Problemi scolastici e non solo (080297)
Claudia, 17 anni
L'anno scorso, dopo mesi travagliati di problemi scolastici, dubbi ed insicurezza, ho deciso di cambiare scuola. Per carattere, faccio fatica ad affrontare i cambiamenti, e sapevo che questa mia decisione avrebbe comportato delle difficoltà, ma, essendo molto motivata, ero sicura di farcela.Le cose, invece, non sono andate proprio così. Ho avuto da subito difficoltà ad inserirmi nell'ambiente. Pur avendo sempre cercato di essere socievole e disponibile con tutti, ma ho percepito un muro, tra me e gli altri. Mi sentivo diversa da loro...io ero quella nuova, io ero quella che non sapeva disegnare (mi sono iscritta all'artistico). Inizialmente, non davo peso a questa cosa, presa com'ero dall'entusiasmo per potermi finalmente dedicare a ciò che amo. Ma col tempo, la situazione è diventata per me insopportabile. Sono timida di natura, e questo sentirmi "diversa" dagli altri, mi ha bloccata. Ho iniziato ad avere paura di andare a scuola...avevo paura a confrontarmi con gli altri (persone, tra l'altro, con le quali non riuscivo a legare, e non capisco perchè), e proprio non riuscivo a sentire mia quella nuova scuola. Ho iniziato a non andare a scuola. Ogni mattina era un attacco di panico. Le persone che amo mi sono state molto vicine, e mi hanno aiuto. Credevo di aver superato la crisi, e sono tornata a scuola. Ma dopo pochi giorni, sono ripiombata nello sconforto. Mi sentivo sola, in mezzo a mille sconosciuti. Ora sono quasi due mesi che non frequento più. E sono tormentata da sensi di colpa, perchè mi rendo conto che sto sprecando un altro anno della mia vita (per fare questo passaggio, ho perso un anno) e perchè tutta questa fragilità per me è una sconfitta. E questa situazione mi ha comportato un malessere interiore generale. Mi sento spesso triste, spesso senza motivo. Sono nervosa, aggressiva, e tutto il mio ottimismo e la mia positività hanno lasciato il posto ad una negatività che mi spaventa. Vedo solo il lato negativo delle cose, e sono più emotiva, apprensiva e possessiva del solito. Tutto ciò ovviamente, fa star male non solo me, ma anche le persone che mi stanno accanto, primo fra tutti il mio fidanzato, anche se è davvero un ragazzo meraviglioso, e mi sta accanto senza farmi pesare la situazione. Ora ho deciso di rivolgermi ad una psicologa, ma non sono riuscita ad andare all'appuntamento che avevo preso, proprio perchè, come ho detto prima, tutto ciò per me è come una sconfitta. Spero davvero di riuscire a risolvere i miei problemi, che forse hanno radici più profonde...non riesco più ad essere serena come un tempo, non mi riconosco più, e come se non bastasse, lo stress mi provoca anche dei disturbi fisici.
Cara Claudia, mi dispiace molto sentire tutta quesat tristezza e angoscia che
traspare dalla sua lettera. In realtà i cambiamenti, come lei stessa
sottolinea nella sua lettera, non sempre sono semplici da gestire e lei che
stava in una situazione già complicata da questo punto di vista, in una
situazione ancora più complessa, come se stesse alla ricerca del fallimento
per confermare le sue difficoltà. La vicinanza dei suoi cari è
fondamentale ma non potrà sostituirsi all'aiuto di uno psicologo che
le consentirà di comprendere cosa le accade a livelli profondi come lei
stessa ha notato.Certamente cominciare un percorso scatena ansie e preoccupazioni,
come del resto tutte le nuove esperienza, ma vedrà che superate le iniziali
resistenze potrà avantaggiarsi dei benefici del trattamento e recuperare
il tempo perso.
Tanti auguri.
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