Pubblicità

Le figlie ereditano la struttura delle emozioni dalle madri?

0
condivisioni

on . Postato in Per saperne di più | Letto 3641 volte

5 1 1 1 1 1 Votazione 5.00 (1 Voto)

La ricerca pubblicata sul "Journal of Neuroscience", condotta dai ricercatori dell’Università della California a San Francisco su 35 famiglie americane,  fa luce sull’eredità del sistema corticolimbico

eredità matrilineare Lo studio ha mostrato per la prima volta che la struttura del circuito cerebrale nota come ‘sistema corticolimbico’ ha più probabilità di essere tramandata da madre a figlia, piuttosto che da madre a figlio o da padre a figli, siano essi maschi o femmine.
Il sistema corticolimbico governa la regolazione e l’elaborazione emotiva e svolge un ruolo di rilievo nei disturbi dell'umore, tra cui la depressione.

Molte ricerche indicano una forte associazione nella depressione tra madri e figlie, mentre molti studi precedenti condotti sugli animali hanno dimostrato che la prole femminile ha più probabilità rispetto ai maschi di mostrare cambiamenti nelle strutture cerebrali associate alle emozioni, in risposta allo stress materno prenatale.

Fino ad ora, tuttavia, ci sono stati pochi studi che hanno tentato di collegare i due filoni di ricerca, ha affermato l'autrice dello studio Fumiko Hoeft, professoressa associata di psichiatria all’Università di San Francisco.

I risultati non stanno a significare che le madri sono necessariamente responsabili della depressione delle loro figlie, afferma Hoeft.
"Ci sono molti fattori che possono determinare la depressione - i geni che non sono ereditati dalla madre , l'ambiente sociale e l’esperienze di vita , per citarne solo tre. La trasmissione madre - figlia costituisce solo una parte dei possibili fattori di rischio”.

“Ma questo è il primo studio a collegare la sperimentazione animale e quella umana e mostrare una possibile trasmissione matrilineare dei circuiti corticolimbici umani, che risultano essere coinvolti nella depressione , facendo uno scanning su genitori e figli", ha detto la Prof.ssa Hoeft , "Si apre la strada ad un filone di ricerca completamente nuovo, che prende in considerazione i modelli di trasmissione intergenerazionale nel cervello umano”

Il sistema corticolimbico include l'amigdala, l’ippocampo, la corteccia cingolata anteriore e la corteccia prefrontale ventromediale.

Hoeft e colleghi hanno utilizzato una tecnica non invasiva, la risonanza magnetica (MRI), per misurare il volume della materia grigia (GMV) nei sistemi corticolimbici dei genitori e della loro prole biologica, in 35 famiglie sane.
A nessuno dei membri della famiglia è stata diagnosticata la depressione.

Il volume di materia grigia del sistema limbico di madri e figlie presentava fortissime analogie,molto più significative rispetto a quanto accadesse tra madri e figli, padri e figli e padri e figlie.

Lo studio è il primo ad utilizzare la risonanza magnetica su entrambi i genitori e sui loro figli per studiare la trasmissione intergenerazionale del modello delle strutture cerebrali, ha affermato Hoeft.

“Questo ci dà un nuovo potenziale strumento per capire meglio la depressione e altre condizioni neuropsichiatriche, dato che la maggior parte delle condizioni sembra mostrare dei modelli di trasmissione intergenerazionale" afferma la professoressa "Ansia,autismo,dipendenza,schizofrenia,dislessia: gli schemi cerebrali ereditati da entrambi i genitori hanno un impatto su quasi tutti questi disturbi".

Un limite dello studio, dice Hoeft , è che non distingue tra i potenziali effetti dei geni, delle condizioni prenatali e delle condizioni postnatali sull’eredità delle strutture cerebrali.

Pubblicità


Hoeft spera che sia finanziato un nuovo studio dall’Università per affrontare tale mancanza.
Lei e il suo team hanno intenzione di utilizzare la risonanza magnetica per studiare le strutture cerebrali in famiglie inelle quali i bambini sono stati concepiti e affidati utilizzando diversi tipi di fecondazione in vitro (IVF)

In particolare, i ricercatori sono intenzionati a studiare il cervello dei genitori e dei bambini in famiglie in cui la madre naturale è stata fecondata tramite ovodonazione; famiglie in cui un surrogato è stato impiantato con l'ovulo della madre biologica; e famiglie in cui la madre è stata fecondata con il suo ovulo in una procedura nota come “fecondazione artificiale omologa”.

"Con gli ovuli donati, non vi è alcun input genetico materno, ma non vi è l'influenza materna prenatale e post-natale", ha spiegato Hoeft. "Nella maternità surrogata, c'è l’input genetico e postnatale della madre biologica, ma nessun input prenatale. Con la fecondazione omologa, ci sono influenze materne genetiche, prenatali e postnatali.
Il confronto di questi tre gruppi ci permette di controllare i potenziali effetti della procedura di fecondazione in vitro in sé".

Studiando questi diversi gruppi, afferma Hoeft , "saremo per la prima volta in grado di esaminare ed eventualmente distinguere gli effetti della genetica, dell'ambiente prenatale e dell’ambiente postnatale sulle funzioni cerebrali, la struttura e la funzione cognitiva".

Oltre che concentrarsi sulle regioni cerebrali responsabili delle emozioni, questo nuovo metodo di ricerca potrebbe essere applicato anche per esaminare la possibile trasmissione ereditaria di altri tipi di schemi cerebrali, ad esempio nelle strutture legate al linguaggio, nel sistema di ricompensa e nelle diverse reti implicati nella psicosi.


Tratto da Psypost


(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Sara D’Annibale)

 


Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
 
Pubblicità
Stai cercando un pubblico specifico interessato alle tue iniziative nel campo della psicologia?
Sei nel posto giusto.
Attiva una campagna pubblicitaria su Psiconline
logo psicologi italiani
Corsi, Stage, Informazioni per formare e far crescere i Professionisti della Psicologia Logo PSIConline formazione

 

 

 

Tags: depressione emozioni regolazione emotiva madri ereditarietà sistema corticolimbico MRI trasmissione intergenerazionale schemi cerebrali IVF fecondazione artificiale

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Dopo tanto il nuovo Psiconline è arrivato. Cosa ne pensi?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Il Cyber-Sex

La Cyber-Sex Addiction: pornografia, sesso in rete e dipendenza. Il termine Cyber-Sex, dall’inglese “sesso (Sex) cibernetico (Cybernetic), si riferisce all’att...

Eiaculazione precoce

Può essere definita come la difficoltà o incapacità da parte dell'uomo nell'esercitare il controllo volontario sull'eiaculazione. L’eiaculazione precoce consis...

Catalessia

Detta anche catalessi, è uno stato patologico, ad esordio improvviso e che si protrae per brevi o lunghi periodi, in cui vi è una sospensione dei movimenti volo...

News Letters

0
condivisioni