Autostima (122510)
Giacomo 24
Gentile esperto, il motivo per cui le scrivo sta nel fatto che da qualche tempo in concomitanza con una bruttissima delusione affettiva che mi ha distrutto a tutto tondo, come adulto e come persona, ho sviluppato una mania di persecuzione paranoica abbastanza seria, almeno abbastanza per rendermi impossibile qualsiasi situazione sociale, in cui mi trovo immediatamente solo, isolato, respinto e preda di coalizioni contro di me. La spiegazione che mi sono dato è che dentro di me esiste un tale vuoto di autostima da rendermi inaccettabile come compagnia. Si dà il caso che io sia una persona enormemente severa con me stesso e tendente alla depressione e spesso mi sembra di avere la sensazione che tutti i miei malesseri si aggancino meravigliosamente bene alle persone che entrano in contatto con me. In genere alle persone piace vedersi riflesse nelle cose che raccontano verità buone sulla loro vita e su se stesse, mentre non ci vanno molto tenere quando incontrano qualcuno che le attira in un vortice che rimanda solo immagini negative, quelle stesse immagini che io inevitabilmente ho di me stesso e che molto facilmente si proiettano sugli altri. Mi sento come nelle sabbie mobili e non so proprio come fare, perchè quando ho provato a fare dei lavoretti i colleghi mi hanno ostracizzato e reso la vita impossibile, e in genere chiunque entra in contatto con me usa la tecnica di attirarmi facendo leva sul mio desiderio di essere accettato e apprezzato e poi mi respinge, come se in tal modo si purificasse degli aspetti negativi della sua personalità che si oggettivano nella mia presenza. Onestamente sono molto arrabbiato e stufo di tutto ciò e di permettere agli altri di attuare questo gioco perverso. L'unica situazione in cui mi trovo ancora decentemente è lo studio (sono iscritto a giurisprudenza), ma mi prende sempre di più una sensazione di stanchezza e di depressione, come se in quelle ore di lezione o passate al tavolino non ci fosse alcuna risposta. L'unica soluzione che vedo sarebbe quella di diventare un eremita, ma la cosa presenta le sue difficoltà. Non esiste a suo giudizio una qualche forma di terapia anche breve che possa aiutarmi?
Salve Giacomo, mi sembra di capire che il problema che mi porti sia sopratutto legato all'autostima. Quello che ti posso dire, per arrivare subito al nocciolo del problema, è che terapie valide per superare il suo problema ne esistono di vario genere. Io, qualora vi fosse un problema solamente legato all'autostima, mi indirizzerei verso una terapia di tipo cognitivo-comportamentale oppure ad approccio integrato.Generalizzando la nostra personalità si forma e sviluppa, anche, attraverso le relazioni sociali ed ogni esperienza modifica il nostro essere e rapportarci con il mondo.Per questo penso e spero che possa superare nel più breve tempo possibile tale problema. Cordiali Saluti.
(risponde il Dott. Lorenzo Flori)
Pubblicato in data 04/09/08
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