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PSICOLOGIA NEWS n.307 - 17.5.2007

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  • Un’età da vivere. Invecchiare meglio si può
  • Ti racconto il mio ospedale. Esprimere e comprendere il vissuto della malattia
  • L'apprendimento della lingua straniera
  • Etica e deontologia per psicologi
  • Anche di notte… il sole: Itinerario verso la stima di sé
  • Bastardo: se lo conosci lo eviti
  • Comunicazione a misura di bambino. Come creare relazioni più facili e costruttive
  • Mind Time. Il fattore temporale nella coscienza
  • Manuale di comunicazione non verbale. Per operatori sociali, sanitari, penitenziari, criminologici

Luciano Sandrin
Un’età da vivere. Invecchiare meglio si può
2007, Collana: Psicologia e personalità, Pagine: 160
Prezzo: € 9,50
Editore: Paoline

Luciano Sandrin offre una interessante panoramica su quanto la psicologia dice dell’invecchiamento, sull’essere anziani e sul come invecchiare un po’ meglio, con una mente meno preoccupata del passato (ricordi, rimpianti), più riconciliata col presente che scivola via ma che è ancora disponibile per i sogni che abitano il futuro.
Oggi si parla di psicologia dell’invecchiamento piuttosto che di psicologia dell’anziano, per sottolineare come lo sviluppo dell’individuo non si ferma a una certa età, ma è un processo evolutivo che interessa tutta la vita. Ed è importante tenerne conto.
Inoltre, vi sono vari fattori che, a dire della psicologia, influiscono sull’invecchiamento delle persone e ne determinano la varietà di vissuti e di comportamenti. Non si invecchia tutti allo stesso modo.
Importante il ruolo di coloro che vivono accanto agli anziani; la loro visione della vita, le loro convinzioni… Perché eventuali pregiudizi o stereotipi sulla vecchiaia possono influenzare in modo positivo o negativo la vitalità dell’anziano.
L’Autore sostiene che è importante convincersi che il futuro è ancora un luogo abitabile, degno di speranze e di affetti, di sogni e di impegni (e non solo di insicurezze e paure). La vecchiaia è un’età da valorizzare, da vivere con tutto lo slancio vitale possibile in questa stagione della vita. Un libro interessante e gradevole per lo stile discorsivo, “narrante” e l’analisi lucida e chiara di alcune situazioni esistenziali di ordine fisico e psichico, nonché relazionale, in cui viene a trovarsi la persona nell’età avanzata.

Luciano Sandrin, laureato in Psicologia, insegna “Psicologia della salute e della malattia” al Camillianum di Roma.
Per Paoline ha pubblicato: Compagni di viaggio. Il malato e chi lo cura. (2000), Il valore di una presenza. Educarsi all’anzianità (2002), Come affrontare il dolore (2002), Aiutare senza bruciarsi. Come superare il bournout nelle professioni di aiuto (2004).

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Bianchi di Castelbianco Federico, Capurso Michele, Di Renzo Magda
Ti racconto il mio ospedale. Esprimere e comprendere il vissuto della malattia
2007, Collana: Forma mentis, Pagine: 205
Prezzo: € 20.00
Editore: Ma. Gi.

L'elemento che più di ogni altro determina la percezione di una malattia è il vissuto che la accompagna. Per poterlo comprendere è necessario dare direttamente "voce" al bambino, accogliendo le sue modalità espressive e ascoltandone le esperienze di ospedalizzazione. Solo così è possibile capire come il bambino vive e si rappresenta la malattia, di cosa ha bisogno per affrontarla, quali aspetti della relazione di aiuto sono per lui i più efficaci. Nello svolgimento della ricerca, di cui questo libro riassume gli esiti, si è scelto di ascoltare direttamente i bambini, andandoli a incontrare nel luogo di cura. Le forme espressive di grande libertà - il disegno, la scrittura, la poesia - accompagnate dalla ricerca di amicizie, dal gioco e, soprattutto, dall'ascolto empatico da parte degli adulti, hanno consentito ai bambini di rivelare i loro sentimenti. Oltre a offrire concreti spunti formativi e nuove conoscenze per aiutare quanti operano nell'ambito della malattia pediatrica e della relazione di aiuto, i risultati di questa indagine hanno valenze riferibili a tutto il mondo dell'infanzia. Emerge con chiarezza che quando il bambino ha l'opportunità di esprimersi, impara ad avere meno paura del proprio mondo interiore e riesce a far fronte anche ad eventi eccezionali e ad emozioni penose.

