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PSICOLOGIA NEWS n.636 - 29.5.2014

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  • Il Training Autogeno. Come custodire e recuperare la salute
  • L' uomo dei lupi. Dalla storia di una nevrosi infantile
  • La nostra famiglia da qui in poi. Affrontare la separazione senza smettere di fare i genitori
  • I fantasmi della psicologia. La crisi di una professione
  • Strumenti per pensare
  • Il mio insegnamento e Io parlo ai muri
  • Generazione app. La testa dei giovani e il nuovo mondo digitale
  • Prova di associazione semantica (PAS). Manuale d'uso
  • Coordinazione genitoriale. Una guida pratica per i professionisti del diritto di famiglia
  • Il «viaggio» come strumento di animazione. Una proposta di intervento nei centri per anziani

Patrizia Del Verme
Il Training Autogeno. Come custodire e recuperare la salute
2014, Collana: Punti di Vista
Pagine: 120
ISBN: 9788898037490
Prezzo: € 12.00
Editore: Psiconline

È un testo di facile consultazione che si differenzia dalle altre pubblicazioni, soprattutto nel fornire suggerimenti ed accorgimenti pratici per l’apprendimento del T.A. e per l’utilizzo delle formule di proponimento (per problematiche specifiche) e su come affrontare eventuali difficoltà che si presentano, con un linguaggio semplice e discorsivo.
Il Training autogeno viene semplicemente definito una tecnica di rilassamento, ma è molto di più, è una tecnica di trattamento, di cura con mezzi psichici di disturbi più svariati e finalizzata in primis al mantenimento di uno stato di benessere, con lo scopo di prevenire(soprattutto in presenza di stress), di curare (ha indicazioni elettive per stati d’ansia, disturbi psicosomatici, insonnia ecc) e di rafforzare le cure mediche in altre patologie. Il T.A. può permettere anche una “diagnosi precoce” di malattia, poichè durante l’esecuzione degli esercizi, possono manifestarsi sintomi che sono l’espressione di manifestazioni patologiche non ancora percepite ed inoltre il T.A aumenta in generale, la percezione e la consapevolezza del proprio stato psico-corporeo.
L’autrice rifacendosi ai grandi autori del Training Autogeno (Schultz, Luthe, Thomas, Hoff man, Giorda, Bazzi (alla revisione delle formule di quest’ultimo) riporta la sua esperienza quasi trentennale nell’utilizzo del T.A.(esercizi inferiori) avvenuta in ambito psicoterapeutico e in gruppi di formazione ed esperienziali.
È un testo di facile consultazione che si differenzia dalle altre pubblicazioni, soprattutto nel fornire suggerimenti ed accorgimenti pratici per l’apprendimento del T.A. e per l’utilizzo delle formule di proponimento(per problematiche specifiche) e su come affrontare eventuali difficoltà che si presentano, con un linguaggio semplice e discorsivo

Patrizia Del Verme nata nel ’62 a Torchiara (SA) laureata in Psicologia all’Università degli studi di Roma “La Sapienza”specializzata in psicologia clinica e psicoterapia ad orientamento psicoanalitico e in varie tecniche psico-corporee e di rilassamento.
Svolge da circa trentanni attività clinica. Attualmente responsabile dell’U.O. di Psicologia dell’ASLSA distretto Sanitario di Capaccio(SA). Si occupa anche di corsi esperienziali per l’equilibrio corpo-mente-spirito. Autrice di varie pubblicazioni in campo psicologico e relatrice in corsi di formazione e convegni.

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Sigmund Freud
L' uomo dei lupi. Dalla storia di una nevrosi infantile
2014, Collana: Einaudi tascabili. Saggi
Pagine: 136
ISBN: 9788806215637
Prezzo: € 10.00
Editore: Einaudi

Un uomo sdraiato nel letto, una finestra che si apre di colpo, e sei o sette spaventosi lupi bianchi seduti su un grosso noce. Ecco il sogno che dà l'appellativo di «uomo dei lupi» a Sergej Pankejev, un giovane russo molto ricco, incapace di affrontare la vita, che si rivolge per la prima volta a Sigmund Freud all'inizio del 1910. Aiutando a rievocare eventi drammatici del passato e a riportare alla luce aneddoti rimossi dell'infanzia, il padre della psicoanalisi accompagna il paziente fino al superamento dei problemi, con un metodo di ricostruzione della realtà che, come nel piú appassionante dei gialli, parte dal racconto per ristabilire i fatti. Il caso simbolo di tutte le teorie freudiane sulla nevrosi. Un resoconto clinico che si legge con la meraviglia di un'opera letteraria.

