PSICOLOGIA NEWS n.300 - 29.3.2007
- Uomini e donne oltre lo specchio. Differenza di genere e terapia della famiglia
- Memetica. Genetica e virologia di idee, credenze e mode
- Breve storia della menzogna. Prolegomeni
- lo spergiuro. Il tempo dei rinnegati
- L'educazione postmoderna
- Educare alla sessualità in classe. Percorsi didattici per l’insegnamento curricolare nelle scuole superiori (con CD-ROM)
- Uno e uno fanno tre. Quale psicoterapia per la coppia di oggi
- Il posto del panico, il tempo dell'angoscia. Frattura e ricomposizione del legame sociale
- Pensare bene rende giovani: Intelligenza, autonomia e apprendimento nella stagione della maturità
- Affetto, Trauma, Alessitimia
- Una fiaba per ogni perché. Spiegare ai bambini perché succedono le cose
- Chi sono io?
- L’impatto della psicopatologia affettiva sulla qualità della vita
Massimo Giuliani, Adriana Valle
Uomini e donne oltre lo specchio. Differenza di genere e terapia della famiglia
2007, Collana: Strumenti, pagine: 220
Prezzo: € 14.50
Editore: Psiconline
Questo volume racconta la terapia della famiglia vista da una prospettiva particolare: quella della differenza di genere.
La terapia sistemica, quella riconosciuta nel mondo come Milan Approach (perché a Milano l’opera di Luigi Boscolo e Gianfranco Cecchin ebbe la sua culla e da Milano ha conquistato i terapeuti di tutto il mondo), è un’arte di lenti. È l’arte, per così dire, di guardare alla realtà e alle relazioni attraverso lenti ogni volta differenti, per darne descrizioni sempre nuove e polifoniche.
La lente che gli Autori hanno scelto per entrare nel mondo delle coppie e delle famiglie di cui si sono occupati durante la stesura di questo libro è stata quella dell’identità di genere e delle idee che le persone nutrono su cosa voglia dire essere donne o essere uomini.
Hanno tentato in tal modo un’operazione che è abituale nei paesi anglosassoni ma ben poco praticata da noi: quella, cioè, di includere nel campo di osservazione le premesse (dei clienti, ma anche dei terapeuti stessi) sul gender.
Questo libro nasce dunque dall’esperienza di un team bi-gender e dalla scoperta delle risorse che esso ha portato alla relazione terapeutica: nella stanza di terapia coppie di genitori e di coniugi in difficoltà possono confrontarsi con una coppia di terapeuti, a loro volta uomo e donna, in un incontro che può contribuire a sciogliere la rigidità di premesse di genere che talvolta possono far soffrire.
Nel volume si narra di alcuni di questi incontri, dei successi terapeutici e degli incerti del mestiere, della sorpresa e del mistero che si cela in quelle storie, del tentativo di comprenderne il senso senza mai sostituirsi ai protagonisti.
Disturbi alimentari, conflitti di coppia, dipendenze e amori feriti popolano il palcoscenico della terapia: storie che sorprenderanno e commuoveranno il lettore così come continuano a essere fonte di ispirazione per i due clinici che le raccontano.
Massimo Giuliani, psicologo e psicoterapeuta, dopo esperienze nei servizi sociali e nel campo delle tossicodipendenze oggi lavora nel suo studio di Psicologia della Relazione a Manerbio, in provincia di Brescia, come terapeuta individuale e della famiglia, supervisore e formatore per strutture educative. Collabora con l’Associazione Shinui di Bergamo nell’attività clinica e nella formazione al counseling.
È docente presso la Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia Sistemica di Eidos S. C., sede di Treviso del Centro Milanese di Terapia della Famiglia.
Autore di articoli, saggi e relazioni per convegni su temi di psicoterapia sistemica, tossicodipendenza, disturbi alimentari, counseling, è membro della redazione della rivista scientifica “Connessioni - Rivista di consulenza e ricerca sui sistemi umani”.
