Comunicazione e stress
Tra le informazioni che riusciamo a capire tramite la lettura del linguaggio del corpo, ci sono quelle relative al livello di stress che sta vivendo la persona.
In uno studio apparso su Pnas nel 2017 (Natural language indicators of differential gene regulation in the human immune system) si mette in evidenza come il linguaggio svela la risposta biologica allo stress. Più specificatamente, lo studio ha identificato differenze individuali nell'uso del linguaggio naturale che tracciano l'espressione del gene CTRA più da vicino rispetto alle misure convenzionali di autovalutazione di stress, ansia o depressione.
Questi marcatori di stile linguistico possono fornire un utile indicatore comportamentale dei processi neurobiologici che mediano le influenze sociali sull'espressione genica nelle cellule immunitarie.
Ma non è solo la componente verbale a farci capire che livello di stress viviamo, infatti tra gli indizi non verbali troviamo tensioni a livello della mandibola, collo teso, mascella contratta e molto altro.
Per quanto riguardo la stress su alcune parti del viso, come la mascella, le conseguenze possono estendersi anche ad altri parti del corpo creando non pochi fastidi a chi ne soffre.
Ad esempio, lo stress ci fa serrare le mandibole e questo è un disturbo molto comune che si associa facilmente a disturbi alla cervicale.
La testa si trova in posizione più avanzata rispetto alla posizione corretta, così i muscoli anteriori e posteriori del collo si “adeguano” ad un tono innaturale e anche la posizione delle vertebre e dell’articolazione atlanto-occipitale sono modificate.
Tale disfunzione può creare anche Bruxismo, che è l’abitudine a serrare o digrignare i denti, sopratutto di notte mentre si dorme.
Il bruxismo rende i muscoli masticatori molto contratti, consuma la cartilagine delle ATM, i denti e lede le gengive. L’affaticamento può estendersi alla muscolatura del collo e delle spalle, entra in azione sopratutto mentre dormiamo, quando non ne siamo consapevoli, e si intensifica nei periodi di stress.
Quindi lo stress può provocare bruxismo diurno e notturno e per quanto sia un fattore inevitabile, possiamo trovare qualche semplice rimedio per attenuare, o tenere sotto controllo questo fenomeno.
In questo articolo ne elenchiamo 3 semplicissimi:
1. Teniamo un diario
Un modo per iniziare a prendere consapevolezza di queste tensioni che si verificano nelle mandibole è tenere un diario.
Serve ad aiutarci a trovare le cause dello stress.
Prendere nota di qualsiasi evento che provochi ansia, seppure minima, ci fa avere un'attenzione particolare alle cause di stress che intervengono subito prima o durante gli episodi di bruxismo.
2. Eliminiamo ogni causa possibile di stress
In questo modo compensiamo le cause che non possono essere eliminate con alcuni atteggiamenti in grado di distendere la mente.
Per esempio si può ascoltare musica rilassante, concedere un bagno caldo, meditare o calmare la mente con l'aromaterapia.
3. Ciclo del sonno regolare
Seguire un ritmo di sonno regolare, migliora la qualità e riduce anche la contrazione dei muscoli del viso e del collo durante la notte.
Un buon sonno di otto ore per notte può anche ridurre lo stress generale, rendendo così più facile smettere di stringere i denti anche di giorno.
Per approfondimenti consiglio i miei libri:
– Capirsi meglio - edizioni Primiceri
- La menzogna nell’uomo e nella donna – edizioni Primiceri
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