La scorsa settimana ho sottolineato come in età evolutiva il canale privilegiato utilizzato dai bambini sia il disegno, tanto quello libero, quanto quello strutturato (con consegna).
Attraverso la scelta dei colori, il tratto, la posizione i bambini ci dicono tanto e tanto ci comunicano dei loro sentimenti e stati d’animo.
Attraverso il disegno il bambino infatti esprime quello che non può o non riesce a dire con la parole, perché inaccettabile come rabbia o aggressività, tuttavia è del tutto eccezionale che una potente carica di aggressività venga espressa palesemente nei confronti di un rivale (fratello, amico, genitore, insegnante o altro).
Volendo circoscrivere il disegno alla figura umana e/o all'ambito familiare del bambino è possibile cogliere la svalutazione che egli può manifestare nei confronti di questo o quel personaggio. Tale svalutazione si può esprimere in diverse maniere cogliendo l'aggressività agita e/o non agita, attraverso la rappresentazione grafica del personaggio, che può essere:
- Disegnato più piccolo degli altri.
- Messo in ultimo al bordo del foglio.
- Al di sotto degli altri.
- Disegnato male (pochi particolari ecc.) rispetto agli altri.
- Disegnato senza nome quando tutti gli altri lo hanno.
- Personaggi cancellati.
Ad esempio cancellare con un tratto quello che si è disegnato è indice di conflitto e, talvolta, la "svalorizzazione" di un personaggio può essere una modalità reattiva di aggressività vissuta, ma non agita (ciò che il bambino sente, ma la esterna attraverso atti francamente violenti).
Tuttavia è importante sottolineare che bisogna andare molto cauti, in quanto le variabili in gioco sono tantissime e un solo disegno non è indice certo di disagio ma è necessario conoscere il bambino, attraverso i suoi racconti e quelli delle persone che lo circondano. Il colloquio clinico può quindi essere supportato dal disegno ma è attraverso la relazione che ci si avvicina al mondo interno del bambino.
La riflessione continua la prossima settimana.
BIBLIOGRAFIA
- Corman, L. (1975). Il disegno della famiglia. Torino: Boringhieri.
- Di Renzo, M. e Nastasi I.M. (1996). Il movimento disegna. Roma: Ed. Scientifiche Maggi.
- Federici, P. (2001). I bambini non ve lo diranno mai… i disegni si…. Milano: Franco Angeli/Le comete.