Gestisce il sito internet www.terapiasistemica.info.
Adriana Valle, psicologa libero professionista, ha conseguito il diploma di specializzazione presso il Centro Milanese di terapia della famiglia di Via Leopardi, diretto da L. Boscolo e G. Cecchin.
Oltre ad aver lavorato in ambito clinico ha svolto consulenze psicopedagogiche in ambito scolastico ed evolutivo e ha avuto esperienze di formazione rivolte a genitori, insegnanti e operatori. Come docente formatore ha anche collaborato con L'Università di Bergamo.
Ha vissuto per due anni negli Stati Uniti e successivamente si è spostata in Francia dove ha lavorato come terapeuta familiare.
Attualmente vive in Italia dove ha tradotto La famille en désordre di Elisabeth Roudinesco. E’ cultrice della materia nel Corso di Psicologia dell’Università di Bergamo.
Francesco Ianneo
Memetica. Genetica e virologia di idee, credenze e mode
2005, Collana: Contatti. Nuova serie, pagine: 240
Prezzo: € 13,00
Editore: Castelvecchi
Se state leggendo questo volume significa che i memi in esso contenuti iniziano ad avere effetto su di voi. «Meme» indica un'unità di trasmissione culturale, una particella di informazione il cui obiettivo è quello di diffondersi nella società secondo un processo evolutivo di tipo darwiano. Un meme chiede «soltanto» di annidarsi, esattamente come un virus, nel maggior numero possibile di menti umane. Linguaggi, religioni, mode, leggende metropolitane opinioni e credenze si disputano così la supremazia nella sfera della memetica – il corrispettivo mentale della più nota Biosfera – e danno origine a una lotta che vede l'uomo declassato a semplice «veicolo» d'informazione. Nata appena tre decenni or sono, ma già accolta nell'Oxford English Dictionary, la memetica reinterpreta la cultura e la società alla luce delle nuove teorie biologiche e filosofiche. Tra l'entusiasmo dei suoi adepti e lo scetticismo di molta scienza ufficiale, lo studio della «evoluzione naturale delle idee» si fa strada proponendosi, nell'era di Internet, come l'equivalente di ciò che l'Origine delle specie fu per il secolo XIX.
Francesco Ianneo (Roma, 1968), dottore di ricerca in Filosofia, si occupa di consulenza aziendale e temi legati allo sviluppo di strategie virali nel campo della formazione e del marketing. I suoi interessi sono relativi alle teorie emergenti nel campo della scienza delle epidemie, con particolare attenzione per i fenomeni memetici di massa, le mode e le nuove tendenze nell'ambito dei consumi.
Jacques Derrida
Breve storia della menzogna. Prolegomeni
2006, Collana: Etcetera, pagine: 128
Prezzo: € 8,00
Editore: Castelvecchi
La favola e il mito mentono? E cosa c’è dietro il concetto greco di «phantasma», ‘apparizione’, ‘ombra’? La menzogna fa parte strutturalmente della cultura umana? E quali sono le sue ragioni profonde? Per esempio, riflettiamo: molti animali si travestono, si mimetizzano, cacciano con sotterfugi e inganno. Ma solo l’uomo è in grado di architettare, dal profondo della mente creativa, quella costruzione verosimile, efficace e terribile che è la menzogna: «Perché inizialmente e nella sua determinazione classica, la menzogna non è l’errore. Si può essere nell’errore, ci si può ingannare, è possibile anche dire il falso senza cercare di ingannare e quindi senza mentire. […] «Pseudos», in greco, può significare la menzogna così come la falsità, l’astuzia o l’errore, l’inganno, la frode così come l’invenzione poetica, moltiplicando i malintesi su ciò che un malinteso può voler dire…».
Jacques Derrida (1930-2004), tra i maggiori filosofi francesi del secolo XX, ha avviato e sviluppato il metodo della decostruzione. Il suo pensiero ha profondamente influenzato e trasformato diversi campi del sapere, dalla filosofia (analizzata in tutti i suoi fondamenti, tradizioni e concetti), alla religione, all'etica, alla letteratura, all'arte, alla psicanalisi.
