PSICOLOGIA NEWS n.165 - 1.7.2004
- Fatti e artefatti. Su C.G. Jung, sul Club Psicologico e su un culto che non è mai esistito
- Chi è il sognatore che sogna il sogno? Uno studio sulle presenze psichiche
- Angoscia vai via! Sui nodi alla gola e sulle strette al cuore dei bambini
- L'immaginario in azione nella psicoterapia infantile
- Scoperte e confutazioni. La logica dell’indagine psicoanalitica
- La psicoterapia dell'adolescente. Setting, relazione, trattamento. I Seminari di Area G
- La cura del disagio psichico. Rapporto sulla salute mentale a Milano
- La cura del sé. Un modello di approccio integrato nella riabilitazione psichiatrica
- Psicofarmacologia in età evolutiva
Sonu Shamdasani
Fatti e artefatti. Su C.G. Jung, sul Club Psicologico e su un culto
che non è mai
esistito
2004, Pagine: 152, ISBN: 88-7487-102-3
Prezzo: € 12.00
Editore: MAGI
«Io non predico una nuova religione; per far ciò dovrei perlomeno
richiamarmi, secondo l'uso tradizionale, a una rivelazione divina. Sono
essenzialmente medico che ha a che fare con la malattia dell'uomo e del
suo tempo».
«Io parlo semplicemente da filosofo. Sono stato a volte definito un
capo religioso, ma non lo sono. Non ho un messaggio da portare, una missione
da compiere; mi sforzo soltanto di capire. Noi tutti siamo filosofi nell'antico
senso del termine, siamo amanti della saggezza. Questa basta a farci evitare
la compagnia a volte discutibile di coloro che offrono una religione».
L'aspetto più insolito della percezione di Jung è il fatto
che poche altre figure nella storia intellettuale del XX secolo sono state
altrettanto fraintese. Le interpretazioni erronee o inesatte della sua
opera si perpetuano e Jung viene continuamente reinventato in modo stereotipato.
Sonu Shamdasani affronta e analizza l'accusa rivolta a Jung di aver rivisitato
in veste moderna gli antichi sistemi filosofici e religiosi e di aver inaugurato – con
la fondazione del Club Psicologico – il proprio culto avviando così il
processo di autodeificazione. Alla base delle accuse vi è un documento
inedito del 1916, falsamente attribuito a Jung e indicato come il suo discorso
inaugurale alla fondazione del Club Psicologico, istituzione che avrebbe
quindi dovuto dedicarsi alla promozione del suo culto.
Sonu Shamdasani, ripercorrendo le finalità e le ambizioni di Jung
rispetto al proprio operato e le riformulazioni del suo pensiero a opera
dei suoi allievi, dimostra l'infondatezza delle accuse. La minuziosa indagine
dell'autore ricostruisce la storia della psicologia analitica e dimostra
come queste affermazioni sono tra le più assurde mai sostenute sul
conto di Jung e come esse tradiscono l'incapacità di capire la sua
opera.
Sonu Shamdasani, storico della psicologia, ricercatore presso il Wellcome
Institute for the History of Medicine di Londra. Curatore di numerose pubblicazioni,
tra le quali i seminari di C.G. Jung «The psychology of Kundalini
Yoga».
James S. Grotstein
Chi è il sognatore che sogna il sogno? Uno studio sulle presenze
psichiche
2004, Pagine: 376, ISBN: 88-88232-99-0
Prezzo: € 30.00
Editore: MAGI
Grotstein è un pensatore metapsicologico e il suo pensiero sulla
struttura e sul funzionamento della mente stimola continuamente nel lettore
riflessioni di carattere clinico. Formatosi alla psicoanalisi attraverso
il pensiero di autori significativi come Freud, Klein, Winnicott, Bion,
Lacan, Matte Blanco, l'autore rivede continuamente molte di quelle idee,
pur considerandole fondamentali nella storia della psicoanalisi, intrecciando
orientamenti psicoanalitici così diversi tra loro quali la Psicologia
dell'Io, la Psicologia del Sé, il neokleinismo e l'intersoggettivismo.
