Fuga dalla realtà (145950)
Luca 15
Salve, in questo ultimo periodo ho un costante bisogno di fuga dalla realtà, tutto quello che mi circonda mi sembra insensato e triste. Forse questo è normale, ma è normale anche che voglia essere in un mondo distrutto da una guerra nucleare? Credo che al momento sia il mio più grande sogno, ma non capisco il motivo. Ditemi cosa posso fare perché è diventata un' ossessione. Un saluto.
Caro Luca, comprendo proprio che abbia bisogno di sapere perché, cosa succede. Soprattutto mi sembra che vuoi sapere se è “normale”. Mi sembra quindi che tu ti senta come un alieno, temi di essere diverso dagli altri e non sai da che parte rifarti. Del resto, non a caso il tuo sogno è di essere un sopravvissuto di una guerra nucleare, che lascia un mondo distrutto. Anche qua, sembri uno dei pochi, un diverso e non si sa se sia un privilegio o una condanna. Questo pensiero oltretutto, è un pensiero ossessivo, quindi ripetitivo e imprigionante, come tale deve portarti via molta energia e nel contempo deve produrre notevole angoscia. Tutto questo, è veramente triste! Che un ragazzo di 15 anni, senta il bisogno di estraniarsi in continuazione, che vive il mondo circostante insensato e triste, che abbia come grande sogno vivere in un mondo sopravvissuto ad una guerra nucleare, devastato da una guerra, tutto questo più che anormale è triste davvero. Infatti, non ha molto senso chiedersi se sia normale o no. Che significa poi normale? E’ più importante chiedersi perché, cosa sta succedendo nel tuo mondo e cosa è successo prima, da portarti a desiderare una cosa del genere. Quello che più di tutto mi ronza nella mente è capire a cosa tu sei sopravvissuto, cosa abbia distrutto il tuo mondo, quale guerra hai subito. Sicuramente nel tuo passato c’è la risposta a queste domande, ci saranno state esperienze e realtà che ti hanno fatto vivere una condizione tragica. E forse la distruzione è la tua risposta inconscia ad una situazione pesante, una guerra emotiva, una condizione che deve aver suscitato così tanta rabbia ed impotenza da buttarci sopra una bomba, per far esplodere tutto. Qualsiasi cosa ti sia successa, penso che tu abbia tanta rabbia repressa e misconosciuta. Di conseguenza ci deve essere una grande paura, probabilmente paura di vivere, di affrontare la realtà di tutti i giorni, foriera di una sofferenza provocata dal tuo passato e che ti rende dura la quotidianità anche più semplice. Di fatto quindi, ti privi di un’insieme di esperienze e condizioni tipiche per la tua età, fondamentali per la crescita emotiva e relazionale, fondamentali anche per il tuo benessere e la costruzione di un futuro importante per un ragazzo di 15 anni. La prima cosa da fare Luca, è fermarsi. Tu non stai abbastanza fermo neanche per scrivere, dando la giusta punteggiatura, che equivale a non fermarsi abbastanza per riflettere e sentire ciò che si scrive e si sta comunicando agli altri. La tua, è proprio una fuga totale! Ma se ci stai scrivendo, chiedendoci se è normale, vuol dire che c’è una sofferenza, che questa condizione non ti appare solo anomala ma evidentemente ti procura anche dolore ed è giusto che sia così. Questo è la prima consapevolezza, è la strada per riappropriarsi delle proprie emozioni, così represse e non riconosciute. Fermarsi, sentire e farsi delle domande aprirà una strada nuova, fatta di consapevolezza, di dispiaceri ma anche di possibilità, di un mondo che può ricostruirsi anche dopo una guerra nucleare, di fiori che possono sbocciare anche sopra le ceneri, che possono esserne addirittura fertilizzanti. Caro Luca, capisco che se fuggi dalla realtà, per te è difficile starci, ma con pazienza, anche tu puoi ancorarti ad un terreno sano e vivere con serenità. Te lo devi, più che mai perché hai 15 anni! Un saluto.
(Risponde la Dott.ssa Sabrina Costantini)
Pubblicato
in data 05/08/2010
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