La vulnerabilità come metodo. Percorsi di ricerca tra pensiero politico, diritto ed etica
Che cosa significa riposizionare la vulnerabilità al centro del pensiero politico, giuridico e bioetico occidentale?
Quali ricadute ne derivano in termini teorico-concettuali, ad esempio in relazione ai concetti di sicurezza e di autonomia? Quali sono le conseguenze in termini di presa in carico dei soggetti vulnerabili, in particolare in ambito migratorio e nelle relazioni di cura? Attraverso un’indagine interdisciplinare, articolata in una parte teorico-dottrinale e in una empirica, il volume prende in esame i concetti, le norme e le pratiche interessate dal potenziale trasformativo della vulnerabilità, nonché i rischi e i limiti connessi all’impiego di tale prospettiva, con lo scopo di favorire lo sviluppo di percorsi di ricerca tesi a definire il portato della vulnerabilità come metodo, tanto in senso critico e decostruttivo, quanto in senso normativo e propositivo.
Annalisa Furia
È professoressa associata di Storia delle dottrine politiche all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. I suoi interessi di ricerca includono le dottrine moderne e contemporanee dei diritti umani, della cittadinanza e della sicurezza, il pensiero politico femminista (Martha C. Nussbaum, Joan C. Tronto) e la migrazione come res politica.
Silvia Zullo
È ricercatrice senior in Filosofia del diritto e bioetica all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Svolge attività di ricerca su diritti morali, diritti sociali, modelli di etica normativa applicati alle questioni bioetiche e alla regolamentazione delle innovazioni biotecnologiche nel rapporto tra corpo, proprietà e diritto.
autori:
A. Furia, S. Zullo (a cura di)
La vulnerabilità come metodo. Percorsi di ricerca tra pensiero politico, diritto ed etica
2020, Collana: Biblioteca di testi e studi
Pagine: 172
EAN: 9788829000050
Prezzo: € 19,00
Editore: Carocci
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Tags: vulnerabilità metodo