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PSICOLOGIA NEWS n.286 - 14.12.2006

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  • Dal segno al simbolo. La figurazione nella relazione educativa con la persona disabile mentale
  • Ognuno sta solo? L'io è l'altro: altruismo e aspettativa d'identità
  • L'ambivalenza e l'ambiguità nelle rotture affettive
  • Uomini da amare. I maschi di oggi: capire e gestire mariti, fidanzati, compagni
  • Le piccole cose che cambiano la vita
  • Quando l'amore chiede troppo. Storie di passioni femminili
  • L'One Minute Manager insegna a delegare.Non prendetevi il problema se il problema non è vostro.
  • La soluzione 80%.L'uomo giusto non è mai quello perfetto

Luigi Prosdocimo
Dal segno al simbolo. La figurazione nella relazione educativa con la persona disabile mentale
2006, pagine: 153
Prezzo: € 28.00
Editore: Del Cerro

L’avviamento al lavoro di una persona con disabilità mentale richiede un percorso di formazione che deve essere attentamente progettato e modulato sull’individuo. Insegnare un mestiere non è soltanto “insegnare a fare"; fondamentale è infatti che la persona abbia acquisito la consapevolezza dei meccanismi e del fine di ciò che fa: un approccio male impostato, che non tenga conto dei processi cognitivi e dei tempi di apprendimento, finirà per fornire contenuti “non assimilabili” e dunque superficiali, con la conseguenza di rendere “abili” a compiti sottodimensionati alle reali potenzialità dell’individuo.
L’Autore – sulla base di trent’anni di esperienza nel lavoro con persone disabili – applica tale principio alla conduzione di un laboratorio artigianale nell’ambito di un Centro Educativo Occupazionale Diurno, documentando dettagliatamente la progettazione, le attivit, la metodologia, i riferimenti teorici.
Egli illustra come sia possibile programmare interventi formativi che permettano al disabile di percepire completamente un compito e di dare significato alla sua soluzione, agganciando via via nuove richieste a ciò che ha già appreso a fare, evitando così frustrazione e rifiuto.
Si tratta, nello specifico del laboratorio creativo, di sviluppare – attraverso la pratica – l’attività mentale della figurazione, ovvero la capacità di costruirsi l’immagine mentale – astratta – di un oggetto, in modo da comprenderne la struttura ed essere in grado di ri-produrlo in forme sempre più articolate. Allenarsi a ragionare per astratto, a risolvere problemi, a padroneggiare una tecnica sono elementi che trascendono l’esperienza lavorativa per influenzare positivamente molti aspetti della vita. Il mestiere da imparare funge in questo modo tanto da guida didattica quanto da obiettivo formativo globale.
Le indicazioni teoriche e operative che questo testo fornisce potranno essere esportate in diversi contesti e si dimostreranno utili a operatori, educatori professionali, insegnanti di sostegno, progettisti della formazione.


Giovanni Belluardo
Ognuno sta solo? L'io è l'altro: altruismo e aspettativa d'identità
2006, Collana: Serie di psicologia, Pagine: 176
Argomenti correlati: Psicologia sociale
Prezzo: € 18,00
Editore: Franco Angeli

