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PSICOLOGIA NEWS n.232 - 24.11.2005

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  • Orientarsi per non disperdersi. Una ricerca-intervento sull'educazione tra pari
  • Responsabilità civica e psicologia della convivenza
  • La sessualità e la teoria energetico-pulsionale. Freud e le conclusioni sbagliate di un percorso geniale
  • Comorbilità psichiatrica ed abuso di sostanze. Inquadramento clinico di pazienti in doppia diagnosi
  • Psicopatologia del bambino
  • La memoria e la cura. Modelli e pratiche di lavoro con l'anziano
  • Teoria della mente, attaccamento disorganizzato, psicopatologia
  • Chi ha paura della paura? Come riconoscere e affrontare timori, angosce, fobie
  • L'autismo. Cos'è, come intervenire, cosa possono fare le famiglie, gli insegnanti, gli operatori
  • Dislessia e trattamento sublessicale. Attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole

Irene Petruccelli , Adele Fabrizi
Orientarsi per non disperdersi. Una ricerca-intervento sull'educazione tra pari
2005, Collana: Serie di psicologia, Pagine: 112
Prezzo: € 14,00
Editore: Franco Angeli

L'intervento orientativo deve essere inteso, sostengono gli autori questo volume, come percorso di formazione che tende a sviluppare e potenziare le capacità e le risorse dell'individuo per aiutarlo a compiere delle scelte di vita più responsabili e soddisfacenti.
Dopo aver fornito un approfondimento teorico sul disagio e sulla dispersione scolastici nonché sulle diverse tecniche di orientamento, viene quindi qui proposto e discusso il modello dell'educazione tra pari come metodologia privilegiata per l'orientamento.
In particolare, vengono riportati i risultati di una ricerca-intervento durata due anni e che ha visto coinvolti diversi istituti scolastici del Comune di Roma, partendo dall'università per arrivare fino alle scuole elementari.
Pertanto, il volume fornisce elementi utili per tutti gli operatori del settore e per chiunque voglia approfondire gli argomenti della psicologia dello sviluppo, della psicologia scolastica e dell'orientamento.

Adele Fabrizi, psicologa, psicoterapeuta, professore a contratto presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", è docente e supervisore della Scuola di formazione in Sessuologia clinica dell'Istituto di Sessuologia Clinica di Roma.
Irene Petruccelli, psicologa, dottore di ricerca in Psicologia cognitiva, professore a contratto presso l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", è responsabile del Centro di Psicologia Giuridica dell'Istituto per lo Studio delle Psicoterapie di Roma.


Adriano Zamperini
Responsabilità civica e psicologia della convivenza
2005, Collana: Serie di psicologia, Pagine: 192
Prezzo: € 19,50
Editore: Franco Angeli

Ragazzi che per noia picchiano immigrati; bambini che prevaricano e maltrattano i loro compagni; ragazzi che rubano motorini e telefoni cellulari a coetanei: questi episodi sono ormai tanto comuni che anche il termine "bullismo" è diventato lessico quotidiano.
La convivenza che caratterizza ogni sfera di vita appare oggi sempre più precaria e conflittuale; la causa viene prevalentemente individuata nel declino di una "cultura civica". In particolare, il problema sembra risiedere nella "cinghia di trasmissione intergenerazionale": le società complesse e multiculturali sono ancora in grado di trasmettere alle nuove generazioni i valori della convivenza civile?
La scuola è spesso al centro del dibattito su questi problemi: come può una scuola sempre più aziendalizzata, far fronte in modo adeguato ai mutati orizzonti della convivenza sociale? Uno degli elementi che possono risvegliare la scuola dal suo torpore è la formazione civica, intesa come opportunità per la costruzione di una cittadinanza interculturale; solo una scuola che sappia garantire spazi formativi aperti, dove il consenso non colonizzi la formazione soggettiva del senso e il monologo non prenda il posto del dialogo, sarà in grado di affrontare le nuove sfide educative, contribuendo alla crescita di cittadini più attenti e responsabili verso i bisogni altrui.
Il volume, attraverso riflessioni teoriche e interventi realizzati nelle scuole, evidenzia il valore del legame e della qualità delle relazioni come risorsa per costruire convivenza e decostruire le ostilità, contro una logica che premia unicamente i possessori di beni (per affermare se stessi) e di armi (per difendersi dagli altri), e a favore del mutuo aiuto e della corresponsabilità.
Il testo si rivolge in particolare a psicologi, operatori sociali, educatori, insegnanti e ma anche a quanti operano a stretto contatto con il mondo dei ragazzi e degli adolescenti.