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Simona Rivolta
La nostra famiglia da qui in poi. Affrontare la separazione senza smettere di fare i genitori
2014, Collana: Varia
Pagine: 278
ISBN: 9788817073226
Prezzo: € 11.00
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

Il divorzio costituisce un momento complicato per qualunque famiglia, nel quale i genitori tendono a proporre ai figli una versione positiva di ciò che sta accadendo, oppure a tenerli all’oscuro dei cambiamenti, partendo dal presupposto che minimizzare o nascondere i problemi sia il modo migliore per non farli soffrire. Appoggiandosi a esempi concreti e alle storie quotidiane dei suoi pazienti, Simona Rivolta – psicologa che da molti anni si occupa delle famiglie che affrontano separazioni – mostra in questo saggio perché i tentativi di eliminare la sofferenza del divorzio siano in realtà più spesso rivolti ai genitori stessi che ai bambini, spiega perché i nostri figli, se seguiti con affetto, attenzione e rispetto delle loro risorse, sanno adattarsi alle separazioni molto meglio di quanto crediamo e, soprattutto, illustra come andare davvero incontro alle esigenze dei più piccoli, per aiutarli ad affrontare le fasi più delicate del divorzio e farli così abituare ai nuovi equilibri familiari con la massima serenità possibile.

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Jerome Kagan
I fantasmi della psicologia. La crisi di una professione
2014, Collana: Saggi. Psicologia
Pagine: 304
ISBN: 9788833925028
Prezzo: € 26.00
Editore: Bollati Boringhieri

«Fuori contesto». Si chiama così la terra di nessuno delle astrazioni indimostrate in cui vagolano da tempo i fantasmi della psicologia, ossia della disciplina che più di altre dovrebbe invece indagare gli esseri umani nella loro viva, singolare concretezza. A cacciare i fantasmi con intrepido fervore è proprio uno psicologo, tra i maggiori al mondo. Pochi come Jerome Kagan conoscono dall’interno le dinamiche dei progetti di ricerca e sono in grado di additare autorevolmente i preconcetti che ne viziano i risultati. Una miriade di studi empirici iperfinanziati e manuali diagnostici a diffusione universale condividono un identico cono d’ombra, perché si ostinano a ignorare la significatività – per gli stati mentali – dell’appartenenza culturale, della collocazione sociale e delle storie di vita degli individui. Esaminare le emozioni, i sentimenti e i comportamenti fidando soltanto nelle dichiarazioni verbali dei soggetti intervistati, misurare le relative attività cerebrali senza tener conto dei setting specifici, o invocare un’origine monocausale, perlopiù genetica, per le patologie psichiatriche sono procedure avventate, che finiscono con l’oscurare evidenze incontrovertibili e alterare i dati. Il benessere soggettivo descritto da una donna povera del Nicaragua non potrà essere calcolato sull’indice di felicità di un avvocato parigino; gli americani depressi di origine cinese non risponderanno a un questionario sulla depressione, ritenuta stigmatizzante, allo stesso modo delle madri norvegesi; un ragazzo ansioso di San Francisco parlerà della sua condizione secondo parametri inassimilabili a quelli di un monaco buddhista sessantenne, che forse non dispone neppure della parola «ansia» in tibetano. Ecco, ammonisce Kagan, bisogna ridare corpo a tutto ciò che, decontestualizzato, si è ridotto a ectoplasma. Una psicologia riformata dovrebbe aggiornare il motto delfico: «Conosci te stesso in ogni contesto».