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Marcella Ferrari Paola Palladino
L'apprendimento della lingua straniera
2007, pagine: 96
Prezzo: € 9,50
Editore: Carocci

Quali sono i meccanismi psicologici coinvolti nell’apprendimento di una lingua straniera? In che modo influiscono le attitudini personali, la motivazione, le abilità acquisite nella lingua madre? Il volume presenta i risultati della ricerca psicologica che consentono di far luce sul ruolo delle variabili cognitive e motivazionali potenzialmente implicate nell’apprendimento della lingua straniera.

Marcella Ferrari. Dottoranda presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Pavia, si occupa dello studio dei processi cognitivi legati ai disturbi dell’apprendimento, con particolare riferimento allo studio delle difficoltà di apprendimento della lingua straniera.
Paola Palladino. Professore associato all’Università di Pavia, insegna Psicologia dell’apprendimento e Psicologia dei disturbi dell’apprendimento. La sua attività di ricerca è principalmente focalizzata sul ruolo della memoria negli apprendimenti.

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Antonella Corradini, Stefania Crema, Mariateresa Lupo, Livia Saviane Kaneklin
Etica e deontologia per psicologi
2007, pagine: 152
Prezzo: € 15,90
Editore: Carocci

Il volume, che contiene il testo aggiornato al gennaio 2007 del Codice deontologico degli psicologi italiani, risponde alla crescente domanda di riflessione sui problemi relativi alla dimensione deontologica della professione di psicologo, con un approccio interdisciplinare che, oltre alla psicologia, coinvolge anche la filosofia e il diritto. Da una presentazione delle nozioni di valore e di norma, e delle loro reciproche relazioni, in vista di un confronto tra le norme contenute nel Codice deontologico e i valori in cui queste sono radicate, si procede a esaminare il processo storico-culturale di costruzione del Codice stesso, soffermandosi sul confronto tra quest’ultimo e la normativa vigente. Infine, si presentano casi virtuali di violazione del Codice, con l’obiettivo di sollecitare una riflessione sulla connessione esistente tra osservanza dei principi sottesi al Codice stesso, qualità della pratica professionale e rinforzo dell’identità di categoria.

Antonella Corradini. Insegna Epistemologia delle scienze umane e Fondamenti etici e antropologici delle scienze umane presso la facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano.
Stefania Crema. Avvocato, insegna Normativa a tutela dell’infanzia nel biennio specialistico della facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano.
Mariateresa Lupo. Psicologo e psicoterapeuta, è consigliere dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL).
Livia Saviane Kaneklin. Psicologo e psicoterapeuta, è responsabile del Servizio di psicologia clinica per la coppia e la famiglia dell’Università Cattolica di Milano.

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Isingrini Virginia
Anche di notte… il sole: Itinerario verso la stima di sé
2007, pagine: 160
Prezzo: € 9,50
Edizioni: San Paolo

La nascita dell’autostima nella cultura schizofrenica contemporanea, lo sviluppo dell’autostima come conoscenza e accettazione di sé, il compimento della stima di sé come stima e conoscenza dei propri limiti fisici, psichici e morali, presentati al lettore non solo come un cammino psicologico ma come un dono di Dio da accogliere e da portare a compimento.
Un saggio molto significativo che tiene strettamente unite, dichiarandolo in partenza come unica opzione fondamentale che rispetta la natura dell’uomo, psicologia e spiritualità.

