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Didattica a Distanza e Educazione Emozionale

Didattica a Distanza e Educazione EmozionaleLe nostre emozioni ci accompagnano per tutta la vita, è
meglio imparare a riconoscerle da bambini e a cercare la forma per viverle e trasformarle. Impariamo insieme!

(Agustina Achille)[1]

 

Cari lettori, chi segue il blog sa che oltre ad essere psicologo psicoterapeuta, io insegno.

La tragedia mondiale del coronavirus ci ha travolto tutti e, in quanto insegnante, io sono stata coinvolta in prima persona nella didattica a distanza. Ciò non mi ha impedito come psicologa consapevole nel suo ruolo di connettere senza fondere tale ruolo con quello di docente.

Gli psicologi a scuola possono fare tanto se, come dicevo nel post precedente, non si appiattiscono su interventi volti a una “mera “normalizzazione” di situazioni difficili ma deve leggere la situazione del contesto per leggerne la domanda”. In questa prospettiva i mille impegni dalla Didattica a Distanza non mi hanno impedito di continuare a fare ricerca educativa, valorizzando la telepresenza.

Nella prima fase la didattica a distanza è apparsa come qualcosa che cadeva dall'alto e non sono mancati momenti di polemica. Essa, tuttavia, nell’accezione che qui proponiamo, si rivela come l'unica possibilità per essere vicino alle famiglie in un momento così difficile. Il rischio, soprattutto nella prima fase è stato quello di un appiattimento sulle richieste cognitive dimenticando l'aspetto emozionale che, invece, pervade la vita delle famiglie costrette a stare chiusa in casa.

Cosa vuol dire lavorare con la Dad?

Cosa si perde e cosa si guadagna?

La particolare situazione ci ha portato a lavorare con un metodologia che ha trovato la maggior parte degli insegnanti sprovvisti di reali competenze. Nessuno però si è tirato indietro.

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A nostro avviso la Dad sicuramente non può sostituire il contatto relazionale della lezione in presenza, né restituire l’autenticità degli sguardi, del linguaggio non verbale (la gestualità), della spontaneità degli interventi. Può lenire però la sensazione di lontananza dai compagni e dall’ambiente scolastico.  Inoltre nella Dad c’è una sostituzione dell’oralità con la scrittura, che è accompagnata da altre forme di comunicazione come immagini, video, per rafforzare la relazione, in modo anche attraverso la Dad si rafforzi il legame.

Diverse ovviamente le proposte che possono essere fatte agli alunni e alle famiglie (che vanno coinvolte per renderle nostre alleate in questo processo) a seconda  dell’età e del grado di maturità degli studenti, considerando anche le situazioni particolari come quelle di disabilità, degli alunni stranieri e del disagio sociale, per non lasciare nessuno indietro.

Per questo motivo noi dell’equipe di Educreando© binazionale abbiamo deciso di mettere per iscritto i nostri suggerimenti in un… Emozionario … per la didattica a distanza. Guida per insegnanti, psicologi e genitori. … e anche se la quarantena è finita ci sono spunti di riflessione e attività da proporre a distanza… ma anche in presenza…

Dove lo trovate? Qui su Psiconline… (clicca sul pulsante per scaricarlo gratuitamente)

Nel prossimo post vi darò ulteriori informazioni…

Ringrazio Isabel Ines Mansione e Anna Maria Salzano e tutto il team per il supporto e la collaborazione.

 

Note

[1] Achille, A. (2020) Riconosco le mie emozioni. In Emozionario… per la Didattica a Distanza. (A cura di) Improta, A., & Mansione, I. I. ( in corso di pubblicazione). con la collaborazione di Raschia, C., Achille, A., Salzano, A.M.,  Carballo, S., Demergasso, S.,  di Tuoro, M., Mussi Manzor, V., López N.R., Merone, C., Raiola, M.C., Rivero, D.P.R., Piccone, A., Scala, M., Sepe, A., Temelini, J.P., Valerga, M., Viola, M.,  Zac,  Zuntini, L.H. Francavilla al mare: Psiconline

 

 

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