adolescenza (43196)
Luna, 45anni (13.9.2001)
>Mio
figlio ha 15 anni e ha sempre detto di non amare la scuola ( abbiamo
capito che era perché lo allontanava da me) superata la prima
fase si è abituato e non abbiamo avuti grossi problemi:
studiava con piacere gli piaceva apprendere approfondiva gli
argomenti voti alti. alle medie è iniziato qualche problema
studiava poco perché non era abbastanza stimolato e gli
bastava quello che già sapeva per avere voti alti -
addirittura un insegnante mi diceva di sentirsi a disagio di fronte a
mio figlio che già sapeva tanto!!! - in IV ginnasio le cose
sono peggiorate si rifiutava di studiare come l'insegnante voleva.
l'insegnante peraltro mi diceva che era il più dotato che
riusciva comunque ad emergere ma contestava continuamente. ci sono
stati vari episodi spiacevoli anche perché mio figlio è
convinto che bisogna dire la verità a qualsiasi costo.alla
fine è stato promosso ma tutti i voti gli sono stati
abbassati per punirlo(sic)/(questo è quello che è stato
detto!)..Mio figlio ,abituato ad essere il migliore, si è
vergognato tanto da non voler uscire e vedere i compagni per tutta
l'estate (escluso 15 giorni di mare con noi in cui è stato
normale).ora ha cambiato scuola ma ci va come un condannato a morte
, in più vorrebbe tornare a quella dell'anno scorso con i suoi
compagni anche se prima non voleva assolutamente più metterci
piede...ha ripreso ad uscire con i vecchi compagni...
Sono preoccupata perché lo vado confuso a disagio mi sembra
che vada molto a ruota libera fa capricci asserisce che non vuole
crescere perché da piccolo poteva fare quello che voleva ed
era giustificato nello stesso tempo ha il problema che non ancora ha
fatto lo sviluppo mentre il fratello lo ha fatto prima ed è
più alto di lui ecc. come possiamo aiutarlo?
Il sapere, la capacità di apprendere non sono fini a se stessi, bisogna saperli confrontare, esprimere, metterli in discussione. Si è il "migliore" nelle competizioni, nello sport ed è nella logica, ma non si può parlare di migliore, del più dotato nella cultura, nel sapere, nelle scienze. Perché, ha cambiato scuola? pensavate di risolvere il problema? Signora Luna, cerchi di attingere anche più notizie dalla scuola, dalla verità degli altri; stimoli suo figlio a saper negoziare la vita, perché la scuola non è una gara di sapere, ma è la scena reale e quotidiana di formazione dell'essere umano.