L'io e l'altro sono come la figura e lo sfondo: non possiamo definire la relazione del soggetto con se stesso senza considerare la sua relazione con l'altro. È in questa ottica che vengono studiate alcune particolari dimensioni delle relazioni altruistiche.
Nel presente lavoro, l'altruismo non è visto come evento occasionale o come fenomeno di crisi che consente a ciascuno di diventare di tanto in tanto un "buon samaritano"; lo si considera invece come una struttura permanente, una struttura affettiva e conoscitiva dei rapporti umani.
Il testo presenta un'indagine condotta su un campione di circa 800 soggetti. Il fenomeno "altruismo" che emerge dalla ricerca non appare strettamente correlato con l'età, il genere, i livelli di istruzione, la professione degli intervistati. L'azione altruistica per essere tale deve essere "disinteressata", deve svilupparsi all'interno di relazioni senza storia, senza memoria, senza aspettative di reciprocità. Prende senso in condizioni di libertà, in condizioni di "fuga facile", e non si coniuga né con i valori né con i vincoli di sangue, ma con la vicinanza empatica.
Secondo gli intervistati, dopo il gesto altruistico si sviluppa nelle parti un processo emozionale complesso in cui, accanto alla condivisione, emergono sensazioni di disagio; si avverte, quindi, l'esigenza di mettere tra sé e l'altro una distanza emotiva. La dinamica dell'altruismo ripropone il problema della vicinanza e della solitudine.
In questo contesto l'aspettativa d'identità è anello di congiunzione, fra il sé cognitivo e il sé emotivo, fra l'io e l'altro. Nell'ottica della produttività e del controllo non aggiunge nulla; sembra appartenere alle cose inutili, poiché, come uno specchio, può soltanto riflettere l'immagine.
Ma senza l'aspettativa d'identità rischiamo di vivere in un mondo in cui nessuno si accorge di nessuno perché nessuno si accorge di se stesso.

Giovanni Belluardo insegna Psicologia Sociale presso la Facoltà di Scienze Politiche di Catania. In questa collana ha pubblicato, nel 1976, Contadini in Sicilia. Problemi psicosociologici del sottosviluppo nell'area iblea e, nel 1992, L'insegnante, l'alunno e lo specchio. Relazioni di aiuto e sopravvivenza psicologica. Nel 2003 ha pubblicato Identità a confronto: il processo di supervisione, in Aa.Vv., Servizio sociale e tirocinio. Percorsi di qualità (Bonanno, Catania).


Riccardo Dalle Luche , Simone Bertacca
L'ambivalenza e l'ambiguità nelle rotture affettive
2006, Collana: Psicoterapie, Pagine: 192
Prezzo: € 18,00
Editore: Franco Angeli

Tutti abbiamo vissuto l'esperienza della fine di un amore, ma anche lo sfaldarsi di un'amicizia o di un rapporto intenso di lavoro. Ma perché alcune separazioni sono più traumatiche di altre? Perché a volte giungono del tutto impreviste, generando comportamenti contradditori e catastrofiche crisi di identità? Perché in alcuni casi la loro elaborazione non si conclude mai?
Lo studio della psicopatologia delle rotture, un campo poco esplorato in letteratura, consente di mettere in luce le strutture generali dei processi di costruzione e distruzione dei legami affettivi intensi e le loro varianti individuali, che assumono grande rilevanza nella clinica dei disturbi dell'umore e dei disturbi borderline di personalità. Questi processi degradativi comportano una regressione alle matrici affettive primarie e per questo avviano processi trasformativi e comportamenti difensivi e protettivi a lungo termine.
Attraverso il continuo confronto con casi clinici concreti, gli autori collocano al centro della loro analisi l'ambivalenza affettiva e la sua variante "fredda", l'ambiguità, individuandone i modelli esplicativi e definendo i fondamenti per gli interventi psicoterapeutici più corretti ed efficaci.
Il volume, che offre numerosi stimoli innovativi, si propone come utile strumento di lavoro per psichiatri, psicoterapeuti e quanti studiano il complesso mondo delle relazioni affettive.

Riccardo Dalle Luche, psichiatra e psicoterapeuta, è responsabile dell'Spdc dell'Asl 1 di Massa e Carrara. Socio del direttivo della Società Italiana per la Psicopatologia, ha collaborato all'edizione italiana delle opere di Huber e Gross, Kurt Schneider e Tatossian. È autore di molti lavori originali di ambito psicopatologico; tra le sue pubblicazioni in volume ricordiamo Il paradiso e la noia, con Carlo Maggini (Bollati Boringhieri, 1991).
Simone Bertacca, psichiatra e psicoterapeuta, è medico dirigente presso il Ser.T. di Parma, dove dirige il Centro Studi delle Farmacotossicodipendenze e l'Unità di strada del programma dipendenze patologiche.