Jacques Derrida
lo spergiuro. Il tempo dei rinnegati
2006, Collana: Etcetera, pagine: 120
Prezzo: € 8,00
Editore: Castelvecchi
«È possibile commettere uno spergiuro“senza pensarci”? Per distrazione? Non per trasgressione attiva e deliberata ma per dimenticanza? O perché non è il momento di pensarci? Ci si chiede se si può trovare qui una scusante, una circostanza attenuante. E se è possibile giudicare perdonabile il fatto di “non pensarci”– di dimenticare di pensare a tutto, a tutti i presupposti e le implicazioni di ciò che si fa o di ciò che si dice. Se dimenticare di pensarci è una colpa, se una simile interruzione, una tale intermittenza è un fallimento, allora che cosa si chiama pensare? E dimenticare? E dimenticare di pensare? Cosa si chiama non pensare? Non pensare di pensarci? Nulla di più banale, in una certa maniera. Non si può chiedere a un soggetto di essere capace, ad ogni istante, di ricordarsi tutti gli imperativi etici ai quali, per essere giusti, dovrebbe rispondere. Sarebbe disumano e indecente».
Jacques Derrida (1930-2004), tra i maggiori filosofi francesi del secolo XX, ha avviato e sviluppato il metodo della decostruzione. Il suo pensiero ha profondamente influenzato e trasformato diversi campi del sapere, dalla filosofia (analizzata in tutti i suoi fondamenti, tradizioni e concetti), alla religione, all'etica, alla letteratura, all'arte, alla psicanalisi.
J.-P. Pourtois, H. Desmet
L'educazione postmoderna
2006, pagine: 280
Prezzo: € 22.00
Editore: Del Cerro
La società contemporanea è pervasa da crisi, rotture, disordini; tuttavia, altre caratteristiche fanno da contrappeso a queste: la ricerca dell’eccellenza, della qualità, della performance.
Di fronte a queste pressioni, quali pratiche educative risultano equilibrate ed efficaci? Che cosa vogliamo per gli adulti di domani? Bisogna puntare all’emancipazione dell’individuo o alla sua integrazione nel gruppo? Dobbiamo costruire un uomo libero (e individualista) o un uomo sociale?
Il testo si propone di teorizzare una pedagogia postmoderna che, avvalendosi dei differenti approcci pedagogici contemporanei (integrandoli piuttosto che facendone degli antagonisti), si conformi alle richieste della modernità.
Gli autori (pedagogisti di fama internazionale, docenti presso l'Università di Mons-Hainaut) raccolgono dal recente passato e ridiscutono spunti della riflessione sul bambino e sull’Uomo, seguendo un’impostazione eclettica che corre da Freud ad Habermas, da Melanie Klein alla Montessori. A fronte di ciò, e sulla base degli approfonditi studi sperimentali da loro condotti nel corso di decenni, essi approdano ad una teoria dell’agire pedagogico che risponda tanto ai bisogni fondamentali del bambino (comunicare, essere apprezzato e amato, scoprire cose nuove, conquistare autonomia e stima di sé ecc.) quanto, all’inverso, a ciò che il mondo gli chiederà di diventare.
La formazione dell’individuo dovrà fornire a quest’ultimo gli strumenti culturali ed emotivi adatti alla vita civile e sociale, al mondo del lavoro, alle sfide poste dallo sviluppo della ricerca e delle nuove tecnologie, avendo come obiettivo una personalità saldamente strutturata ma elastica di fronte al cambiamento e al progresso generale dell’umanità. Il volume, per la prima volta tradotto in lingua italiana (Ed. originale francese PUF, Parigi, 1997), prosegue la linea avviata dall’apprezzato L’educazione implicita. Socializzazione e costruzione dell’identità (Edizioni del Cerro, 2005. )
Anna Verde, Lucilla Calgaro (a cura di)
Educare alla sessualità in classe. Percorsi didattici per l’insegnamento curricolare nelle scuole superiori (con CD-ROM)
2006, pagine: 240
Prezzo: € 17.50
Editore: Del Cerro
La scuola sa parlare di sessualità nel modo giusto? E' possibile un percorso graduale e continuativo che accompagni lo studente, dentro la sua classe, verso una visione globale, positiva e consapevole?
