Ansia, attacchi di panico e fobie (107308)
Maria 24
Mi chiamo Maria, ho 24 anni e da 8 anni soffro di ansia e attacchi di panico.
Sono arrivata al punto che non ce la faccio più, non riesco a liberarmi
da tutto questo... sono stanca di vivere così. Mio padre se ne è
andato quando io avevo 9 anni, chiamava solo quando gli serviva qualcosa e solo
per prendermi in giro. A giugno di 8 anni fa gli ho chiesto di sparire dalla
mia vita, non avevo bisogno di lui. Da quel momento per me è iniziato
l'inferno. Una sensazione di soffocamento e vertigini, è iniziata così,
era di domenica e stavo studiando. Ho passato tante fasi di ansia, ma ultimamente
sto passando la peggiore... ho la fobia di svenire, non voglio rimanere sola
in casa, ho le vertigini, il cuore che batte fortissimo, paura di impazzire,
non riesco a concentrarmi, sono sempre angosciata, ho paura di guidare e di
andare in macchina con gli altri, quando cammino devo appoggiarmi a un muro
o a un albero perchè mi sento cadere... Cosa posso fare? Vi prego rispondete
non lasciatemi sola..
Cara Maria, la tua testimonianza mi ha molto colpito. La tua è una situazione
oggi molto comune fra i giovani: quindi non sei assolutamente l'unica. Gli attacchi
di panico sono diventati forse il problema più frequente soprattutto
fra i giovani. Gli studi più recenti affermano come la causa scatenante
del primo attacco di panico sia uno STRESSOR psicologico (ad esempio una perdita,
un lutto, un trauma, o qualcosa vissuto dalla persona negativamente e che porta
stress) o fisiologico (abuso di caffeina, tabacco, mariuana, hascisc, alcol
ecc.); dopodichè si instaura un vero e proprio circolo vizioso in quanto
la persona ha paura che questo strano attacco di ansia torni: la PAURA DELLA
PAURA. Poi la persona comincia ad evitare le situazioni che teme, eccoci allora
all'agorafobia... Quindi i fattori che alimentano i successivi attacchi di panico
si basano su questo circolo vizioso che bisogna rompere per fare in modo che
la persona stia bene. Oggi esistono diversi interventi psicologici che consentono
di rompere questo circolo vizioso in tempi brevi e che hanno una efficacia molto
elevata. Ad esempio una psicoterapia breve comportamentale o cognitiva-comportamentale
penso che sarebbe l'ideale. Questo vuol dire che oggi da questa patologia si
può guarire in maniera definitiva. “I nostri dubbi sono traditori
e ci fanno perdere il bene che potremmo ottenere perché abbiamo paura
di tentare" William Shakespeare. Un
saluto e buone feste.
(risponde il Dott. Fabio Gherardelli)
Pubblicato in data 04/01/08
Pubblicità
Vuoi conoscere i libri che parlano di ansia per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store