Willy Pasini
Uomini da amare. I maschi di oggi: capire e gestire mariti, fidanzati, compagni
2006, Collana Saggi, Pagine 192
Prezzo € 16,00
Editore: Mondadori

Se nella sfera pubblica l'uomo continua a conservare i privilegi acquisiti, in quella privata l'identità maschile sembra attraversare un periodo di grande incertezza. Tramontati i rassicuranti modelli del passato (del principe azzurro si sono perse le tracce, del dongiovanni dal fascino irresistibile circolano solo improbabili caricature, e anche il cowboy, un tempo rude e dominatore, adesso sembra cedere al romanticismo e non si vergogna, magari, di dichiarare la propria omosessualità), il maschio stenta a trovare alternative credibili e soddisfacenti. La moda, la pubblicità, la televisione gli chiedono di diventare sempre più raffinato e di privilegiare "l'apparenza", perché quello che conta è l'immagine sociale, ovvero la ricchezza e la fama. E nel frattempo le donne sono divenute più esigenti e aggressive, e inchiodano impietosamente i partner alle loro inadeguatezze.
Ma chi sono, davvero, i maschi di oggi? Quali i loro ideali, le loro fantasie, le loro paure? E, soprattutto, come possono reinventarsi nuovi ruoli per vivere in modo più sereno e appagante il rapporto di coppia e le relazioni con gli altri? Willy Pasini, psichiatra e sessuologo, ci propone un viaggio nell'universo maschile per capire come sono cambiati i mariti, i fidanzati, i compagni del ventunesimo secolo, ma in primo luogo per suggerire a questi maschi "destabilizzati" una via d'uscita e aiutarli a trovare una risposta ai dubbi che li tormentano. L'esame di numerosi casi clinici, ma anche il ricorso a esempi tratti dal mondo politico e dello star system, consente di delineare diverse tipologie di problemi - dalle semplici difficoltà psicologiche e relazionali ai veri e propri disturbi sessuali - e di illustrare le più recenti terapie in grado di risolverli.
La conquista di un nuovo modello di identità maschile è un cammino lungo e difficile, alla ricerca di quelle caratteristiche che gli uomini moderni sembrano aver perduto, e che Pasini individua a partire da alcuni personaggi della mitologia greca: Achille, il guerriero che non fa mai un uso gratuito della forza ed è legato ai suoi compagni da indissolubili sentimenti d'amicizia; Ulisse, il viaggiatore spinto dalla curiosità di conoscere, che ha fatto dell'astuzia la sua arma più efficace; e, in particolare, il centauro Chirone, l'educatore di eroi, umano quando deve parlare e sedurre, selvaggio quando deve agire e fare l'amore.
È questa la direzione che il maschio moderno deve seguire per ridefinire il suo ruolo, recuperando le qualità - una reale disponibilità all'ascolto, una visione più democratica del rapporto interpersonale, un'assertività mai prevaricatrice - che fanno di lui un "vero uomo ", più forte e in grado di costruire, giorno per giorno, un legame maturo e creativo con la propria compagna, ma anche con i figli, gli amici e i colleghi. Perché saranno soprattutto gli uomini capaci di immaginare altri modi di esprimere se stessi a vivere l'attuale periodo di crisi come un autentico momento di crescita personale e sociale

Willy Pasini, milanese, ha insegnato psichiatria e psicologia medica all'università di Ginevra e attualmente è docente all'università Statale di Milano. Oltre a numerosi articoli su riviste specializzate, ha scritto libri di successo, tradotti in numerosi paesi. Da Mondadori ha pubblicato: Intimità (1990), La qualità dei sentimenti (1991), Volersi bene, volersi male (1993), Il cibo e l'amore (1994), A che cosa serve la coppia (1995), I tempi del cuore (1996), Desiderare il desiderio (1997), La vita è semplice (1998), L'autostima (2001), I nuovi comportamenti amorosi (2002), Gelosia (2003), La vita a due (2004); con Donata Francescato, Il coraggio di cambiare (1999); con Maria Teresa Baldini, Dietro la bellezza (2005).