Le Autrici, in 15 anni di esperienza sul campo come insegnanti di Scuola superiore, formatrici e collaboratrici di un Consultorio ASL, hanno ideato e sperimentato un programma didattico dal carattere particolarmente innovativo: presentano – ed è, questa, la peculiarità– percorsi didattici di educazione sessuale collegati e integrati alle materie d’insegnamento curricolare.
Il testo si propone infatti come una guida completa, elastica ed efficace per realizzare percorsi di educazione alla sessualità da svolgere in classe, all’interno di ciascuna materia dÂ’insegnamento, da parte degli insegnanti stessi, talvolta supportati da un operatore esterno.
Dalla letteratura alla storia, alla religione, alla biologia, alla matematica: il programma ministeriale può essere sfruttato per «agganciare» e portare in evidenza temi inerenti l’educazione alla sessualità, all’affettività e alla cultura della vita, integrando le lezioni senza intaccare (se non minimamente) lo svolgimento regolare del programma stesso.
Il ricorso ad esperti esterni alla scuola, pur importante, è tale da accompagnare e non sostituire l’intervento del docente, il cui ruolo centrale favorisce la comunicazione, la fiducia e dunque un buon clima di classe; inoltre la collaborazione e il coordinamento fra i diversi docenti promuove una rete di interazione interdisciplinare dimostratasi molto produttiva per la riuscita scolastica generale.
In questo volume, oltre alla metodologia di base, è descritta la struttura operativa generale del progetto; sono forniti questionari preparatori da somministrare agli alunni e verifiche finali; vengono illustrati esempi pratici di moduli attuati con i relativi materiali da utilizzare e i consigli di numerosi insegnanti ed esperti.
Il testo, presentato in forma dialogica, è corredato di un corposo apparato di materiali e spunti didattici raccolti su CD-ROM allegato, agevole da utilizzare e adattare alle proprie esigenze.
Caillé Philippe
Uno e uno fanno tre. Quale psicoterapia per la coppia di oggi
2007, Collana: Famiglie: psicoterapia e dintorni, Pagine: 160
Prezzo: € 14,00
Editore: Armando
Il presente volume mostra come sia possibile, basandosi su degli approcci che privilegiano il non verbale, lavorare con i partner in modo strutturato affinche' essi ritrovino una dimensione comune restituendone la sua creativita' o, nel caso in cui fosse possibile, abbandonandola senza deformare completamente la natura. La base teorica dell'opera e' la nuova sistemica che mira a una modellizzazione della complessita' delle relazioni umane per restituire ai sistemi umani la loro naturale autonomia creativa.
Philippe Caillé, psichiatra, terapeuta di coppia e della famiglia, è attualmente formatore ed esercita la professione a Nizza; collabora con numerose istituzioni in Francia e all'estero. È autore di diverse pubblicazioni tra cui, tradotta nelle nostre edizioni: Gli oggetti fluttuanti. Metodi di interviste sistemiche (con Y. Rey; Roma 2205).
Maurizio Montanari
Il posto del panico, il tempo dell'angoscia. Frattura e ricomposizione del legame sociale
2006, pagine: 184
Prezzo: € 18.00
Editore: Del Cerro
Ramona voleva sposarsi, ma non ce l’ha fatta. Vittorio desiderava calcare le scene, ma qualcosa glielo ha impedito. Georg ha pagato con la vita il tentativo di smarcarsi dall’influenza del padre.
