La scorsa settimana ho avviato un approfondimento sui D.S.A. con l’intento di cominciare a ragionare intorno a un’importante tematica che attraversa il mondo della scuola ma anche tante famiglie, per allargare la conoscenza nei confronti di tale tematica anche per i non addetti ai lavori, che tuttavia quotidianamente sono in contatto con tale problematica.
Il primo problema da affrontare è quello di una diagnosi certa, giacché “Troppi bambini sono considerati dislessici ma hanno solo disturbi comuni”.
È questo l’allarme lanciato infatti dall’Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma nel 2011 quando in occasione della conferenza stampa sul tema “La Scuola dell’obbligo ed i Disturbi specifici dell’apprendimento”, il direttore dell’Ido, Federico Bianchi di Castelbianco, ha presentato i risultati di un’indagine condotta in numerose scuole materne ed elementari per individuare i bambini a rischio di D.S.A. sottolineando che una percentuale elevata di bambini è stata erroneamente indicata a rischio D.S.A.