Jerome Kagan è professore emerito di Psicologia alla Harvard University. Ha diretto la Mind/Brain/Behaviour Interfaculty Initiative ed è stato collaboratore del National Institute of Mental Health e del National Research Council. Gli studi pionieristici sulla psicologia dell’età evolutiva l’hanno consacrato tra i maggiori psicologi contemporanei.
Tra i suoi saggi tradotti in italiano: La natura del bambino. Psicologia e biologia dello sviluppo infantile (1988), Tre idee che ci hanno sedotto. Miti della psicologia dello sviluppo (2001) e Le tre culture. Scienze naturali, scienze sociali e discipline umanistiche nel XXI secolo (2013). Con Bollati Boringhieri ha pubblicato La trama della vita. Come geni, cultura, tempo e destino determinano il nostro temperamento (2011).

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Daniel C. Dennett
Strumenti per pensare
2014, Collana: Scienza e idee
Pagine: 538
ISBN: 9788860306548
Prezzo: € 29.50
Editore: Raffaello Cortina

“Riflettere in maniera corretta e con eleganza su questioni difficili” è l’obiettivo di Daniel Dennett nel presentare qui una selezione di strumenti per pensare. Ma non è questa la vocazione di chiunque eserciti l’onesto mestiere del filosofo? Dennett ha con la filosofia una relazione privilegiata: non si tratta soltanto di rendere trasparente “l’atmosfera linguistica” in cui vengono posti i grandi problemi della tradizione, ma di attingere a quanto ci offrono discipline come la biologia evoluzionistica, la neurofisiologia, la logica matematica e le varie teorie della cosiddetta intelligenza artificiale. Ne emerge una inedita concezione dell’essere umano, destinata a mutare i presupposti delle più disparate “scienze morali”, dall’antropologia alla storia, dal diritto all’etica. E tutto questo “gonfiando o sgonfiando” le varie pompe dell’intuizione a cui i filosofi ricorrono nel sostenere opposte tesi su questioni come la natura del significato, le funzioni della mente e il libero arbitrio. Costellato di diaboliche delizie, il volume di Dennett sfida lettori intrepidi di qualsiasi estrazione a esplorare le proprie idee predilette con nuove capacità e, se è il caso, a cambiarle.

Daniel C. Dennett dirige il Center of Cognitive Studies presso la Tufts University, Medford (MA). In questa collana sono stati pubblicati L’evoluzione della libertà (2004), Sweet Dreams (2006) e Rompere l’incantesimo (2007).

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Jacques Lacan
Il mio insegnamento e Io parlo ai muri
2014, Collana: Psiche e coscienza
Pagine: 160
ISBN: 9788834016664
Prezzo: € 14.00
Editore: Astrolabio Ubaldini

In questi sei interventi, pronunciati nell'ambito di centri ospedalieri specializzati in psichiatria tra il 1967 e il 1972, Lacan illustra aspetti nodali del suo insegnamento sulla teoria analitica, ricorrendo a uno stile semplice, divertito e accattivante. Spaziando tra sapere e ignoranza, verità, incomprensione e altri temi, Lacan sorprende il lettore con concetti inattesi sulla psicoanalisi e sul rapporto dell'essere umano con il godimento.

Jacques Lacan (Parigi, 1911-1981), medico, psichiatra e psicoanalista, fu una figura di primo piano della cultura e del movimento psicoanalitico francese, sostenitore di un "ritorno a Freud" in aperta polemica con certe correnti della psicoanalisi contemporanea. Membro della Société psychanalytique de Paris (SPP) si dedicò al lavoro psichiatrico nell'istituzione ospedaliera. Frequentò gli ambienti culturali del surrealismo, collaborò con la rivista Minotaure e seguì, presso l'École pratique des hautes études, i corsi tenuti da A. Kojève su Hegel. Dopo essere stato direttore dell'Institut de psychanalyse (1952), venne eletto nel 1953 presidente della SPP ma in polemica con gli analisti dell'Istituto di Parigi si dimise pochi mesi dopo. Si distaccò quindi dalla SPP fondando la Société française de psychanalyse (SFP), del cui comitato direttivo fece parte fino al 1963. Nel 1964 fondò l'École française de psichanalyse, che diverrà in seguito l'École freudienne de Paris (EFP). Fin dai primi anni cinquanta Lacan continuò a tenere i 'seminari del mercoledì' alla clinica Saint-Anne e poi all'École pratique des hautes études, e a partire dal 1972 iniziò la pubblicazione dei 'Seminaires'. All'inizio del 1980 propose lo scioglimento dell'EFP e di lì a poco fondò la nuova associazione 'Ecole de la Cause freudienne'.

