Ansia attacchi di panico (101738)
Luigi 33
Nel 1997 e'venuta a mancare mia madre, per una anno non è successo niente,
nel 98/99 sono stato assunto in una grossa azienda.. il contatto con molta gente
tutti i giorni a reso un ossessione il fatto di sudare in determinate situazioni,
i colleghi puntualmente me lo hanno fatto notare e anche qualche risatina di
troppo mi ha fatto avere il terrore di iniziare a sudare e diventare rosso senza
motivo.. nel 2001 e' mancato anche mio padre (se ne e' andato tra le mie braccia)
ora puntualmene tutti i giorni ho il la preoccupazione di iniziare a sudare,i
posti che mi preoccupano di piu' sono ad esempio i locali riscaldati (es una
casa con termosifoni accesi) e cosi via..Inizialmente la situazione era ingestibile,ora
con il passar del tempo e leggendo qua e la (es.Morelli) questi attacchi sono
leggermente migliorati.. Ho capito che la cosa importante e' cercare di non
reprimere l'ansia perche altrimenti si accentua notevolmente,tendo comunque
ad evitare molte situazioni che.... Penso che sia dovuto anche alle mie insicurezze,incertezze
non riesco neanche a prendere piu' una decisione da solo cerco sempre appoggio
su gli altri per non farmi criticare... Spero di aver evidenziato il mio problema
certo di un riscontro porgo distinti saluti
Caro Luigi, non reprimere
l'ansia è davvero importante, infatti come scrivi anche tu, più
la reprimi e più la rafforzi... ma anche evitando le situazioni che temi
la rafforzi. Come diceva Pessoa "Porto addosso le ferite delle battaglie
che ho evitato". Riflettici ogni volta che vorrai evitare una situazione.
Il problema sta nel fatto che cerchi di dare una valutazione (spesso negativa
alle tue risposte fisiologiche). La soluzione sta nell'ascoltare, nella lentezza,
non nella fretta e nella foga di controllare. Dovresti farti aiutare da specialisti
che affrontano il problema al cuore del problema stesso attraverso percorsi
brevi attraverso strumenti utili a rompere il circolo vizioso in modo spontaneo.
"Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad
aprire e non c’era più nessuno". W. Goethe. Un saluto
(risponde Il dott. Fabio Gherardelli)
Pubblicato in data 27/06/07
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