Problema figlio (75005)
Cari psicologi sono sposata da c.ca 12 anni ed ho 2 figli: uno
di 1 anno e uno di 11.
Sono preoccupata per quello grande.
Devo premettere che quando era piccolo ha assistito a parecchi divervi fra
me e il padre in cui quest'ultimo mi metteva parecchie volte le mani addosso
ed in sua presenza mi umiliava
dicendo che ero una stupida, una inetta e tutte cose d questo tipo.
C'è da dire anche che mio marito mi ha conosciuto che soffrivo di gravi
crisi di depressione. Purtroppo quando ero adolescente mio padre beveva e picchiava
me e mia sorella e ci sottoponeva continuamente a torture di tipo psicologico
anche lui del tipo sei un'incapace e via dicendo. Non ho mai avuto un granchè di
vita sociale e ancora adesso ho parecchi problemi nel relazionarmi con gli
altri. Molte volte ho dei blocchi in cui sto zitta e non riesco a dire niente.Sembra
che mio marito abbia voluto prolungare il lavoro che mio paddre faceva con
me.
MA VENIAMO AL PROBLEMA VERO E PROPRIO: mio figlio grande.
E' molto sensibile e piange spesso per un nonnulla ma quello che mi preoccupa
di più è che si rivolge al piccolo in malo modo urlando di continuo
e a volte facendogli anche male.
Ci scherza anche ma il più delle volte no.
Sono molto preoccupata: come devo comportarmi e come fargli capire che i +
deboli nn vanno prevaricati e che questo nn è un comportamento normale
da tenere?
Gentile
signora, credo che quello che lei circoscrive come problema del foiglio maggiore
sia da estendere all'intera famiglia. Il punto non è tanto
o meglio "solo" far capire al ragazzo che i più deboli non
vanno prevaricati, ma credo che la questione vada affrontata coinvolgendo tutti
i membri della famiglia che versano in una condizione di disabgio e difficoltà,
di cui il figlio più grande si è fatto carico, ponendosi nella
scomoda posizione di "elemnto disturbante". Ma come ogni evento disturbanted
ha un suo fine, quello di rendersi evidente, di segnalare e comunicare un disagio
di cui non si riesce più a tollerare il peso. Immagino che il ragazo
stia apiù livelli segnalando le sue difficoltà, e probabilmente
un primo e immediato risultato lo ha ottenuto, dal momento che lei ha cominciato
a fare una richiesta di aiuto contattando il sito di psicologia. Credo che
la situazione sia abbastanza complessa e potrebbe affrontarla rivolgendosi
di persona ad un esperto che potrà aiutare lei e la sua famiglia a fare
un pò di chiarezza nella difficle situazione da lei accennata. Volevo,
inoltre, aggiungere che le difficoltà tra i due figli vanno anche afrontate
tenendo conto le "normali" gelosie che si scatenano con l'arrivo
di un fratello, soprattutto quando per anni si è stati figli unici.
La saluto cordialmente augurandole di affrontare con serenità le difficoltà che
in questo momento la affliggono.