L'unicità di questo libro consiste nell'essere un frammento completo
di teoria metapsicologica. È un'inedita e talvolta personalissima
rilettura della metapsicologia e il punto di partenza di un modo nuovo
di teorizzare gli affetti e il loro legame con il pensiero.
Andando oltre la tendenza del pensiero psicoanalitico a concentrarsi sulla
patologia, Grotstein scrive in termini metapsicologici delle capacità della
mente umana, della sua ricchezza, complessità e creatività e
del senso di meraviglia che essa provoca.
Il volume può essere considerato come indicatore di una nuova tendenza
del pensiero psicoanalitico: l'investigazione di aree dell'esperienza umana
quali il piacere, la gioia, la pienezza o ciò che l'Autore chiama
l'esperienza numinosa e spirituale o l'esperienza di trasformarsi in O
(concetto di Bion, già erede della cosa-in-sé kantiana e
del Reale lacaniano) dove si diventa capaci di riconoscere che l'inconscio è «un
secondo Sé, mistico, preternaturale, numinoso» e dove divenire «uno» con
O significa «divenire uno con la nostra vitalità».
James S. Grotstein, professore di psichiatria alla ucla School of Medicine, analista, didatta e supervisore del Los Angeles Psychoanalytic Institute e del Psychoanalytic Center of California, già vice-presidente dell'International Psychoanalytical Association.
Jacqueline Brun
Angoscia vai via! Sui nodi alla gola e sulle strette al cuore dei bambini
2004, Pagine: 160, ISBN: 88-7487-101-5
Prezzo: € 12.00
Editore: MAGI
Quale genitore non ha
desiderato che suo figlio conservasse, a dispetto di tutti e di tutto, quella
fiducia e quella serenità rese così evidenti
dal suo sorriso seducente e dalla sua risata cristallina? Eppure, giorno
dopo giorno, questo figlio, carne della loro carne, colui che vorrebbero
proteggere dalla sofferenza, dall'infelicità, dalle lacrime, comincia
inevitabilmente a confrontarsi con gli obblighi, con le paure, le separazioni,
le perdite e con le scoperte dolorose.
E giorno dopo giorno comincia a sperimentare ciò che i suoi genitori
hanno già sperimentato prima di lui: quel malessere senza un motivo
evidente, quella sensazione di una stretta al cuore, di un nodo alla gola,
quel respiro spezzato…
L'angoscia fisiologica, l'angoscia mascherata, le strade più insospettabili
dell'angoscia, i postumi dell'angoscia nella vita adulta. In breve: un
libro su tutto ciò che i genitori dovrebbero sapere su quei momenti
che si imprimono troppo pesantemente nella vita dei loro figli.
Jacqueline Brun, psicologa clinica e psicoanalista, è impegnata nei corsi di formazione rivolti agli psicologi e agli educatori professionali. Vive e lavora a Parigi.
Nicole Fabre
L'immaginario in azione nella psicoterapia infantile
2004, Pagine: 180, ISBN: 88-7487-110-4
Prezzo: € 14.00
Editore: MAGI
Quali procedimenti vengono attivati quando, in una psicoterapia, entra
in azione l'immaginario? Cosa succede quando il terapeuta fa appello all'immaginario
e ne favorisce l'emergere e il dispiegarsi?
Con l'ausilio di numerosi casi clinici, l'autrice espone le modalità di
lavoro psicoterapeutico e psicoanalitico che nascono dall'evidenza della
potenza dell'immaginario e delle sue influenze.
Nicole Fabre, dopo aver apportato un grande contributo al metodo del sogno
da svegli di Désoille applicandolo ai trattamenti dell'età evolutiva,
proprio alla pratica e all'esperienza delle terapie che lo utilizzano dedica
il presente volume.
L'autrice, tramite la narrazione "a tutto tondo" che la caratterizza
così fortemente, descrive come l'analisi con il sogno da svegli,
adeguandosi al bambino, mette in atto determinate modalità indispensabili
per incontrare il bambino nei suoi luoghi e con il linguaggio che gli è proprio.
Attraverso gli sviluppi e gli aspetti teorici di questo approccio il lettore
incontra il bambino immaginario nel bambino reale, il bambino nell'adulto
e, in un senso più generale, quanto dell'inconscio si può rappresentare,
conoscere e sviluppare grazie all'immaginario.
