Tipi Psicologici (Jung,1921)
[…] “A mio modo di vedere il concetto di simbolo va rigorosamente distinto dal concetto di mero sogno. Significato simbolico e significato semeiotico sono cose completamente diverse (…) La ruota alata dell’impiegato delle ferrovie non è un simbolo della ferrovia ma un segno che denota l’appartenenza alla società ferroviaria. Il simbolo invece presuppone sempre che l’espressione scelta sia la migliore indicazione o formulazione possibile di un dato di fatto relativamente sconosciuto, ma la cui esistenza è riconosciuta o considerata necessaria. Se dunque la ruota alata dell’impiegato delle ferrovie venisse definita un simbolo, si verrebbe a dire con ciò che quest’uomo ha a che fare con un’entità sconosciuta la quale non può essere espressa altrimenti e meglio che con una ruota alata. Ogni concezione che definisce l’espressione simbolica come analogia o come denominazione abbreviata di una cosa nota è semeiotica. Una concezione che definisce l’espressione simbolica come la migliore possibile, e quindi come la formulazione più chiara e caratteristica che si possa enunciare per il momento, di una cosa relativamente sconosciuta, è simbolica. Una concezione che definisce l’espressione simbolica come intenzionale circonlocuzione o modificazione di una cosa conosciuta è allegorica.” […] (pp. 483-484)
[…] “Fintanto che un simbolo è vivo, è espressione di una cosa che non si può caratterizzare in modo migliore. Il simbolo è vivo soltanto finchè è pregno di significato. Ma quando ha dato alla luce il suo significato, quando cioè è stata trovata quell’espressione che formula la cosa ricercata, attesa o presentita ancor meglio del simbolo in uso fino a quel momento, il simbolo muore” […] (p.484)
Jung C. G. (1921), "Tipi Psicologici", tr. it. in Opere, Boringhieri, Torino, 1969, vol. 6.
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