Pubblicità

Adolescenza e separazione (148808)

0
condivisioni

on . Postato in Adolescenza | Letto 937 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Anna, 40

Buongiorno,
ho una figlia di 15 anni, mi sono separata dal padre quando lei ne aveva 3, abbiamo scelto l'affidamento congiunto e lei è sempre stata un pò con lui e un pò con me a giorni alterni più o meno. Adesso il padre abita un pò fuori città e ha un'altra famiglia ma pretende comunque che le cose non cambino e che mia figlia continui ad andarci come sempre. Lei invece non vorrebbe più andarci perchè non ne può più di "viaggiare con la valigia". Oltre a questo soffre nel vedere la nuova famiglia del padre, in cui c'è un'altra figlia che vive felice e contenta con una famiglia "normale", che lei non ha avuto. Premetto che lui è stato libero e tutto suo per tanti anni prima di riaccompagnarsi, quindi loro avevano un bellissimo rapporto, erano molto uniti e lei stravedeva per lui. Adesso dice che lui ha la sua famiglia felice e lei si sente solo un'intrusa. Soffre molto, lui ovviamente non se ne accorge e l'unica cosa che le chiede è di andarci più spesso visto che lei ha cominciato a diradare. Non so se assecondare la sua richiesta di non andarci più. E non so cosa dirle per farla soffrire meno.

Gentile Anna,
è comprensibile che Sua figlia, dopo tanti anni "con la valigia" e nella fase dell'adolescenza in cui desidera avvicinarsi al gruppo dei pari e allontanarsi dalla famiglia per trovare la propria identità e indipendenza, abbia questo rifiuto verso le visite al padre. Si aggiunge oltretutto la sofferenza nel vedere nella casa paterna la famiglia che ha da sempre desiderato e in cui pare non si senta completamente accettata ed integrata. Il fatto che Lei comprenda i vissuti e le motivazioni di Sua figlia è un presupposto importante perchè la ragazza possa esprimersi e sentirsi amata. Tuttavia, la questione riguarda la relazione che vive con il padre e la sua nuova famiglia. Dal momento che mi pare di intuire che ci sia con il suo ex marito dialogo e collaborazione, Le suggerirei di parlare chiaramente con lui della questione e di aiutarlo a ricostruire un rapporto con la figlia, che da adolescente e giovane donna, ha bisogno di diverse attenzioni e atteggiamenti rispetto al passato. Gli faccia intendere il grave errore che commetterebbe se "lasciasse andare" sua figlia e se non ascoltasse la richiesta silente di dimostrazioni di affetto che la ragazza sta manifestando. Se per lei fosse difficile comunicare con il suo ex marito, faccia un piccolo sforzo, è per il bene di vostra figlia. Non preoccupatevi per la quantità degli incontri e lasciate alla ragazza un margine per scegliere cosa desidera fare. Sarà la qualità del tempo trascorso insieme al padre che Le permetterà di avere nuova fiducia in lui e di sentirsi pari alla "sorellastra".
Disponibile per qualsiasi altra informazione, porgo distinti saluti.

 

(Risponde la Dott.ssa Dongiovanni Filomena)

Pubblicato in data 09/05/2012

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Cosa fare di fronte alla crisi?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Balbuzie

La balbuzie interessa circa l’1% della popolazione mondiale (tasso di prevalenza), ma circa il 5% può dire di averne sofferto in qualche misura nel...

Sindrome dell’arto fantasma

Il dolore della Sindrome dell'arto fantasma origina da una lesione diretta o indiretta del Sistema Nervoso Centrale o Periferico che ha come conseguenza un...

Psicosomatica

La psicosomatica è una branca della psicologia che ha  lo scopo di identificare  la connessione tra un disturbo somatico e la sua natura psicologica. ...

News Letters

0
condivisioni