Adriano Zamperini è docente di Psicologia sociale e Relazioni interpersonali nei contesti organizzativi presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova. Fra i suoi scritti: Psicologia sociale della responsabilità (Utet, 1998), Psicologia dell'inerzia e della solidarietà (Einaudi, 2001) e Prigioni della mente (Einaudi, 2004). È Presidente della Società Italiana di Scienze Psicosociali per la Pace.


Antonio Imbasciati
La sessualità e la teoria energetico-pulsionale. Freud e le conclusioni sbagliate di un percorso geniale
2005, Collana: Serie di psicologia, Pagine: 112
Prezzo: € 12,00
Editore: Franco Angeli

La teoria energetico-pulsionale che Freud elaborò lungo tutta la sua opera, per spiegare le origini e il funzionamento della mente, è rimasta la pietra miliare della psicoanalisi, e soprattutto la parte più nota anche ai non addetti ai lavori. Pulsione, rimozione, libido, energia e altri termini sono entrati nel linguaggio comune. Eppure la teoria energetico-pulsionale è proprio quella parte, della grande opera freudiana, che più è stata criticata, dagli psicoanalisti stessi, che oggi la intendono superata, per lo meno nella originaria formulazione biologistica di Freud.
Il volume intende dimostrare che questa teoria fu elaborata a partire dalle prime ipotesi che Freud, ancora nell'Ottocento, aveva formulato sulla sessualità: queste ipotesi furono progressivamente estese e trasformate in un teoria organica che assunse un implicito valore di verità, o meglio di spiegazione di tutto il funzionamento psichico. L'Autore esamina i progressivi passaggi di pensiero, lungo tutto l'arco delle opere di Freud, evidenziando le progressive "congetture" (secondo la parola "erraten" dello stesso Freud) con cui egli "inventò" la teoria. L'invenzione fu utile, sostiene l'Autore: tutte le teorie in ogni scienza vengono "inventate" per la loro utilità al progresso di quella scienza. Ma tutte le teorie, in tutte le scienze, cambiano, se quella scienza progredisce, e vengono sostituite da altre teorie, più consone a far progredire quella scienza stessa. Così, in psicoanalisi, ci sono oggi teorie migliori di quella di Freud.
Il che nulla toglie alla genialità del pensiero di Freud, che l'Autore sottolinea, nel quadro delle scienze di quell'epoca.

Antonio Imbasciati è professore ordinario di Psicologia clinica e direttore della sezione di Psicologia nella facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università di Brescia. Membro ordinario e analista di training della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dell'International Psychoanalytical Association (IPA), è autore di 233 pubblicazioni di cui 38 volumi.


Pasquale Chianura , Angela Balzotti , Luca Chianura
Comorbilità psichiatrica ed abuso di sostanze. Inquadramento clinico di pazienti in doppia diagnosi
2005, Collana: Psichiatria, neuroscienze e medicina, Pagine: 336
Prezzo: € 30,00
Editore: Franco Angeli

La comorbidità dell'abuso/dipendenza da sostanze con una patologia psichiatrica è alla base di fenomeni clinici che comportano notevoli conseguenze sia sul piano individuale che sociale.
Le alterazioni cognitive, emotive e comportamentali presenti nei soggetti che riferiscono un disturbo specifico correlato all'assunzione di sostanze e presentano allo stesso tempo un disturbo psichiatrico pongono una serie di interrogativi al clinico sul piano del trattamento terapeutico, interessando un rapporto di causalità esistente tra i due o più disturbi.
Sono possibili, infatti, rapporti diversi tra i disturbi coesistenti. L'assunzione di sostanze e il disturbo psichiatrico benché compresenti, ad esempio, possono essere indipendenti o viceversa possono essere dipendenti, come nel caso in cui un disturbo primario psichiatrico predispone, nel tempo, all'assunzione di sostanze oppure ancora l'impatto della sostanza sul sistema nervoso centrale può avere quale effetto l'innesco di quei meccanismi attivanti uno specifico quadro sindromico.
In questi casi come in altri è importante per il clinico saper valutare sia i rapporti di causalità che i meccanismi etiopatogenetici dei diversi disturbi in comorbidità, per considerare ad esempio la necessità di un piano terapeutico differenziato o di un piano terapeutico in cui la presa in carico del disturbo primario può risolvere le "manifestazioni sintomatiche" successive.
Il testo si propone di considerare sia l'associazione tra abuso/dipendenza da droghe e i disturbi in Asse I che l'associazione tra abuso/dipendenza da droghe e i disturbi di personalità in Asse II.