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Howard Gardner, Katie Davis
Generazione app. La testa dei giovani e il nuovo mondo digitale
2014, Collana: Serie bianca
Pagine: 216
ISBN: 9788807172755
Prezzo: € 18.00
Editore: Feltrinelli

Le “app”, o applicazioni software, fanno ormai parte della vita di tutti noi. L’attuale generazione di giovani in particolare è profondamente – qualcuno potrebbe dire totalmente – dipendente dai media digitali. Howard Gardner e Katie Davis non per nulla chiamano i giovani d’oggi la “Generazione app” e in questo suggestivo libro cercano di capire che cosa significhi essere app-dipendente rispetto ad app-attivo e in che modo la vita di questa generazione si differenzi da quella che precede l’era digitale. Tre sono le fondamentali aree dell’esistenza degli adolescenti qui prese in considerazione: l’identità, l’intimità e l’immaginazione. Attraverso innovative forme di ricerca, che comprendono interviste con ragazzi, focus group di quanti lavorano con loro e una comparazione unica nel suo genere di produzioni artistiche giovanili di prima e dopo la rivoluzione digitale, gli autori svelano quali siano gli inconvenienti delle app, che possono ipotecare il senso d’identità, incoraggiare relazioni superficiali con il prossimo e ostacolare l’immaginazione. D’altra parte le opportunità offerte dalle app sono altrettanto impressionanti: possono al contrario promuovere una forte identità, consentire relazioni profonde e stimolare la creatività. Possono essere un freno o uno stimolo. La sfida consiste nel saper andare oltre le modalità prestabilite di utilizzo. Solo così il loro potere può diventare un trampolino per una maggiore inventiva e più alti obiettivi.

Katie Davis, già membro del Progetto Zero, insegna alla Scuola di informatica dell’Università di Washington, dove studia il ruolo delle tecnologie digitali nelle vite degli adolescenti. Per Feltrinelli ha pubblicato Generazione App. La testa dei giovani e il nuovo mondo digitale (con Howard Gardner; 2014).
Howard Gardner insegna Scienze cognitive e dell’educazione e Psicologia alla Harvard University. È direttore del Progetto Zero, un programma sperimentale sui meccanismi dell’apprendimento. Noto in tutto il mondo per i suoi studi sull’intelligenza, ha pubblicato diversi libri, di cui per Feltrinelli sono usciti: Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell’intelligenza (1987) , La nuova scienza della mente. Storia della rivoluzione cognitiva (1988), Aprire le menti. La creatività e i dilemmi dell’educazione (1991), Educare al comprendere. Stereotipi infantili e apprendimento scolastico (1993), Intelligenze creative. Fisiologia della creatività attraverso le vite di Freud, Einstein, Picasso, Stravinskij, Eliot, Gandhi e Martha Graham (1994), Personalità egemoni. Anatomia dell’attitudine al comando (1995), Sapere per comprendere. Discipline di studio e discipline della mente (1999), Cambiare idee. L’arte e la scienza della persuasione (2005), Cinque chiavi per il futuro (2007), Verità, bellezza, bontà. Educare alle virtù nel ventunesimo secolo (2011) e Generazione App. La testa dei giovani e il nuovo mondo digitale (2014).

