Diversità ed estraneità
In questo tempo uno scarafaggio si aggira per le strade dell'Europa mettendo a soqquadro la stato sonnambolico dominato dalle onde theta.
Lo scarafaggio con la sua presenza enigmatica sollecita molteplici reazioni contrastanti.
C'è quella paranoica dell'amico-nemico che lo percepisce come qualcosa di avvicinabile ma pericoloso e va tenuto sotto osservazione perché potrebbe trasformarsi in un oggetto predatorio, invasivo andando ad occupare posti di lavoro, affetti, soldi e prestigio.
C'è la reazione edipica dell'ospite figlio che trasformandosi da passivo ad attivo può diventare mimetico al padre territoriale e generare un conflitto dell'orda.
C'è la reazione sessuale perché potrebbe entrare nel letto della donna ospitante e trasformare la filogenesi della popolazione.
C'è la paura che si moltiplichi e replichi in modo infinito la sua presenza sul territorio ospitante per impossessarsene e mutarlo.
C'è l'angoscia del fantasma della perdita del dominio degli dei originari con l'introduzione di altri idoli più onnipotenti.
Lo scarafaggio evoca paure ancestrali stratificate che sono sedimentate, sono presenti, fanno parte dei fantasmi dell'inconscio collettivo di questo vecchio continente che fatica a trovare una lingua comune, dei codici condivisibili; si richiude dentro i vecchi territori rispolverando nostalgiche storie araldiche per ancorare l'identità dell'appartenenza, per distinguersi dal vicino di casa.
Però: « Una mattina Gregor Samsa si svegliò da sogni angosciosi e si trovò trasformato in un mostruoso insetto ».
C'è la preoccupazione che i sogni, scappando dal limbo dell'onirico, potrebbero trasformarsi in oggetti incontrollabili, pertanto è necessario costruire delle barriere difensive per proteggersi dallo sconfinamento dell'onirico.
In caso contrario quei sogni risvegliano dal rimosso eventi traumatici devastanti accaduti, da una parte generano angosce di morte, dall'altra desiderio di vendetta, riaffermazione della propria superiorità.
In tutto il territorio c'è una semiosi che mette in luce la presenza di queste forme che potrebbero svilupparsi, diventare determinanti e favorire una regressione a stati antecedenti. La reazione attuale è quella della difesa, della conservazione del territorio e del benessere socio-economico.
Il primo fondamentale compito di Gregor, prima di svegliarsi in un corpo di scarafaggio, è quello di consentire di sostenere un buon tenore di vita alla famiglia, di essere rispettoso e dipendente dalla legge del Padre, dall'affetto austero della madre, dall'ammirazione della sorella Rita per la quale prova un sentimento particolare di attenzione.
Quando Gregor, una mattina si sveglia ed è altro dal suo Sé corporeo, inizia a perdere il ruolo, il riconoscimento e la funzione di appartenenza. Nei suoi confronti scattano comportamenti di rifiuto, esclusione, disaffezione; prevale il fantasma di Laio, infatti il padre lo colpisce con una mela sulla schiena creando una lacerazione che lo porta alla morte.
La madre evita di vederlo. La sorella lo maltratta, lo tiene lontano, il procuratore del lavoro lo licenzia. Il clima familiare e sociale si capovolge.
Il nuovo soma corporeo cancella in poco tempo Gregor: così è stato per milioni di persone, è bastato un numero per essere dei diversi, estranei, pericolosi.
Eppure, sempre in questo vecchio continente, c'è un popolo mediterraneo che considera: “Ogni scarrafone è bell' a mamma soja”. Per fortuna nella pancia di questa terra c'è anche questo rappresentato.
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