Virginia Isingrini è Missionaria di Maria - Saveriana. Nel 1983 ha ottenuto il baccalaureato in teologia presso la Pontificia Università Urbaniana. Nel 1983 è stata destinata al Messico e, dal 1989 al 1993, è stata a Roma dove ha conseguito la laurea in psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Ritornata in Messico nel 1993 ha lavorato fino ad oggi nel campo formativo e terapeutico. Ha pubblicato: Para ser formador no basta el amor. El coloquio formativo en la vida consagrada y sacerdotal (San Pablo, Ciudad de México 1999); La palabra que nace del silencio. Aspectos psicoespirituales de la comunicación en la vida fraterna (Verbo Divino, Estella 2003; trad. it., Paoline, Milano 2007).

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Beatrice Poschenrieder
Bastardo: se lo conosci lo eviti
2007, pagine: 240
Prezzo: € 8,20
Editore: Tea

Avete mai riposto tutte le vostre emozioni, energie e speranze in un tipo sbagliato? Vi è mai capitato di tormentarvi per un uomo, nella vana illusione di costruire con lui un rapporto che più o meno funzioni, per poi restarne profondamente deluse? Magari vi siete arrese, mollando tutto, esasperate dalla immutabilità della situazione, oppure – cosa ancora peggiore – vi siete adeguante a una condizione di perenne frustrazione e risentimento. Ecco una guida che fa per voi: perché il segreto sta nel riconoscere, fin da subito, il tipo d’uomo che è meglio perdere che trovare. Non che tutti gli uomini siano dei veri e propri «bastardi senza speranza», ma esistono diversi esemplari per i quali ogni sforzo d’amore è vano perché, assolutamente inguaribili, continueranno a deludere, a far arrabbiare e a ferire. Come il caso, ad esempio, dello «Spilorcio» che ogni sera si fa preparare una gustosa cenetta e non ricambia mai, neanche facendo lui la spesa, figuriamoci, con un invito al ristorante; oppure del «Cocco di Mamma» che telefona a mammina due volte al giorno perché senza lei non può stare. E che dire poi dello «Psicotico» che dice di chiamarsi Pedro soltanto perché suona più cool di Pietro oppure del «Casanova», grande estimatore delle donne, ma forse di troppe donne. Dedicato a tutte le donne questo libro vi offre tutte le regole d’oro per non ricascarci più!

Beatrice Poschenrieder lavora come consulente di coppia per uno dei più importanti portali Internet tedeschi dal 1999. Scrive, inoltre, per diversi giornali di amore, sesso e psicologia.

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Vittoria M. Borella
Comunicazione a misura di bambino. Come creare relazioni più facili e costruttive
2007, Collana: Le Comete, pagine: 112
Prezzo: € 13.50
Editore: Franco Angeli

Chi sono i destinatari di questo libro? Coloro che per ruolo vivono ed operano in stretto contatto con i giovanissimi (tra i 4/5 anni e gli 11): quindi i genitori, gli insegnanti, le maestre, le baby-sitter, chiunque svolga un ruolo di coordinatore e, perché no, anche i nonni di oggi che tanto tempo passano coi nipoti.
Perché questi destinatari? Perché è nostro convincimento che certi comportamenti, insegnamenti e modi di agire e reagire debbano essere insegnati, mostrati, applicati, quando il piccolo si fa personaggio con un "ruolo", cioè frequenta la scuola materna o inizia le elementari. Ecco quindi nuovi ambienti, differenti dalle mura domestiche protettrici, nuove situazioni: il piccolo impara a sue spese cosa significhi comunicare bene o male, cosa sono i doveri sociali e il rispetto derivanti da un contatto tangibile, come pure le eventuali conseguenze di un cattivo comportamento con il linguaggio e/o con i gesti.
Quali conoscenze forniamo? Anzitutto una conoscenza pratica degli strumenti di comunicazione, una metodologia di base per la formazione, un metodo di autoverifica del loro ascolto empatetico, dei casi concreti con cui confrontarsi: conoscenze che aiuteranno a creare una atmosfera positiva in cui i ragazzi potranno muoversi e relazionarsi con serenità.
La problematica comunicativa dei giovani oggi è talmente viva, non solo nell'ambiente familiare o scolastico, che al lettore verrà voglia di confrontarsi, mettersi alla prova, verificarsi: leggere questo libro sarà l'occasione giusta. Buona lettura.

