che può stimolare l’interesse di molti.

 

"Emergenza e psicologia"
Autore: Vanna Axia
Anno 2006, pag. 201
Il Mulino

 

 

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