Comunicazione non verbale: il sorriso (terza lezione)
Esistono principalmente 18 tipi di sorriso, secondo Paul Ekman. Quali indicatori possiamo usare per valutarne la sincerità?
In questo post andremo a distinguere i vari tipi di sorriso.
Sai che ci sono 18 modi per sorridere?
Di questi solo 1 è il sorriso autentico, quello definito Genuino.
Nel video che ti propongo qui sotto, che abbiamo condiviso solo ed esclusivamente con poche persone fino ad oggi, in 15 min viene spiegato in modo chiaro come distinguere i vari tipi di sorriso. Una vera perla, che vale la pena vedere.
Spero apprezzerai lo sforzo fatto, un contenuto ad alto valore formativo che ti lascio qui gratuitamente!
Secondo lo psicologo esperto nelle espressioni facciali Paul Ekman esistono principalmente 18 tipi di sorriso (descritti nel suo libro, “Telling Lies”).
Quali indicatori possiamo usare per valutarne la sincerità: le risate spontanee sono tempestive, brevi, simmetriche, ma soprattutto non coinvolgono solo i muscoli della parte bassa del viso, ma anche quelli intorno agli occhi.
Qui sotto elenchiamo i tipi di sorriso più comuni, e non genuini:
SORRISO FALSO: è il tipico sorriso forzato, di cortesia, meccanico, come quello delle assistenti di volo.
I finti sorrisi possono essere eseguiti volontariamente, perché i segnali cerebrali che li creano provengono dalla parte cosciente del cervello e spingono i muscoli zigomatici maggiori delle guance a contrarsi.
SORRISO COMPIACIUTO: è un sorriso con le labbra chiuse o solo leggermente aperte e più tirato da una parte, rendendo il viso non completamente asimmetrico, usato per esprimere soddisfazione verso se stessi.
SORRISO A BOCCA CHIUSA: è il più usato quando si incontrano delle persone nuove. Può mascherare timidezza, riservatezza, ma anche paura e rabbia.
Il sorriso genuino
Un sorriso vero ha dei segni distintivi e si manifesta in varie parti del viso:
- la bocca può essere aperta o chiusa, con i denti in vista o meno.
- Gli angoli della bocca si innalzano spingendo su le gote che a loro volta si rialzano leggermente. Dagli angoli della bocca si levano verso il naso due rughe d’espressione naso-labiali, che formano un trapezio tra naso e bocca.
- la parte bassa delle palpebre si arriccia, può essere sollevata ma non appare mai tesa.
- Alle estremità degli occhi compaiono delle rughe d’espressione, proverbialmente conosciute come “zampe di gallina” (codice facs AU 6).
Per approfondimenti e per altri segnali non verbali più specifici consiglio il libro: Comunicare bene, la comunicazione come formamentis – edizioni psiconline e il libro: Perché mi tradisci – ediz Psiconline
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