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Dina Di Giacomo, Domenico Passafiume
Prova di associazione semantica (PAS). Manuale d'uso
2014, Collana: Strum. lavoro psico-sociale e educativo
Pagine: 80
ISBN: 9788820455361
Prezzo: € 25.00
Editore: Franco Angeli

La guida all’impiego di un test fondamentale per valutare le reali capacità di sviluppo cognitivo del bambino. I contesti di applicazione possono essere diversi (educativo, diagnostico, riabilitativo) e le informazioni che se ne possono trarre favoriscono un intervento di supporto nel piccolo anche precocemente.
La Prova di Associazione Semantica (PAS) è uno strumento che consente di valutare la capacità di associazione dei concetti in età prescolare e scolare (4-8 anni di età). In particolare favorisce l'esplorazione della capacità del bambino di immagazzinare le informazioni attraverso l'utilizzo di strategie cognitive efficaci e funzionali.
Fin dai primi giorni di vita, il bambino cerca di sistematizzare le informazioni che l'ambiente gli fornisce, cioè inizia a comprendere il mondo utilizzando i canali conoscitivi a sua disposizione. Le sue conoscenze aumentano poi rapidamente e la sua memoria semantica incrementa non solo le informazioni in essa contenute, ma anche la capacità di organizzarle efficacemente collegandole tra loro attraverso la costruzione di una vera e propria rete concettuale. Una caratteristica estremamente importante della rete concettuale è la capacità di stabilire delle relazioni tra i concetti sulla base di regole precise.
L'analisi di 5 specifiche relazioni associative (la funzione degli oggetti, le loro caratteristiche, le parti che compongono gli oggetti, la vicinanza tra loro, l'appartenenza alla stessa categoria) consentono di valutare la capacità di organizzazione dei concetti del bambino.
Un test, questo, dunque fondamentale per valutare le reali capacità di sviluppo cognitivo del bambino. I contesti di applicazione possono essere diversi (educativo, diagnostico, riabilitativo) e le informazioni che se ne possono trarre favoriscono un intervento di supporto nel piccolo anche precocemente da più figure professionali con interessi e tecniche differenziate.
Il volume è corredato da un allegato online scaricabile gratuitamente dalla Biblioteca Multimediale di questo sito in cui sono riportati i materiali da utilizzare per il test.

Dina Di Giacomo, ricercatore di Psicologia Generale presso l'Università dell'Aquila, Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della vita e dell'Ambiente, coordinatore nazionale di un Progetto di Ricerca Pluriennale finanziato dal MIUR, docente nei Corsi di Laurea triennali e specialistici di area medica e nei Corsi di Laurea di Psicologia, è autore di pubblicazioni nazionali e internazionali.
Domenico Passafiume, professore associato di Psicologia Generale presso l'Università dell'Aquila, Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della vita e dell'Ambiente, responsabile di Unità di Ricerca in Progetti di Ricerca Nazionali e Regionali, è autore di pubblicazioni internazionali e nazionali.

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Debra K. Carter
Coordinazione genitoriale. Una guida pratica per i professionisti del diritto di famiglia
2014, Collana: Strum. lavoro psico-sociale e educativo
Pagine: 272
ISBN: 9788820475024
Prezzo: € 35,00
Editore: Franco Angeli

Una risorsa essenziale per un pubblico di lettori multidisciplinare, che comprende operatori nell’ambito della salute mentale, avvocati, mediatori familiari, consulenti tecnici e tutti coloro che operano nell’ambito del diritto di famiglia. Una guida pratica e completa che illustra i concetti essenziali, legali e psicologici, che stanno alla base dell’intervento di coordinazione genitoriale, così come le competenze di mediazione del conflitto.
La coordinazione genitoriale è un intervento centrato sui figli di genitori (separati, divorziati o mai sposati) altamente conflittuali e quindi incapaci di prendere per proprio conto decisioni ottimali. Tali decisioni possono includere accordi sull'affidamento, sulle frequentazioni, sui metodi di accudimento dei figli e altre responsabilità.
Il coordinatore genitoriale aiuta questi genitori a risolvere le loro controversie in modo amichevole e nel miglior interesse dei figli, sollecitandoli a risolvere i propri conflitti senza la necessità di un contenzioso in Tribunale.
Questa guida pratica e completa illustra i concetti essenziali, legali e psicologici, che stanno alla base dell'intervento di coordinazione genitoriale, così come le competenze di mediazione necessarie per lavorare con le famiglie invischiate nel conflitto. In particolare, offre una guida che, passo dopo passo, presenta l'intervento di coordinazione genitoriale, considerando le dinamiche familiari, la costruzione del consenso, la creazione di un piano genitoriale efficace e le comunicazioni con il Tribunale.
Inoltre, ai lettori viene offerta la possibilità di scaricare da questo sito, nell'area Biblioteca Multimediale, un ricco materiale aggiuntivo di esempi di ordine d'invio, piani genitoriali e risorse per il professionista.
Una risorsa essenziale per un pubblico di lettori multidisciplinare, che comprende operatori nell'ambito della salute mentale, avvocati, mediatori familiari, consulenti tecnici e tutti coloro che operano nell'ambito del diritto di famiglia.