Pasquale Chianura, psichiatra, primario ospedaliero e direttore del Dipartimento di salute Mentale dell'Asl di Bari, è docente di Psicoterapia Sistemica presso la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica dell'Università di Bari e presso l'Istituto di Psicoterapia Familiare e Relazionale di Bari (riconosciuto dal MIUR con DM del 6.12.94). Tra le diverse pubblicazioni in campo psichiatrico e psicoterapeutico si ricordano Verso una Terapia Sistemico-relazionale psicodinamicamente orientata (Suma 2000), Prospettive intergenerazionali nei disturbi gravi di personalità (Proto 2002 ), Il Principe e le Streghe - Le relazioni tra il paziente e lo psicoterapeuta (Progredit 2003). Dal 2003 è Presidente della Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionle.
Angela Balzotti, psicologa, psicoterapeuta familiare, è docente di Psicologia Dinamica presso l'Università della Basilicata e didatta presso l'Istituto di Psicoterapia Familiare e Relazionale di Bari (riconosciuto dal MIUR con DM del 6.12.94) ed è autrice di numerose pubblicazioni su riviste italiane e straniere.
Luca Chianura, psicologo, consulente in sessuologia, responsabile di Psicologia Clinica presso il SAIFIP - Servizio di Adeguamento tra Identità Fisica ed Identità Psichica, Struttura Complessa di Chirurgia Plastica-Ricostruttiva, Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini, è allievo-didatta presso l'Istituto di Psicoterapia Familiare e Relazionale di Bari (riconosciuto dal MIUR con DM del 6.12.94). Collabora presso istituti di formazione per attività di docenza in corsi di Educazione Continua in Medicina-ECM ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche, relative a diverse tematiche, presso atti di congressi e su riviste specializzate nazionali ed internazionali, in letteratura psicologica e psicoterapeutica.


Annie Birraux
Psicopatologia del bambino
2004, Collana: La camera dei bambini, Pagine: 264
Prezzo: € 20,00
Editore: Borla

Il bambino “normale”, a cui si fa riferimento, non esiste. Certamente esistono delle norme sociali, una certa cronologia dell’evoluzione di un bambino… ma lo sviluppo di un bambino si riferisce solo a quel determinato bambino. La malattia psichica non si decreta su tavole di argomenti comparativi, ma su un dato di fatto. Essa si manifesta con l’espressione di un conflitto interno, della sofferenza psichica e dei limiti che essa impone sul piano personale e nelle relazioni con chi lo circonda. Quest’opera si compone di tre parti: - Evoca dapprima le grandi figure dei teorici che hanno fondato il campo della psicopatologia psicoanalitica (Freud, Winnicott, Melanie Klein, Serge Lebovici, René Diatkine, Françoise Dolto…) e pone le principali linee teoriche. - La seconda parte tratta della teoria della costruzione del soggetto psichico (autismo, psicosi, nevrosi infantili: fobia, isteria, nevrosi ossessiva). - La terza parte affronta l’approccio sintomatico. Quali sono i motivi più frequenti di consultazione? Quali sono i principali sintomi: disturbi del sonno, del linguaggio, delle funzioni psicomotorie…? Come accompagnare i bambini affetti da questi disturbi? Strumento di studio e di lavoro, al tempo stesso pratico e didattico, quest’opera permette di comprendere meglio la psicopatologia del bambino attraverso le sue molteplici sfaccettature.

Annie Birraux è psichiatra e psicoanalista. Come professore all’Università Paris VII-Denis Diderot, ha insegnato psicopatologia del bambino.