Nicole Fabre , psicoanalista e psicoterapeuta dell'infanzia, membro fondatore e già presidente del girep (Group international du rêve éveillé en psychanalyse). Impegnata nei corsi di formazione rivolti a genitori e psicologi, è autrice di numerosi volumi nei quali affronta temi di psicoanalisi e psicopedagogia. Per i tipi delle Edizioni Magi sono stati pubblicati: I discorsi dei grandi nelle orecchie dei bambini (1998), Le ferite dell'infanzia (1999), Sono felici lontano da noi? (2000), Questi bambini che ci provocano (2001), Allo specchio dei sogni (2002), A me non piace separarmi (2003), La solitudine (2004).
Jorge L. Ahumada
Scoperte e confutazioni. La logica dell’indagine psicoanalitica
2004, Collana: Psicoanalisi contemporanea, pagine: 128
Prezzo: € 18,00
Editore: Franco Angeli
In un’epoca di profondi mutamenti e di disagio generalizzato, la
psicoanalisi - sostiene Ahumada - non può esimersi dal ripensare
se stessa. L’obiettivo deve essere quello di comprendere la sempre
più difficile interazione della psicoanalisi con i cambiamenti socioculturali
determinati dal passaggio dalla cultura della parola scritta alla cultura
del “potere visivo”, caratterizzata dall’azione e dall’immagine.
“Il mio interesse nei confronti delle logiche dell’indagine clinica
della psicoanalisi nasce dalla convinzione che, lontano da qualsiasi forma
di mimesi delle mode culturali o intellettuali, dobbiamo affinare i nostri
strumenti: la psicoanalisi non può far parte della logica del vuoto
né della cultura dell’ entertainment ”. Si tratterebbe
dunque di “sviluppare il metodo di Freud in tempi di crisi”.
Con la sensibilità dell’epistemologo e l’esperienza
del clinico, l’autore affronta dunque in questo volume tematiche
inerenti al funzionamento della logica del metodo psicoanalitico , pietra
angolare dell’opera, e all’ analisi del setting terapeutico
come luogo privilegiato di osservazione e di rielaborazione delle logiche
emozionali inconsce. La complessa problematica teorica non distoglie Ahumada
dal suo principale obiettivo che è quello di rendere più esplicita
la dinamica dell’insight , strumento fondamentale perché i
pazienti possano elaborare le proprie ansie latenti e raggiungere così un’evoluzione
psichica.
Jorge L. Ahumada , membro didatta dell’Asociación Psicoanalítica Argentina e membro onorario della British Psycho-Analytical Society, vincitore nel 1996 del prestigioso premio Mary Sigourney, - il più importante in ambito psicoanalitico, è autore di diverse opere tradotte in inglese, spagnolo, portoghese, francese e giapponese. Si è interessato principalmente allo studio del metodo psicoanalitico come campo privilegiato di osservazione delle logiche emozionali inconsce che l’analizzando mette in gioco nella seduta e nella vita quotidiana; inoltre, in una vasta considerazione e approfondimento, si è occupato dello studio dell’insight, tema cruciale nell’attuale contesto nell’era dei media, in cui l’estasi dei protagonismi nella società globale tende a sostituire la riflessione.
Daniela Albero
La psicoterapia dell'adolescente. Setting, relazione, trattamento. I Seminari
di Area G
2004, Collana: Psicoterapie, pagine: 128
Prezzo: € 14,00
Editore: Franco Angeli
La psicoterapia dell'adolescente
pone il terapeuta a confronto con la complessità del processo adolescenziale che comporta un fluttuare
di stati interni di segno opposto, spesso perturbanti, e un continuo avvicinamento/distanziamento
dagli oggetti esterni, cercati dall'adolescente perché giochino
il ruolo di organizzatori del mondo interno, ma anche allontanati perché minacciosi
per i suoi incerti confini identitari.
Ne consegue che la pratica terapeutica con adolescenti e giovani adulti
necessita di modifiche riguardanti sia l'assetto interno del terapeuta
sia la tecnica impiegata.