Raffaele Morelli
Le piccole cose che cambiano la vita
2006, Collana Ingrandimenti, Pagine 156
Prezzo € 15,50
Editore: Mondadori

C'è una piccola rivoluzione copernicana in questo libro, un ribaltamento di punto di vista che ci insegna a dare importanza a ciò che di solito consideriamo banale. E ci fa trovare la felicità dove non la si era mai neppure cercata. La formula segreta del benessere, spiega Raffaele Morelli, sta nascosta nei piccoli gesti quotidiani che compiamo senza dar loro nessuna importanza. "A patto di essere totalmente lì, immersi nelle cose che stiamo facendo [...] bere un caffè, mangiare un gelato, camminare, scrivere, ricamare... ci regala l'estasi. E l'estasi, senza fare niente, ci cambia la vita. [...] Quello stato di 'estraneità' che le donne conoscono bene quando sono dedite alle azioni minime, come il trucco, il lavoro a maglia, lo stirare, il cucinare, è forse il più potente stato terapeutico che possiamo produrre spontaneamente senza farmaci. È il balsamo dei balsami, è l'elisir". È una forza segreta potenzialmente in grado di darci una gioia infinita, che però noi offuschiamo di continuo coi nostri ragionamenti e i nostri giudizi, col nostro ingolfarci di scopi e progetti.
Dopo averci fatto capire che Ciascuno è perfetto e che Non siamo nati per soffrire, Morelli propone in queste pagine un suo nuovo fondamentale insegnamento, che si incastona alla perfezione nella filosofia controcorrente con cui l'autore ha conquistato migliaia di lettori. Un approccio all'esistenza a tutto tondo capace, nella sua elementare radicalità, di dare una vera svolta alla nostra vita.

Raffaele Morelli (Milano 1948) medico, psichiatra e psicoterapeuta, è presidente dell'Istituto Riza (da cui nasce la Scuola di formazione in psicoterapia a indirizzo psicosomatico) e vicepresidente della Società italiana di medicina psicosomatica. Dirige le riviste «Riza Psicosomatica», «Salute Naturale» e «Dimagrire» ed è direttore scientifico di «Per Me». Con Edizioni Riza ha pubblicato numerosi libri, fra i quali Lo psichiatra e l'alchimista (2000), Le nuove vie dell'autostima (2002), La rinascita interiore (2003) e Alle radici della felicità (2004). Con Mondadori ha pubblicato Ciascuno è perfetto (2004), Come essere felici (2005), Non siamo nati per soffrire (2005) e Le piccole cose che cambiano la vita (2006).


Anna Salvo
Quando l'amore chiede troppo. Storie di passioni femminili
2006, Collana Oscar saggi, Pagine 204
Prezzo: € 9,40
Editore: Mondadori

Anna Salvo esplora con lucidità e fantasia un aspetto importante dell'universo femminile: quello degli amori infelici, vicoli ciechi che le donne talvolta costruiscono da sé e a cui affidano il proprio destino senza riuscire a liberarsene, come nel caso della poetessa americana Sylvia Plath, la cui tormentata vicenda con Ted Hughes viene qui rivisitata in una chiave di lettura inedita. Ricorrendo a una tecnica narrativa insolita e accattivante, Anna Salvo racconta le esperienze di quattro pazienti, storie d'amore nelle quali le protagoniste si trovano incomprensibilmente prigioniere e dalle quali, quasi sempre, sembrano incapaci di fuggire. Sarà l'autrice, descrivendo le fasi del lavoro terapeutico e gettando dei "ponti" fra le circostanze attuali e il romanzo familiare di ognuna di loro, a fornire al lettore la chiave per comprendere il senso di un destino tanto dolente quanto inevitabile e a indicare l'orizzonte di un'alternativa possibile.

