Aggressività (145902)
Ginevra 20
Salve,ho un problema. Sono passati 17 anni da quando è nato mio fratello ma io non ho ancora superato la gelosia nei suoi confronti. Appena era nato cercavo in tutti i modi di fargli male,mordendogli le dita delle mani,schiacciandogli la "fontanella" sulla testa...ed ancora oggi non riesco a superare questa cosa. Mia mamma non fa niente per evitare questo,anzi. Io ho sempre cercato di essere una brava figlia, non ho mai creato problemi, ho sempre avuto successo in tutto quello che faccio e che ho fatto. Vado bene a scuola, aiuto in casa, cerco in tutti i modi di guadagnarmi almeno i soldi per uscire in modo da non doverne chiedere ai miei genitori. Mio fratello invece è riuscito a farsi bocciare per tre anni di fila, continua a creare problemi creando risse in giro, facendosi dare multe su multe, continua a chiedere i soldi ai miei e mia mamma lo asseconda sempre, appena mio fratello chiede qualcosa lei corre a farlo, gli hanno regalato una moto per il compleanno, non lo sgrida mai, quando combina qualcosa non dice niente. Mio papà (l'unico che mi dà un pò di supporto in caso di liti famigliari) è via quasi tutta la settimana per motivi di lavoro ed io mi ritrovo sempre in casa da sola con mia mamma e mio fratello che mi fanno sentire la deficiente di turno. Io sono preoccupata perchè ultimamente quando mi arrabbio con mio fratello non riesco a controllare la rabbia. Una sera a cena, dopo avergli chiesto continuamente di smetterla di darmi pizzicotti, gli ho tirato una coltellata nel braccio e naturalmente mia mamma ha sgridato me, e qualche giorno fa sono andata fuori di testa, in quel momento volevo veramente ucciderlo, l'ho morsicato e gli ho quasi staccato la carne. Io so che sono reazioni veramente esagerate, ma in quei momenti non riesco a controllarmi. Ho paura che questi miei momenti di aggressività possano spostarsi anche su altre persone, non solo su mio fratello, la mia capacità di autocontrollo stà scemando giorno dopo giorno.
Gentilissima Ginevra, la rabbia è un'emozione complessa, fatta di impotenza e dolore o paura. Per quanto spiacevoli siano le sensazioni e le "conseguenze relazionali" che ad essa si accompagnano, è comunque importante imparare ad ascoltarla prima di poterla gestire adeguatamente.
Ascoltare la rabbia non significa cedere agli automatismi aggressivi, significa iniziare un percorso per lo sviluppo di una capacità di attenzione e consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri bisogni. Significa anche iniziare a concedersi un'autoriconoscimento (anzichè continuare a cercare la stima e l'approvazione all'esterno).
Qualunque successo tu possa ottenere sembra non gratificarti abbastanza da regalarti un pò di pace. In quest'ottica potrebbe esserti utile, per recuperare un pò di autocontrollo, un percorso che ti aiuti a "centrarti" e ad osservare i tuoi stati d'animo da un punto di maggiore autonomia.
(Risponde la Dott.ssa Laura Bongiorno)
Pubblicato
in data 9/12/2010
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