Come posso scoprire se mi tradisce?
Esiste un orario e un posto in cui si tradisce di più il proprio partner?
Da alcune ricerche sembrerebbe di si!
Gli italiani tradiscono soprattutto sul luogo di lavoro e in un orario ben preciso: la pausa pranzo.
Almeno un adulterio su tre, infatti, è consumato fra mezzogiorno e le due e mezzo del pomeriggio.
Tali dati sono emersi da una ricerca della rivista Riza Psicosomatica, condotta su circa mille italiani, uomini e donne, fra i 20 e i 60 anni.
Certo, tradire fa ancora paura, ma solo uno su dieci si sente in colpa ed è pentito di quello che ha fatto, e non è poi passato cosi tanto tempo (1981) da quando è stato abolito il delitto d’onore, tempi in cui l’adulterio era un reato solo per la donna.
Il nuovo adulterio
Il nuovo adulterio ai tempi dei social network è quello che possiamo definire “mordi e fuggi”, sono tradimenti generalmente poco impegnativi.
L’amore e i tradimenti su Facebook sono definiti piccoli svaghi, praticati per lo più come un antidepressivo, rispetto alla fatica del vivere insieme, risulta poco impegnativo, banale, inconsistente.
Da una recente ricerca sono circa 800 mila gli italiani che passano almeno quattro ore al giorno davanti al computer, in chat e non sono adolescenti, ma uomini e donne, di circa 35 anni con cultura medio-alta, la maggior parte coniugati.
Se navigare in rete troppo a lungo comincia a essere inserito anche in Italia tra i motivi di separazione, è recente la notizia proveniente dalla Gran Bretagna della prima infedeltà virtuale per la quale è stato chiesto il divorzio.
Molti ricorderanno una certa signora Amy Taylor che richiese il divorzio dal marito David Pollard, reo di avere una relazione su Second Life, la piattaforma virtuale (2008).
Non è un caso che sono aumentate in questi ultimi anni, le storie di sesso fra persone che si sono conosciute online, oggi l’infedeltà sembra essere diventata uno stile di vita, quasi una moda.
Sono passati pochi decenni, ma sembrano trascorsi secoli, da quanto accadde alla Dama Bianca, la donna di Fausto Coppi, nel 1955.
La donna fu denunciata per adulterio dal marito e condannata a un mese di carcere.
Oggi su una sentenza del genere, siamo portati a riderci su, anzi, neanche ci scandalizziamo più di tanto quando sentiamo alcune notizie tipo quelle rese note dal direttore dell’Istituto Mendel, il genetista Bruno Dallapiccola, secondo cui in alcune regioni italiane, circa il dieci per cento dei bambini non è figlio del padre ufficiale.
Crisi e recessione non sembrano intaccare in nessun modo il ritmo dei tradimenti!
Un’altra ricerca (vedi Accademia delle Discipline Analogiche di Stefano Benemeglio) stabilisce come l’estate la “stagione del tradimento”.
Perché in estate aumentano le crisi di coppia e si tradisce di più?
Un motivo è dato, soprattutto per gli uomini, dall’esposizione di donne seminude sulle spiagge. Come si dice, lo spirito è forte ma la carne è debole…
L’altro motivo è dato dalle abitudini, che generano molti contrasti nella coppia.
Per la maggioranza delle donne (65%) stare in spiaggia ad abbronzarsi è il modo migliore per trascorrere le giornate estive.
Rimanere 5 ore al sole è rilassante, e procura una tintarella invidiabile.
Di parere molto diverso gli uomini, per i quali l’immobilità in spiaggia è noiosa.
Il 43% di loro non sopporta più di 3 ore di esposizione immobile prima di cedere alla noia, e mentre il 53% di loro si annoia, appena il 4% delle donne prova sentimenti analoghi.
La spiaggia quindi è un passatempo interessante per i giovani uomini e i single, che ne approfittano per “rifarsi gli occhi” o per cercare di fare colpo sulle bellezze al bagno, ma una noia terribile per gli uomini impegnati.
Il caldo completa l’opera, contribuendo ad esacerbare gli animi, e a reagire prima di pensare.
Ora sapete sia l’ora che la stagione.
A voi prendere provvedimenti!
Linguaggio del corpo: i segnali del tradimento
Questa parte è dedicata a come accertarsi, o meglio, in che modo escludere eventuali tradimenti.
Utilizzeremo perciò il linguaggio del corpo e alcune semplici tecniche per smascherare le menzogne del partner (vedi anche Meridda & Pandiscia, Il metodo antiballe (2011).
Come già detto, le donne sono molto avvantaggiate sia nello smascherare che nel fingere, in quanto la loro sensibilità verso i dettagli del viso è molto più accentuata che negli uomini.
È d’altra parte vero che gli uomini sono più bravi a trattenere le emozioni, e anche quando le provano sono molto più controllati.
Le regole del linguaggio del corpo sono:
- riverberi gestuali
è importante osservare bene tutto il corpo, senza fissarsi su un solo gesto.
Se ci sono dubbi, cercare “controprove” in altri gesti e comportamenti, senza saltare subito alle conclusioni - tempo
il gesto va colto subito, se passano anche pochi secondi non c’è alcun legame con la verità o la bugia - controllo
diminuisce andando verso i piedi, quindi è più facile scoprire qualcuno guardandone i piedi che il volto.
L’omissione
L’unico caso in cui è più frequente la menzogna tra uomini e donne è durante il primo incontro. In questo caso si tratta di un tipo “strisciante” di bugia, ovvero l’omissione.