Anna Salvo, psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, insegna psicologia dinamica all'Università degli studi della Calabria. Per "il manifesto" si è occupata di temi di psicologia clinica, di cui attualmente scrive sulla "Sicilia". Tra i suoi libri ricordiamo: Depressione e sentimenti (Mondadori, 1994), Perversioni al femminile (Mondadori, 1997), Arcipelago anoressia (La Tartaruga, 2000), Madri e figlie (Mondadori, 2003) e, con Gabriella Buzzatti, Corpo a corpo (Laterza, 1995), Il corpo-parola delle donne (Raffaello Cortina Editore, 1998) e Quando l'amore chiede troppo (2005).


Kenneth Blanchard, William Onken Jr., Hal Burrows
L'One Minute Manager insegna a delegare.Non prendetevi il problema se il problema non è vostro.
2006, Varia economia, pagine: 144
Prezzo: € 12,50
Editore: Sperling & Kupfer

Un piccolo e prezioso volume che risolve il maggior problema di tutti i manager: la gestione del tempo. Il messaggio è semplice ed esplicito: non bisogna assumersi la responsabilità di un problema se esso non ci compete direttamente. Ottimizzare il tempo e stabilire l'organizzazione del lavoro sono le priorità del manager che spesso, però, si sostituisce al proprio staff nell'operatività. Con ironia, gli autori descrivono la ben nota situazione del dirigente oberato dalle "scimmie", come vengono definite nel testo le mille questioni che sono piovute sulla sua scrivania scivolando via da quelle altrui. Passo dopo passo, questo manuale mostra come delegare, responsabilizzando i propri collaboratori e assicurandosi al contempo che il lavoro venga affidato alla persona giusta. Un metodo infallibile per amministrare il talento e l'energia, propri e degli altri, conquistandosi gli spazi per riflettere sulle strategie aziendali.

Kenneth Blanchard, Chief Spiritual Officer di The Ken Blanchard Companies, con le sue tecniche semplici ed efficaci è diventato una leggenda nel mondo del business, che universalmente fa riferimento alle sue idee innovative per risolvere problemi di management, leadership, customer service. Per Sperling & Kupfer è coautore di molti libri di successo, fra i quali quelli della serie L'One Minute Manager.
William Onken Jr., fondatore di una società per lo sviluppo del management, fu l'inventore del concetto di "time management".
Hal Burrows, imprenditore e scrittore, è un noto consulente aziendale.


Phil McGraw
La soluzione 80%.L'uomo giusto non è mai quello perfetto
2006, Lifecoach, pagine: 352
Prezzo: € 13,50
Editore: Sperling & Kupfer

Mister Ottanta Per Cento, cioè colui che è perfetto per noi all'ottanta per cento... e perfezionabile per il restante venti: come trovarlo? Come instaurare con lui una relazione seria e appagante, e come farla durare nel tempo? Con schietto senso pratico ed encomiabile lungimiranza, il Dr. Phil vi accompagna in un primo esame del vostro modo di essere e dei vostri obiettivi sentimentali. Fatta piazza pulita di falsi miti e aspettative, l'autore vi fornisce una miriade di consigli: come capire ciò che pensano gli uomini, come presentarvi sotto la luce migliore, frequentare i luoghi giusti e conoscere persone interessanti, quali sono le cose da dire - ma soprattutto quelle da non dire -, insomma, come fare le mosse giuste... Senza dimenticare che un pizzico di malizia e di mistero non guastano mai.

Psicologo, il dottor Phil McGraw è un esperto di relazioni interpersonali di fama mondiale. Autore di numerosi best-seller e ospite di trasmissioni televisive, è felicemente sposato con la stessa donna da trent'anni e ha due figli. Per Sperling & Kupfer ha già pubblicato Il metodo Dr. Phil.

 

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