Vittoria M. Borella, laureata in Psicologia, Scienze politiche e Ph.D in Economia e Diritto del lavoro, si è specializzata nelle Tecniche di comunicazione e persuasione (Analisi Transazionale e Programmazione Neurolinguistica) presso prestigiosi istituti in California, USA (Palo Alto, Redwood City, San Francisco). Ha pubblicato presso questa casa editrice: Comunicare, persuadere, convincere (20053), Il rapporto medico-paziente (1999), La paura oltre l'alcol (2001, con G.Cerizza), La comunicazione medico/sanitaria (2004).

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Libet Benjamin
Mind Time. Il fattore temporale nella coscienza
2007, Collana: Scienza e idee, Pagine: 268
Prezzo: € 23,80
Editore: Raffaello Cortina

Qualcuno vi chiede di alzare un braccio a vostro piacimento. Non c’è atto più libero di questo? Voi scegliete, per esempio, il braccio sinistro. Ma una frazione di secondo prima che siate coscienti della vostra scelta, è già partito dentro di voi il comando che farà alzare quell’arto e non l’altro!
Autore di questa sensazionale scoperta, Libet ripropone qui, con le procedure dello scienziato sperimentale, l’antico problema del libero arbitrio. Siamo davvero capaci di scegliere? Anche la pietra lanciata da una torre che cade lungo la verticale “pensa”, magari, di essere libera, ma la sua è solo un’illusione. L’indagine di Libet comincia nella solida neurofisiologia per entrare nel campo più elusivo dell’etica.

Benjamin Libet è professore emerito di Fisiologia all’University of California di San Francisco.

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Vincenzo Maria Mastronardi
Manuale di comunicazione non verbale. Per operatori sociali, sanitari, penitenziari, criminologici
2007, pagine: 240
Prezzo: € 21,00
Editore: Carocci

Lo studio della comunicazione non verbale ha già attirato attraverso i secoli l’attenzione di più ricercatori tra etologi, antropologi, psichiatri, psicologi, esperti della comunicazione, da Della Porta (nel 1615) a Lavater (1819) e Lombroso (1897), fino agli autori più recenti e alle ricerche commissionate dalla cia e dal Pentagono, che si sono occupate finanche di tutte quelle strategie che consentono l’individuazione della simulazione e della menzogna. Interessanti si presentano tutti quei segnali di accettazione e/o di rifiuto dell’interlocutore nella poliedricità dei rapporti interumani e nei vari contesti, come i cosiddetti “messaggi della sigaretta”, della “stretta di mano”, i “messaggi della cravatta” e tutti i vari messaggi che sfuggono al controllo personale e si manifestano al di sotto della percezione cosciente. Si è poi riusciti finalmente a sistematizzate le tipologie delle bugie, da quella di autopresentazione per migliorare l’immagine di sé, a quella autoprotettiva, a quella utilitaristica, pedagogica per vana gloria eccetera. Non si poteva peraltro in questo contesto trascurare i messaggi non verbali in ambito penitenziario e criminologico, ivi incluse le varie tipologie di tatuaggi, da quelli erotici a quelli mistici, a quelli esprimenti disprezzo verso le autorità, a quelli della connotazione in un gruppo e altri ancora. Non per ultimi vengono passati in rassegna i preziosissimi messaggi del suicidio, lì dove lo stesso esprime una minaccia o una protesta, o ancora fuga, lutto, castigo, vendetta, richiesta di aiuto o ricatto. L’ausilio delle figure si rivela quanto mai prezioso nel fornire al lettore l’esatta rappresentazione grafica dei codici di comunicazione non verbale.

Vincenzo Maria Mastronardi. Psichiatra, psicoterapeuta e criminologo clinico, insegna Psicopatologia forense presso la 1a Facoltà di Medicina dell’Università di Roma “La Sapienza”, dove dirige l’Osservatorio dei comportamenti e della devianza e il Master Internazionale in Scienze criminologico-forensi. Insegna Criminologia presso l’Università Roma Tre.

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