Un elemento costante si ripete nei racconti dei pazienti ascoltati in questi anni dall’autore e condensati in questo libro: la constatazione inequivocabile che qualcosa si è rotto. Rotto nel senso di interrotto, spezzato, staccato. Si tratta di relazioni d’amore che finiscono di colpo, mariti o fidanzate che scompaiono d’improvviso, lavori persi, amicizie che si sciolgono.
In altre parole è la trama dei legami sociali che, in un momento particolare della vita di un uomo, non tiene più. Diverse sono, da un punto di vista clinico, le conseguenze di tali traumi: chi scivola nell’anoressia-bulimia e imprigiona nel miraggio del corpo magro ogni possibile evoluzione, chi è colpito da attacchi di panico, chi da disturbi di conversione, chi cade nella dipendenza da sostanze, chi sprofonda nel mondo buio della depressione.
Questo libro cerca, a partire dalle parole di persone sofferenti, di dire qualcosa nel merito delle forme del disagio contemporaneo. Patologie oggi estremamente diffuse che si prestano ad un’interpretazione che va al di là della semplice nozione di sintomo, potendo essere lette alla stregua di stratagemmi messi in atto dal soggetto per rimediare allo sfilacciarsi del legame sociale.
Un tentativo di lettura che lascia uno spazio particolare ad un tema che si rivela imprescindibile nella sua attualità: l’angoscia. Come può questo affetto, che non deve essere incluso nella categoria dei sintomi, giungere a livelli tali da paralizzare l’esistenza di un individuo? Da dove nasce questo mare ghiacciato che in molti casi sommerge ed imprigiona il soggetto? Qual è il lascito di autori di levatura immensa che hanno fatto dell’angoscia esistenziale il punto sul quale poggiano le loro opere? Anche l’attacco di panico, disturbo quanto mai attuale del quale già Freud parlava in una lettera a Wilhem Fliess, sembra non possedere quelle caratteristiche che permettano di includerlo nella categoria dei sintomi. E pertanto appare collocabile in un altro posto.
Di tutto ciò si tratta in queste pagine, passando dall’opera di Jean Paul Sartre e di Franz Kakfa ad alcuni celebri film, non senza un’incursione nel mondo delle popolazioni cosiddette «primitive». Popolazioni le quali hanno saputo elaborare meccanismi finalizzati alla ricomposizione del legame sociale e che si sono dimostrati utili ad evitare la ghettizzazione del singolo individuo malato.
Un’analisi condotta utilizzando la strumentazione teorica lasciata da Freud e Lacan.
Pelamatti Lucia
Pensare bene rende giovani: Intelligenza, autonomia e apprendimento nella stagione della maturità
2007, pagine: 128
Prezzo: € 10,00
Editore: San Paolo
Il volume parla del mantenimento dell’intelligenza, dei processi di apprendimento e dell’autonomia nella persona anziana, o più precisamente, nella persona che ha smesso di dedicare le sue principali energie ed attenzioni sulla cura e la formazione dell’intelligenza, dell’autonomia e dell’apprendimento nei propri figli, e può ora dedicare a se stessa tale cura. In modo pratico e semplice, l’autrice illustra e spiega nel dettaglio le funzioni diverse e come mantenere viva la propria intelligenza: letture, viaggi, attività culturali (corsi, convegni, seminari, iniziative per la terza età…).
Fare memoria della propria esperienza: il valore dei ricordi, gli album di fotografie, diario; l’importanza del raccontarsi, navigare in internet, coltivare hobby; amori particolari: il cane, il gatto, l’orto, il fai da te…conservare l’autostima: costruire una costellazione mentale positiva cui aggrapparsi nei momenti difficili…
Lucia Pelamatti, già insegnante e dirigente scolastico, lavora come psicologa, psicoterapeuta e sessuologia e dal 2005 è direttrice del Consultorio “G. Tovini” di Breno (BS). Si occupa a livello nazionale di formazione in campo psicosociale, per operatori scolastici ed extrascolastici, genitori, fidanzati e coppie. Collabora con numerose riviste educative e ha pubblicato articoli e volumi di carattere psicologico (inerenti soprattutto le relazioni interpersonali), tra i quali ricordiamo Le dinamiche relazionali del gruppo docente (Editrice La Scuola). Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato il volume: Quando si comunica in famiglia. Un incontro tra mondi emozionali (2001) e L’amore sofferto. Quando la sessualità divide la coppia (2003). Per la PEF cura l’area tematica «intelligenza, apprendimento e scuola» ed è anche autrice dei volumi Usa la testa (PEF), La fatica di imparare (PEF 15), ed è coautrice di Gonna e pantaloni (PEF 5).