Su questa riflessione di fondo si innesta il contributo di Catherine Chabert,
psicoanalista francese che da anni si occupa di adolescenti e giovani adulti,
che traccia in questi seminari un percorso teorico-clinico chiaro ed estremamente
fruibile, dai primi incontri alla proposta di intervento terapeutico e
al trattamento.
Pur sottolineando l'importanza, per il terapeuta, di mantenere il quadro
di riferimento teorico e l'assetto interno psicoanalitici, Chabert sostiene
la necessità di tenere conto delle caratteristiche dell'adolescenza,
al fine di stabilire una relazione fondata sull'alleanza terapeutica. In
quest'ottica è indispensabile che il terapeuta, a livello di setting
interno, presti la massima attenzione alla vulnerabilità narcisistica
dell'adolescente; inoltre, è importante che il setting interno apra
e conservi uno spazio al "terzo", sempre presente nella terapia
dell'adolescente.
Le riflessioni teoriche che integrano i casi clinici qui proposti, che
si riferiscono a pazienti con problematiche nevrotiche, borderline e di
fragilità narcisistica, fanno di questo testo un utile strumento
per quanti sono impegnati nel complesso ambito della psicoterapia adolescenziale.
Daniela Albero , psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico, Vicepresidente dell'Associazione Area G, docente di Area G Scuola di Psicoterapia a orientamento psicoanalitico per adolescenti e adulti, svolge attività clinica e di formazione. Si occupa di ricerca relativa al funzionamento mentale e all'intervento clinico con gli adolescenti e i loro genitori, con particolare riferimento all'area dell'attacco al sé corporeo.
Fondazione Ambrosianeum, Caritas Ambrosiana
La cura del disagio psichico. Rapporto sulla salute mentale a Milano
A cura di Clemente Lanzetti
2004, Collana: Il punto, pagine: 224
Prezzo: € 20,00
Editore: Franco Angeli
Una riflessione su come
la città di Milano oggi affronta il disagio
mentale risponde non solo all'esigenza di guardare in faccia una realtà molto
cruda, che spesso nei contesti metropolitani mostra le espressioni più drammatiche,
ma anche, soprattutto dopo la legge 180, alla necessità di verificare,
a distanza di alcuni anni, quali sono gli effetti prodotti dalla riforma
sanitaria nel settore della psichiatria.
Il rapporto di ricerca presentato in questo volume dà voce a numerose
persone impegnate in prima fila sul fronte del disagio psichico: psichiatri,
psicologi, assistenti sociali, educatori, rappresentanti di associazioni
e di cooperative sociali... Il processo di aziendalizzazione, la chiusura
dei manicomi, il coinvolgimento del privato (mercantile e non), la ridefinizione
del rapporto tra interventi sociali e interventi sanitari in questo settore,
sono tutti fattori che obbligano a ripensare i modelli di cura, che si
sono consolidati nel tempo, con effetti in alcuni casi positivi, ma in
molti altri negativi.
Le tematiche che vengono affrontate sono numerose e riguardano in particolare:
il funzionamento dei servizi psichiatrici, le modalità di remunerazione
delle prestazioni, l'intervento di cura per alcune particolari categorie
di persone con disagio psichico, come i giovani, i "persi di vista",
coloro che difficilmente riescono ad essere "intercettati" dai
servizi pubblici, le iniziative di auto mutuo aiuto e l'associazionismo
di familiari e di utenti, il problema del coordinamento tra Asl, Aziende
Ospedaliere, Comune, Regione e Provincia, il lavoro di rete nell'attività degli
operatori psichiatrici, il coinvolgimento del privato sociale e del privato
mercantile in regime di libera scelta, la valutazione della qualità e
le nuove forme di comunità, la sperimentazione nei progetti di psichiatria
sociale promossi dal Comune di Milano.
L'analisi condotta nel "Rapporto" si sforza di essere il più possibile
aderente ai fatti, mostrandone le luci e le ombre e cercando di arrivare
a proposte operative concrete, che interessino la comunità cittadina
nel suo insieme: istituzioni, operatori, società civile e singoli
cittadini.