Maria Teresa Cerrato, Giovanni Marco Vinardi, Fabrizio Zucca
La memoria e la cura. Modelli e pratiche di lavoro con l'anziano
2004, Pagine: 304
Prezzo: € 24,50
Editore: Borla

Di molti racconti si perde traccia. L’intermittenza della memoria, che può caratterizzare il processo di invecchiamento, sembra estendersi alle storie e alle persone, ai luoghi formali e informali della cura, rendendo, a volte aspro e irregolare il percorso di avvicinamento, l’investimento personale e professionale.
È soprattutto attraverso il lavoro della memoria, saggio filtro o fragile strumento, che la cura, intesa come relazione, trova una fibra, in fondo resistente che, nella continuità del riconoscimento dell’altro, sostiene la prassi e la concretezza del gesto quotidiano.
Se ricordare significa dunque avere un ricordo ma anche mettersi alla ricerca di questo, l’anziano e l’operatore diventano entrambi pienamente partecipi dei processi che si sviluppano nell’incontro.
Gli Autori propongono modelli teorici e di intervento di matrice psicoanalitica e cognitivista. Il testo si rivolge agli studenti universitari e agli operatori dei servizi che abbiano un interesse a cogliere l’intreccio dinamico che quotidianamente si compone tra teoria e prassi operative nei percorsi di cura con l’anziano.
È questo un ambito che può essere assunto come esempio emblematico di ricerca avanzata di integrazioni.
Tra le cure specialistiche e la cura dell’ambiente di vita, tra le professioni di area psico-sociale e il mondo medico, tra le richieste di razionalizzazione organizzativa e la ricerca di modelli di qualità, la cura dei legami e il rispetto delle soggettività suggerisce continuamente la ricerca di una prospettiva etica di riferimento.

Maria Teresa Cerrato, psicoterapeuta, nel torinese è promotrice delle prime sperimentazioni di lavoro clinico con gli anziani, opera presso un centro diurno per malati di Alzheimer. Svolge attività psicoterapeutica con adulti e anziani e si occupa di formazione per operatori e volontari. Ha pubblicato volumi e articoli sulla psicologia dell’invecchiamento e dell’handicap.
Giovanni Marco Vinardi, psicologo, collabora con la Facoltà di Psicologia dell’Università di Torino dove conduce le Esperienze Applicative nel corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche dello sviluppo e dell’educazione. Si occupa di psicologia dell’invecchiamento e di comunicazione in ambito clinico. Svolge attività didattica e di formazione agli operatori. Ha pubblicato lavori sulla scrittura come risorsa formativa.
Fabrizio Zucca, psicoterapeuta e assistente sociale, docente di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale I presso l’Università del Piemonte Orientale. Responsabile del Servizio di Counseling alla famiglia di Area Onlus (Torino). Svolge attività di supervisione e di ricerca-intervento per operatori socio-sanitari. Ha curato contributi sul ruolo della famiglia nel processo di cura e sulla scrittura come pratica riflessiva.


Giorgio Caviglia
Teoria della mente, attaccamento disorganizzato, psicopatologia
2005, pagine: 160
Prezzo: € 13,80
Editore: Carocci

Le capacità della mente umana di comprendere e riflettere sul proprio e l´altrui stato mentale, e di utilizzare tale comprensione per la previsione e il controllo del proprio e dell´altrui comportamento - definite "Metacognizione" e "Teoria della mente" -, sono state, negli ultimi decenni, oggetto di grande interesse da parte di molti psicologi, di diversi orientamenti teorici e scientifici. Il volume, nell´esigenza di chiarire e di collegare tali concetti complessi e spesso non concordemente definiti, mette in evidenza i legami esistenti tra i costrutti di "Teoria della mente", "Metacognizione" e un paradigma teorico oggi al centro di numerosi studi: l´Attaccamento. Il libro illustra (usandoli come base evolutiva e costitutiva dei suddetti costrutti) gli aspetti dell'attaccamento normale e, in particolare, disorganizzato nella prima infanzia, i fattori di rischio familiare ad esso connessi e la loro evoluzione nei bambini più grandi e negli adolescenti, e, infine, ne prende in esame i possibili esiti psicopatologici in età adulta, focalizzandosi, in particolar modo, sulla genesi del disturbo borderline di personalità e dei disturbi dissociativi.

Giorgio Caviglia: Psicologo, specialista in Psicologia clinica, è professore associato di Psicologia dinamica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. È membro della Society for Psychotherapy Research (SPR) e dell’International Association for Relational Psychoanalysis and Psychotherapy (IARPP).