Henry Krystal
Affetto, Trauma, Alessitimia
2007, pagine: 476
Prezzo: € 44.00
Editore: Ma.GI.
È un volume sull’equilibrio emotivo dell’individuo e sui processi che lo creano e lo sostengono, sugli eventi che lo minano e, qualche volta, lo distruggono e sulle modalità di cura – sia psicoterapeutiche che autoterapeutiche – che cercano di ripristinarlo. L’alessitimia, la difficoltà a riconoscere e a descrivere i propri sentimenti, rappresenta il punto focale dell’intera trattazione. L’autore, nel tentativo di dare una risposta al perché questa patologia rappresenti la più comune causa singola del cattivo risultato – o addirittura del fallimento – di una psicoanalisi, ci offre un’analisi particolareggiata degli affetti, delle emozioni e del trauma psichico. Tra tanti apporti assolutamente innovativi qui presentati, spicca il punto di vista genetico sugli affetti e l’esame dei particolari eventi maturativi dell’adolescenza. Nella rivisitazione di molti concetti inerenti il trauma psichico, l’autore propone la ridefinizione del termine stesso del trauma e la distinzione tra il trauma infantile e il trauma di tipo adulto. Nello studio dell’alessitimia, il capitolo di John Krystal – dedicato agli aspetti diagnostici – riassume i mezzi attualmente disponibili per accertarne la presenza, la gravità e l’estensione e propone nuovi strumenti valutativi. Per comprendere l’enormità e la profondità di questi problemi e individuare strumenti concettuali aggiornati, l’autore sottolinea la necessità di integrare le nuove scoperte provenienti dalla psicologia cognitiva, dallo studio delle dinamiche percettive e nuove affascinanti conoscenze sullo sviluppo psicologico infantile e sul ruolo dell’attaccamento nella genesi psicologica. Ne deriva un testo profondamente umano, un esame degli avvenimenti traumatici e degli approcci di cura particolarmente ad ampio raggio, con deduzioni ricche di effetti per gli studi futuri come, per esempio, la scoperta che l’inibizione della cura di sé è la chiave di volta dell’intera struttura dell’alessitimia.
Henry Krystal è nato nel 1927 in Polonia. Sopravvissuto ai lager nazisti, emigra negli Stati Uniti dove si dedica allo studio del trauma psichico, diventando professore di psichiatria alla Michigan State University. Riconosciuto pioniere nello studio del trauma psichico, è insignito di molti riconoscimenti per il suo contributo in questo ambito, tra cui quello dell’International Society for the Study of Post-Traumatic Stress Disorder nel 1999. È autore e co-autore di molte pubblicazioni, tra cui Massive Psychic Trauma, Psychic Traumatization e Drug Dependence.
Elisabetta Mauti
Una fiaba per ogni perché. Spiegare ai bambini perché succedono le cose
2007, pagine:160
Prezzo: € 15,50
Editore: Erickson
Una fiaba per ogni perché contiene dieci brevi storie illustrate, pensate per spiegare ai bambini piccoli (2-4 anni) eventi e situazioni per loro difficili — l’assenza di un genitore per ragioni di lavoro, l’arrivo di un fratellino, la paura del buio, la separazione di mamma e papà —, riguardo alle quali le argomentazioni razionali sarebbero premature e rischierebbero di chiudere la comunicazione senza aver permesso una comprensione reale di quanto sta avvenendo.