Alberto Caputo, Elio Cocucci (a cura di)
La cura del sé. Un modello di approccio integrato nella riabilitazione
psichiatrica
2004, Collana: Strumenti per il lavoro psico-sociale ed educativo, pagine:
288
Prezzo: € 26,00
Editore: Franco Angeli
Se la maggior parte delle tecniche riabilitative applicate oggi in psichiatria
si colloca rigorosamente all'interno di una precisa corrente e si avvale
di un approccio di tipo univoco, il metodo qui proposto si distingue come
approccio di intervento di tipo integrato.
Il testo, infatti, vuole fornire all'équipe riabilitativa un metodo
sistematico per motivare i pazienti affetti da disturbi psichici, psicosi
e gravi disturbi di personalità, ad apprendere o riapprendere le
competenze necessarie ad un'adeguata cura per la propria persona, il proprio
ambiente di residenza e la propria alimentazione.
Questo perché lo sviluppo delle abilità autonome di cura
personale non solo può ridurre i tempi diretti di assistenza e costituire
una notevole fonte di gratificazione per pazienti e operatori, ma è anche
una fondamentale dimensione del funzionamento personale, evidente e misurabile,
che può essere utilizzata per documentare il miglioramento del soggetto.
Le procedure descritte, ispirate a un approccio di tipo comportamentale,
sono state adattate alla realtà e alle risorse delle strutture assistenziali
e territoriali, implementando gli aspetti cognitivi e valorizzando le pratiche
di pianificazione e di priorizzazione, la definizione delle risorse e la
chiarificazione delle strategie. È stato dato inoltre grande spazio
agli aspetti dinamici e relazionali nonché alla possibilità di
personalizzare le procedure.
Il risultato è un metodo semplice e relativamente agile, descritto
in modo approfondito, dotato di progressivi livelli di strutturazione e
modulabile secondo i bisogni del singolo o della particolare istituzione
che lo propone.
Alberto Caputo è psichiatra
e dottore di ricerca in psichiatria e scienze relazionali. Ha una formazione
psicoterapeutica di stampo cognitivo-comportamentale e si occupa della riabilitazione
di pazienti psicotici presso la UOP 38 di Milano.
Elio Cocucci è psichiatra in formazione. Si occupa di riabilitazione
presso il Day Hospital del Policlinico di Milano.
Giancarlo Rigon, Simona Chiodo (a cura di)
Psicofarmacologia in età evolutiva
Pagine: 256
Prezzo: € 22,00
Editore: Franco Angeli
L'utilizzo degli psicofarmaci
in età evolutiva è un tema
di grande attualità e interesse. Non sono tuttavia molti i testi,
nella realtà italiana, che ne approfondiscono aspetti e problematiche.
In questo contesto assume ancora maggiore rilevanza il contributo di questo
volume che presenta le considerazioni di alcuni tra i massimi esperti italiani
dell'argomento, recentemente intervenuti a Bologna nell'ambito di un seminario
di psicofarmacologia per l'età evolutiva.
Il volume propone una puntuale trattazione dei principali disturbi psicopatologici
dell'età evolutiva - arricchita da spunti di riflessione, discussioni,
domande e casi clinici concreti - soffermandosi, tra l'altro, anche sugli
aspetti medico legali connessi all'utilizzo degli psicofarmaci in età evolutiva.
Attraverso questa disamina i contributi mostrano come l'intervento psicofarmacologico
sul bambino, quando necessario, si inscriva in una presa in carico globale,
attenta a diversi aspetti e contesti e, innanzitutto, rispettosa della
condizione evolutiva del minore.
Un testo quindi rivolto a neuropsichiatri infantili, psicofarmacologi,
psicologi e psicoterapeuti ma anche a quanti desiderano approfondire la
questione sulla base delle esperienze dirette qui riportate.
Giancarlo Rigon , psichiatra
e neuropsichiatra infantile, psicoanalista e docente presso le Scuole di
specializzazione di psichiatria e neuropsichiatria infantile dell'Università di Bologna, dirige l'Unità Operativa
di Neuropsichiatria infantile dell'Ausl Città di Bologna.
Simona Chiodo , neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta, ha lavorato
presso il Centro diurno per preadolescenti e adolescenti con gravi disturbi
psicopatologici ed attualmente opera nel Servizio ospedaliero di psichiatria
e psicoterapia dell'età evolutiva dell'Ausl Città di Bologna.