La bugia inventata è tipica dei bambini, gli adulti invece tendono più a non dire tutta la verità, omettendo particolari importanti.
Alla domanda “cosa hai fatto stasera?” un bambino può rispondere “sono stato rapito dagli alieni” (invenzione), mentre un adulto dirà “sono uscito”, senza specificare con chi né a fare cosa.
In pratica omette la verità invece di inventare, perché è più semplice da fare ed è più difficile tradirsi.
Sopratutto durante il primo incontro, l’uomo cercherà di mettere in evidenza i suoi tratti migliori, come il posto di lavoro, il fatto che fa volontariato, o la sua abilità nei lavori domestici.
Ometterà il fatto che il fine settimana lo dedica al calcio o che adora i film pornografici.
La donna sorvolerà su molti punti della propria vita amorosa, dimostrandosi spesso più innocente e ingenua di quello che è.
Questo è lecito, perché come si dice: di un amico si apprezzano i pregi, e di chi si ama, i difetti.
In questa fase è troppo presto per presentare al potenziale partner una lista di difetti, e in pochi si dichiarano con “sono svogliato e odio i bambini”, o “se mi spezzo un’unghia piango per ore prendendomela con tutti”.
Quando si innamorano, poi, le donne “dimenticano” come scoprire le bugie, e si “bevono” qualsiasi stupidaggine l’amato gli rifili, anche la più assurda, perché anche se la parte istintiva le avvisa del pericolo, quella emotiva la ignora.
Non a caso, le amiche in genere si accorgono molto in fretta dei difetti del “principe azzurro” che ha stregato la loro amica, mentre la protagonista della vicenda sembra cieca e sorda.
Il corpo, anche se volesse farlo, non può mentire
I segnali del corpo sono istintivi, legati all’amigdala e in quanto tali del tutto automatici.
Possono essere mascherati, quindi non sempre è facile identificarli.
Cominciamo dal viso.
Anche se di certo è attraverso di esso che trasmettiamo le emozioni, è allo stesso tempo la parte che controlliamo di più, proprio perché siamo abituati a guardare gli altri in faccia per sapere se mentono.
Immaginiamo di dividere il volto umano in due zone: superiore ed inferiore. Nelle emozioni “vere” queste due parti sono in perfetto accordo, e si muovono all’unisono.
Più l’emozione è forte, più è difficile nasconderla e rimanere impassibili.
Quando invece si prova un’emozione ma non si vuole esprimerla, il volto va incontro a un problema: l’amigdala suggerisce un movimento, la corteccia prefrontale interferisce.
I due emisferi sono in collisione, e sul viso appare un’espressione “mascherata” [ Ekman & Friesen, F.A.C.S. (1978)].
Metà del viso riflette l’emozione sincera, l’altra metà l’emozione camuffata.
Un tipico esempio è il falso sorriso delle fotografie, in cui si “ride” con la bocca, sorridendo, mentre gli occhi non sono “felici”, e trasmettono altre emozioni come imbarazzo, noia, tristezza.
È importante ricordare che se l’emozione è molto forte dev’essere presente in entrambe le parti del viso, mentre se si tratta di qualcosa di leggero si può averne un solo accenno.
In questo caso si parla di emozione “soffocata”, cioè di emozione che si cerca di non mostrare all’esterno, trattenendosi.
Ne sono esempi le labbra serrata per impedirsi di ridere, o i piccoli movimenti delle sopracciglia quando si è spaventati e si cerca di nasconderlo.
Per sapere se il partner mente si può osservare il volto in relazione alle domande fatte.
Prendiamo in esame le varie parti del viso:
Movimenti degli Occhi
Anche se i loro movimenti possono sembrare casuali, in realtà non lo sono affatto.
Osservando un viso possiamo notare come a ogni direzione segue un risultato. In particolare, possiamo accorgerci che se il nostro interlocutore guarda verso destra, si tratta di un’invenzione, cioè di una bugia, mentre se guardano a sinistra si sta dicendo la verità.
Attenzione, gli occhi sono molto rapidi e si muovono spesso.
Ci vuole un minimo di pratica per coglierne i segnali, specie al principio!
Se avete dubbi, fate altre domande “di verifica” invece di giudicare subito se si mente o meno.
Questo vale soprattutto per le risposte dirette brevi, del genere “con chi sei uscito?” o “a che ora sei arrivato al bar?”
Se il bugiardo è scaltro, si sarà ripassato la storiella, e soprattutto conoscerà la famosa stupidaggine del “guardami negli occhi!” per scoprire chi mente.
In realtà, se lo sguardo dell’altro non si muove mai, allora è quasi certo che si sta parlando con chi sta mentendo!
Una persona che non mente, mentre parla, muove gli occhi di continuo, senza paura, perché non ha nulla da nascondere, anche se sotto interrogatorio.
Chi mente invece è teso per il fatto che sa di star dicendo una falsità.
Una strategia opposta di menzogna è quella di evitare di continuo lo sguardo altrui:chi mente nasconde per istinto le pupille, che non possono essere controllate, e quindi non ricambia mai uno sguardo diretto.
Sopracciglia
hanno un unico scopo: comunicare.
Per questo, sono molto difficili da controllare e ci permettono di scoprire chi mente.
Palpebre
anche queste si muovono spesso in relazione alle emozioni.
Se c’è un continuo battito di palpebre, fino a 5 volte al secondo, è probabile che si stia mentendo, se si sta parlando.
By accepting you will be accessing a service provided by a third-party external to https://psiconline.it/
Commenti