Cattivo rapporto con i genitori e ipocondria (1540225400615)
Fatina, 17
Da 4 mesi a questa parte non riesco più a stare bene, sia mentalmente che fisicamente.
A casa non ho mai avuto una bella situazione, ma fino ad ora sono stata una ragazza ottimista e felice con poco. Adesso non ce la faccio più, sto diventando terribilmente ansiosa e incapace di affrontare le situazioni difficili. Ho un padre troppo presente, petulante e un po' all'antica, che non sempre mi permette di uscire e pretende di controllare la mia vita. Ho invece un rapporto meraviglioso con mia madre. Sono arrivata ad un punto che non sopporto più di vivere in casa con mio padre e non vedo l'ora di mandarlo a quel paese, ma non trovo mai la forza di farlo.
E ho paura. Paura di rimanere tra le sue catene anche dopo che diventerò maggiorenne. Ma la paura più grande é di morire prima, di non riuscire a vivere abbastanza per realizzare i miei sogni lontano da lui. Questa paura va avanti da quando, lo scorso giugno, mi sono sentita stanca per un lungo periodo e cercando su internet mi sono fissata di avere qualche grave malattia. Da allora non ho pace, non ho avuto il coraggio di andare dai medici ma mi sento sempre male: stanchezza, mal di testa, dolori agli arti, nausea e soprattutto, il sintomo più frequente e devastante: mi manca l'aria.
Di conseguenza anche il futuro, che prima era pieno di speranza, era la ricerca di ciò che non ho avuto nell'adolescenza, appare adesso buio e confuso, addirittura inesistente. Mi sento risucchiata da un vortice senza fine, non ho coraggio, non riesco ad uscire da questa situazione e intanto ogni giorno é pieno di dubbi e paure. Cosa posso fare? Come liberarmi da mio padre? Come avere la certezza che non morirò prima del tempo? A chi posso rivolgermi in modo gratuito e poco impegnativo per un aiuto? Mi sento fragile come non lo sono mai stata, io che pensavo di poter sopportare tutto. Ho paura, paura, paura. Vi prego rispondete, ho bisogno di aiuto e consigli. Grazie
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Cara Fatina,
il momento della vita che stai attraversando è più difficile e complicato di quanto si crede. Forse il tuo sentirti debole, stanca e ansiosa può avere origine dal fatto che prima sei stata troppo forte troppo a lungo. Nessuno può sopportare tutto, e va bene così, nessuno è tenuto a farlo.
E' inutile che io ti dica che quando si hanno dei sintomi affidarsi a Google è la cosa peggiore e più terrificante che si possa fare, o che l'unica cosa utile da fare per assicurarti davvero di non essere malata è rivolgerti al tuo medico di base per degli accertamenti. Forse la tua paura di morire è in realtà paura di cambiare e di crescere travestita, perchè è questo che stai facendo: cambiare e crescere. Certo, fa paura, perchè ancora non sai chi stai diventando, sai solo che non sei come ti vuole tuo padre: è un punto di partenza.
Forse ora il futuro ti appare come una enorme massa oscura e incomprensibile, ma stai tranquilla: tutto ciò che devi fare è un passo alla volta, senza fretta, senza pretendere troppo da te stessa.
Prova a immaginare te stessa come un uovo, apparentemente fragile, ma forte e potente abbastanza per portare dentro di sé la vita, a condizione di saper attendere il momento in cui sarà una forza interna, e non esterna, a rompere il guscio. Il tuo desiderio di essere accompagnata in questo percorso è più che comprensibile ed è davvero un'idea buona e sana.
Purtroppo non sapendo di dove sei non posso darti indicazioni precise, ma in molte province si trovano spazi di supporto psicologico rivolti agli adolescenti: forse c'è un servizio di questo tipo nella tua scuola, o presso qualche associazione del privato sociale. Prova a fare una ricerca su internet legata alla tua città.
Se però non trovi niente, o se come accade quasi sempre, trovi servizi gratuiti che danno accesso ad un numero molto limitato di colloqui, perchè non dare a te stessa il permesso di chiedere ciò di cui hai bisogno?
Sei minorenne ed è ben comprensibile che tu non abbia ancora un'autonomia economica, ma i tuoi genitori provvedono a te, e poche cose sono importanti quanto il tuo benessere psicologico. Perchè non chiedere il loro sostegno per rivolgerti ad uno psicologo che può accompagnarti per tutto il tempo che vuoi?
Pubblicato il 25/10/2018
A cura della Dottoressa Elisabetta Ranghino
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