Diversità: attacco-fuga
La diversità è una striscia infinita con colori e suoni altri dalla melodia, dall'armonia, dal numero primo, dalla bella storia romanzata e raccontata che si legge sulla pagina di un romanzo, di una commedia, di una soap opera, di una favola.
La diversità reale è quella che si incontra per strada, nei reparti chiusi di psichiatria, nelle case di riposo, negli ospizi; è quella che sollecita una reazione del nervo vago, del simpatico; è quella che fa restringere la pupilla al nervo ottico; è quella che fa vasocostringere le arterie, che fa accelerare l'heart, che scarica del cortisolo nelle urine; è quella che mette in moto l'amigdala e la reazione di attacco o di fuga.
Attacco e fuga sono due processi comportamentali primitivi sottocorticali che servono per mettere in allarme il soggetto per difendersi da un pericolo reale, immaginario o precostituito.
E' un meccanismo arcaico filogenetico dell'individuo, invece la funzione della neocorteccia è quella di modulare la coscienza. Per le neuroscienze nella neocorteccia vi sono i 'centri' della responsabilità sociale, però di fronte a queste tre storie di vita la coscienza si è azzerata.
Torino, 9 agosto 2015. Andrea Soldi di 45 anni, schizofrenico muore dopo un Trattamento Sanitario Obbligatorio su proposta dello psichiatra che lo aveva in cura.
Andrea se ne stava seduto tranquillo sulla sua panca del giardinetto a parlare con i suoi fantasmi innocui. Passava le giornate senza dare fastidio a nessuno. Quando un pomeriggio dei vigili urbani lo assalgono con la forza per portarlo in quel maledetto reparto di psichiatria, Andrea si spaventa , si agita, si difende, si sente assalito da dei mostri e cerca la fuga. Andrea morirà prima di mettere piede in ospedale.
Erano mesi che Andrea non vedeva nessun operatore e non andava all'Asl di riferimento per la terapia prevista dal protocollo regionale. Il padre preoccupato per le condizioni del figlio sollecita l' intervento degli operatori sanitari. Lo psichiatra ordina il TSO, ma non saranno i sanitari a praticare il criminoso TSO, ma dei vigili urbani che conoscono solo l'uso della forza, cioè il meccanismo primario dell'attaco.
Roma, 10 giugno 2015. Daniele Potenzoni schizofrenico di 36 anni, seguito da una struttura sanitaria della Capitale, con altri 14 pazienti con disturbi psichici, con tre educatori stava andando ad assistere all’udienza di Papa Francesco quando scompare da una stazione della metropolitana.
Anche in questa storia di vita emerge da parte di Daniele un meccanismo comportamentale che coinvolge l'atto della fuga. Da che cosa scappa Daniele? Che cosa l'ha spaventato?
Gli operatori sono distratti, poco attenti nello spazio anonimo, impersonale, depersonalizzato, nessuno si accorge di quello che sta accadendo proprio perché è un luogo senza identità, anzi l'identità di quel luogo è proprio la mancanza dell'identità sociale.
Roma, 15 settembre 2015. Maria Carmela Privitera, ex insegnante di 63 anni, da due anni giaceva morta sul pavimento del bilocale ed il fornello del gas era ancora acceso. La donna è considerata dal vicinato una stramba, una che parla da sola, che mette anche il cappotto in estate. Il vicinato fugge da questa persona tenendola lontana. Quelli della porta accanto non la cercano.
Dopo un anno sentono un terribile odore proveniente dalla casa, chiedono l'intervento dell'amministratore condominiale e della polizia senza ottenere alcun risultato. Il vicinato decide di sigillare la porta dell'appartamento. Sigillano una tomba.
Neanche il medico si allarma per il prolungato silenzio della professoressa di educazione artistica della scuola media statale Giovanni Verga di via Giovanni Gussone.
Lo scrittore Valerio Piperata, autore del romanzo Le rockstar non sono morte, suo allievo, con una lunga lettera testimonianza inviata al giornale La Repubblica del 20 settembre, domanda scusa pubblicamente alla sua professoressa di essere stato anche lui irridente della sua diversità.
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