Christophe André
Chi ha paura della paura? Come riconoscere e affrontare timori, angosce, fobie
2005, Collana, Saggi, pagine: 342
Prezzo: € 16,60
Editore: Corbaccio

La paura è un'emozione normale, se controllata e regolata; ed è anche un sistema d'allarme: ma quando si inceppa la paura si trasforma in fobia. Il volume aiuta a comprendere come e perché i meccanismi che regolano le nostre paure possono a volte mal funzionare e la parte irrazionale prendere il sopravvento. Uno dei migliori specialisti francesi sulle fobie spiega come guarire dalle paure: nessun metodo miracoloso, ma aneddoti, spiegazioni scientifiche e storiche e consigli pratici.


Luca Surian
L'autismo. Cos'è, come intervenire, cosa possono fare le famiglie, gli insegnanti, gli operatori
2005, Collana "Farsi un'idea", pagine: 132
Prezzo: € 8,00
Editore: il Mulino

Incapaci di comunicare con gli altri e di sviluppare nuove amicizie, costretti a muoversi in un mondo sociale che appare loro privo di significato e di interesse o addirittura minaccioso e ostile: sono i bambini colpiti dall'autismo, un disturbo dello sviluppo neuropsicologico che si manifesta prima dei tre anni e permane in età adulta, ma che può essere notevolmente attenuato con opportuni programmi di intervento educativo. Uno dei maggiori esperti del problema schiude la porta di questa condizione della mente umana spiegandoci che cos'è l'autismo, dalle sue possibili cause biologiche alla diagnosi, ai processi cognitivi e comunicativi che lo caratterizzano; dedica infine una parte importante del volume ai programmi di intervento che, per essere efficaci, devono garantire una stretta collaborazione tra genitori, insegnanti e operatori dei servizi sanitari.

Luca Surian insegna Psicologia dello sviluppo nell'Università di Trieste. Ha svolto attività di ricerca al Medical Research Council di Londra. Tra le sue pubblicazioni "Autismo. Indagini sullo sviluppo mentale" (Laterza, 2002) e numerosi saggi sullo sviluppo cognitivo.


Susi Cazzaniga , Anna M. Re , Cesare Cornoldi , Silvana Poli , Patrizio Emanuele Tressoldi
Dislessia e trattamento sublessicale. Attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole
2005, pagine: 272
Prezzo: € 19,80
Editore: Erickson

Primo programma studiato specificamente per il trattamento sublessicale della dislessia, questo volume rappresenta una novità assoluta nel panorama editoriale italiano. Si tratta di un materiale semplice e di utilizzo immediato che può essere impiegato anche dai genitori o dagli insegnanti senza l’aiuto di un operatore specializzato. Lo scopo del programma non è quello di insegnare a leggere, ma di intervenire sui bambini che leggono stentatamente, lentamente o facendo molti errori; per questo propone numerosi esercizi per il consolidamento di strategie di lettura che consentano di automatizzare l’identificazione delle sillabe e di abbandonare la strategia di conversione grafema-fonema.
Il programma, rivolto soprattutto agli alunni della scuola primaria (o più grandi, con particolari difficoltà), è strutturato in sei specifiche aree di lavoro indipendenti, che permettono di realizzare percorsi individualizzati in base alle problematiche espresse da ogni singolo bambino. In ogni unità, oltre alle schede operative, sono raccolti alcuni materiali per l’operatore e una lettera che il personaggio guida, «Martina la Lumachina», indirizza direttamente al bambino, per motivarlo e farlo sentire immediatamente protagonista del suo percorso di apprendimento.

Susi Cazzaniga: E' psicologa, ha una larga esperienza con i bambini con difficoltà di apprendimento, grazie alla collaborazione con il Servizio per i Disturbi dell’apprendimento della facoltà di psicologia di Padova.
Anna M. Re: E' psicologa, è specializzata nei Disturbi dell’apprendimento. Attualmente svolge attività di ricerca sui bambini con disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività.
Cesare Cornoldi: Professore ordinario di Psicologia dell’apprendimento e della memoria presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Padova, si occupa da anni dello studio sperimentale dei processi mnestici e delle componenti cognitive, metacognitive e strategiche delle difficoltà di apprendimento.
Silvana Poli. Psicologa, fa parte del Gruppo MT condotto dal prof. Cornoldi dell'Università di Padova ed è autrice di materiali e contributi alla ricerca in campo educativo.
Patrizio Emanuele Tressoldi. Ricercatore presso il Dipartimento di Psicologia Generale dell'Università di Padova. Si occupa prevalentemente di metodologie per l'analisi e il trattamento dei disturbi di apprendimento e di ricerca sugli effetti dell'apprendimento cooperativo.

 

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