Debra K. Carter, Ph.D., è un'esperta riconosciuta a livello internazionale sul tema della coordinazione genitoriale. Psicologa, mediatrice familiare, didatta e ricercatrice in ambito clinico, oltre che lei stessa coordinatore genitoriale, è co-fondatore del National Cooperative Parenting Center (NCPC), un centro di formazione, consulenza e supervisione per i coordinatori genitoriali, e di servizi in ambito forense.

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Antonella Basso
Il «viaggio» come strumento di animazione. Una proposta di intervento nei centri per anziani
2014, Collana: Strum. lavoro psico-sociale e educativo
Pagine: 128
ISBN: 9788820458836
Prezzo: € 16,50
Editore: Franco Angeli

Questo volume nasce con l’intento di proporre una modalità di animazione per gli ospiti di case di riposo che promuova la persona in tutte le sue dimensioni – rendendola più consapevole e partecipe – e che la accolga per ciò che è: un adulto avanti con gli anni. Il manuale, rivolto a operatori e volontari, descrive i materiali e le modalità per un’attività di forte gradimento e impatto emotivo negli anziani.
La vita in una residenza per anziani va resa degna di essere vissuta. L'animazione può fare molto perché ciò accada. Secondo l'Approccio Capacitante, ideato dal prof. Vigorelli, fondatore del Gruppo Anchise di Milano, bisogna punteggiare la quotidianità con momenti di felicità possibile, offrendo a ciascuno la possibilità di manifestare le competenze elementari senza sentirsi in errore.
Il tema del viaggio è, nell'esperienza dell'autrice, ricco di occasioni che permettono ai residenti nelle case per anziani di parlare e farsi conoscere per quello che sono e sono stati, rivelando aspetti molteplici della loro identità.
Questo libro nasce da un'esperienza di animazione concreta e pluriennale condotta nella residenza per anziani "La Quiete" di Udine, con il contributo dei volontari dell'Associazione ALICe, Associazione Lotta Ictus Cerebrale, coordinati dalla stessa autrice. Si propongono sei "viaggi" attraverso immagini, video, musiche e cibi, in città note e ricche di motivi d'interesse, cui si aggiunge una proposta di esplorazione del luogo ove si trova la struttura in cui si svolgono gli incontri.
La parte operativa è preceduta da alcuni capitoli in cui si trova una definizione dell'animazione stessa, si descrivono i supporti teorici della proposta e si danno suggerimenti utili per metterla in atto.
Il libro è rivolto agli operatori che, trovandosi a organizzare momenti d'incontro tra gli ospiti, avvertono l'utilità di un percorso strutturato, pur con ampi margini di personalizzazione e flessibilità.
Consultando il sito www.ideanimare.it il lettore troverà una ricca selezione di materiali esemplificativi da utilizzare durante la conduzione dell'animazione.

Donatella Basso, psicologa-psicoterapeuta e lavora a Udine come libera professionista. È consulente per l'Associazione ALICe, responsabile della sede udinese della SIPAA, Società Italiana Psicologia Adulto e Anziano, conduttrice di Gruppi ABC (metodo di autoaiuto per familiari di malati di alzheimer). Si occupa di progettazione di percorsi di prevenzione del decadimento cognitivo per anziani, come il progetto CamminaMenti, le menti in cammino, attualmente in atto nel Comune di Udine all'interno del Progetto OMS "Città Sane".

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