Rivolto a tutti i genitori, i nonni e gli operatori che «non sanno come dirglielo», questo libro dà le parole per comunicare con la sincerità, la tenerezza e i sorrisi di cui i bambini hanno bisogno.
Elisabetta Mauti. E' laureata in Lingue e letterature straniere e in Psicologia clinica. mamma di due bambine, è specializzata sulle tematiche della comunicazione.
Oscar Brenifier
Chi sono io?
2006, Collana: Piccole Grandi Domande, Pagine: 96
Prezzo: € 11,00
Editore: Giunti
La nuova collana dedicata ai bambini che vuole rispondere con serenità e divertimento alle prime grandi questioni della vita: se stessi, la vita, il mondo. Una collana indispensabile anche per quei "grandi" che preferiscono offrire loro un'occasione di dialogo piuttosto che risposte preconfezionate. In "Chi sono io?" ecco 6 grandi domande per giocare con le idee e guardare oltre le apparenze: Che cosa devi ai tuoi genitori? Sei contento di crescere? Scegli tu ciò che sei? Ti piace guardarti allo specchio? Sei un animale? Sei uguale agli altri? Perché… pensare è un gioco da ragazzi! Nella stessa collana anche: “Che cos'è la vita” “Che cos'è il bene? E il male?” “Che cosa sono i sentimenti?”
Arianna Goracci, Mirko Martinucci, Paolo Castrogiovanni
L’impatto della psicopatologia affettiva sulla qualità della vita
2006, pagine: 185
Prezzo: € 21,00
Editore: Giovanni Fioriti
Il concetto di Qualità della Vita è di quelli che facilmente vengono compresi da chiunque ed entrano a far parte dei modelli di riferimento degli addetti ai lavori e non. Tuttavia questa facile comprensibilità e questa immediata acquisizione sono il corrispettivo di una indefinitezza dell’alone semantico del concetto che condiziona un’attribuzione di significati spesso solo apparentemente condivisa proprio perché non univoca.
Uno degli aspetti non univoci è quanto la Qualità della Vita sia da riferirsi a dati obiettivi, relativi alla salute o alle risorse ambientali o quanto piuttosto essa derivi fondamentalmente dalla soggettività del singolo…
Lo studio della Qualità della Vita nei pazienti psichiatrici ha messo in evidenza che disturbi mentali, anche “minori”, con la loro sofferenza soggettiva, possono inficiare la Qualità di Vita, come o ancor più di una malattia somatica.
Allora la soggettività, ovvero i significati che ciascuno attribuisce ai dati di realtà e la risonanza che questi stabiliscono con la persona, assume un valore determinante nel condizionare la Qualità di Vita. In altre parole questo costrutto è sì legato a condizioni obiettive di disagio, a reali carenze dell’ambiente, a una povertà documentabile del modello di vita, ma è ancor più in rapporto a come il singolo vive tale disagio, tali carenze, tali povertà.
Paolo Castrogiovanni è direttore della sezione di psichiatria del dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Siena e della scuola di specializzazione in psichiatria. Si è interessato di molteplici tematiche psichiatriche e l’attività scientifica è documentata da più di 400 pubblicazioni, fra cui numerosi volumi.
Arianna Goracci, ricercatore presso l’Università degli Studi di Siena, è psicoterapeuta cognitivo a indirizzo costruttivista. Ha scritto diverse pubblicazioni fra cui un volume, diversi capitoli di libri, e articoli pubblicati su riviste internazionali.
Mirko Martinucci è Dirigente Medico di I° Livello presso l’U.O.C. di Psichiatria dell’A.S.L. 12 di Viareggio. È redattore delle riviste Psichiatria & Territorio e Bridging Eastern and Western Psychiatry. Si è interessato in particolare e ha scritto sulla qualità della vita, l’aggressività, il disturbo di panico, la mania e i disturbi correlati a sostanze.