Psicologia Infantile (128796)
Bruna 45
Sono mamma adottiva di un bambino di 10 anni giunto nella nostra famiglia all'età di mesi 20. Lavoro a tampo pieno fino alle ore 16.00, questo mi permette di seguire mio figlio per una parte del pomeriggio; mio marito invece esce di casa alle 6.30 e rientra alle 18.00 circa. Da sempre mio figlio è piuttosto pigro e distratto, a volte noto una difficoltà nel concentrarsi sulle cose da fare, sia per i compiti che per le cose quotidiane come lavarsi, vestirsi, ecc. Al mattino sta un sacco di tempo sul water e devo continuamente solleciatarlo. Usciamo insieme da casa (lui per andare a scuola ed io al lavoro) e gli ho spiegato che non può pretendere che io gli stia accanto perchè io ho le mie cose da fare e lui le sue e, quando siamo pronti, usciamo insieme. Non c'è niente da fare, ho provato di tutto, anche con dei sonori sculaccioni perchè sono arrivata a perdere il controllo. A scuola è bravo grazie alla sua intelligenza e capacità di memorizzare; io lo seguo molto e tendo ad essere piuttosto esigente perchè so che può fare bene. Ultimamente ha un andamento piuttosto altalenante: si impegna quando vuole ottenere qualche cosa e, una volta ottenuto, si lascia andare commettendo anche degli errori stupidi per mancanza di attenzione. In famiglia e soprattutto con gli amici assume spesso un comportamento di superiorità favorito anche dalla sua costituzione fisica. Io cerco di dedicarglil tutto il tempo che posso anche se sono piuttosto severa e, spesso, finiamo per litigare anche perchè io stessa sono piuttosto nervosa ed ho poca pazienza. Mi chiedo se questi suoi atteggiamenti siano dovuti solo ad una richiesta di attenzioni specialmente da parte mia visto che alla sera vuole che vada a letto con lui fino a quando non si addormenta dicendo che così si sente più tranquillo ed è solo in questo momento che riesce a raccondatarmi le sue cose o confidenze. Con il papà, ha un rapporto più distaccato e difficilmente riesce a confidarsi. E' ovvio che lo adoriamo e lo vorremmo vedere sempre felice e temiamo che la sua situazione di figlio adottivo di cui è a conoscenza lo renda inquieto e pensieroso. A volte chiede del suo passato ed un giorno mi ha detto che se incontrasse la "signora che l'ha fatto nascere" le darebbe un sacco di pugni perchè non l'ha tenuto con se'. Questo mi ha preoccupato perchè significa che avverte il senso di abbandono ed inoltre temo che lui non si senta felice con noi. Spero di ricevere un vostro parere. Grazie.
Le richieste affettive rappresentano una costante nello sviluppo di un bambino, specialmente per chi ha un passato difficile. Sicuramente avverte tensioni che gli derivano dalla sua storia personale, che gli avete raccontato, in questa direzione può avvertire delle carenze. E' naturale che si ponga aggressivamente di fronte all'immagine della "persona che l'ha abbandonato". Con voi però ha ritrovato un posto nel mondo e credo che sia, in ogni caso, felice.Tenendo presente anche le problematiche di sviluppo, l'ingresso nella preadolescenza, si può sostenerlo con un dialogo adeguato alle sue tensioni emotive. Aiutatelo a parlare fino in fondo di quello che sta vivendo, senza alcun giudizio di sorta. Così, potrà elaborare il senso di rifiuto che è nascosto nelle pieghe del suo animo.
(risponde il Dott. Renato Vignati)
Pubblicato
in data 09/12/08
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