Un'orchidea al Polo Nord. Storia di una schizofrenia. Stefano Lasagna
Un'orchidea al Polo Nord. Storia di una schizofrenia.
Stefano Lasagna - 2011 - Edizioni Psiconline - Pag. 110 - 8,50 euro
(Recensione a cura della dott.ssa Serena Stuard)
Un ritratto delicato e ad ampio respiro dell’esperienza che ha plasmato la vita dell’Autore, quello delineato da Stefano Lasagna in “Un’orchidea al Polo Nord. Storia di una schizofrenia”.
In tono colloquiale, Lasagna ricostruisce le radici della storia della sua famiglia, tratteggiando con sguardo tenero e astuto i volti e la vita dei suoi affetti, tessendo i fili di quella complessa materia che è la malattia mentale.
Nello scenario di alcune generazioni e delle dinamiche che esse portano al loro interno, narra l’esperienza della malattia vissuta dalla madre, la signora Francesca, che "come un’orchidea ritrovatasi suo malgrado al Polo Nord, fece di tutto per adattarsi a quel terribile clima, al punto da rinunciare alla sua natura e fingersi una stella alpina, sperando che così avrebbe sopportato meglio quel freddo. Restò stella alpina così a lungo che tutti o quasi la credevano tale, anche l’orchidea stessa a volte credeva di essere una vera stella alpina, ma non si spiegava perché, pur non avendoli mai conosciuti, le mancavano tanto il caldo e il sole dei tropici. In realtà, anche se vincolata dalle sue radici e chiusa nel labirinto che lei stessa aveva creato fingendosi diversa da sé, quel caldo e quel sole non aveva mai smesso di aspettarli."
Così la maschera ormai logora utilizzata per troppi anni da Francesca cede il posto alla sua fragile identità, capace ora di esprimersi solo attraverso la schizofrenia: malattia di cui l’Autore dapprima ricerca l’origine organica e poi ne integra il suo significato più intimo e privato.
Personalmente ritengo che l’eredità preziosa che questo libro lascia al proprio lettore non si esaurisce nella semplice informazione sulla malattia ma nella condivisione della sua esperienza, seppur in seconda persona, in un registro emotivo toccante e coinvolgente.
Un centinaio di pagine in testimonianza dell’amore più profondo che si può nutrire verso ogni essere umano: il rispetto della sua identità e degli strumenti con i quali essa viene a patto con la vita per esistere al mondo.