Ansia, crescita personale (145944)
Francesco 23
Salve, sono un ragazzo con una famiglia amorevole ma dalla quale mi sono sempre sentito abbastanza distaccato, penso a causa di un fratello, di 2 anni più grande, che da sempre è stato più seguito nelle sue scelte. In questo modo mi sono sempre sentito meno considerato, nonostante sappia benissimo che non è così. Da sempre (fin dall'infanzia) mi sono sottovalutato ed ho cercato figure che mi facessero da guida all'esterno della famiglia. Questo mi fa sentire tutt'ora come fossi un bambino, ovvero sono sempre alla ricerca di approvazione da parte delle figure che mi fanno da guida, al punto di distruggere me stesso per averla. Vorrei cominciare ad essere io a prendere in mano la mia vita ed a decidere per me, staccandomi dalla dipendenza da queste figure. Solo che non so come fare, dato che ogni mio tentativo mi porta a sentirmi perso, mi riempie di ansia e di paranoie e mi blocco, tornando poi ad aver bisogno di una guida. Come posso fare a crescere ed a uscire da questa condizione nella quale non riesco più a stare? Grazie mille.
Ciao Francesco, sicuramente il processo di crescita personale è un percorso arduo per ognuno di noi. Avere delle figure di riferimento nella vita non è un errore, ma nel processo di maturazione interna, che caratterizza la formazione dell' identità di sé, si è alla ricerca di un "distacco" metaforico, che si manifesta e né delinea la nostra capacità di essere autonomi, di avere un nostro modo di agire, che difendiamo a tutti i costi per sentirci realizzati, come persone, che hanno un proprio pensiero, una propria vita, "un' identità personale". A volte ci affanniamo a ricercare approvazioni esterne, che non sempre collimano con le nostre sensazioni. La conoscenza di sé stessi deriva dal confronto con gli altri, che ci aiuta a sviluppare un buon senso critico, ma il giudizio obbiettivo, deve partire da noi, imparando a bilanciare i consigli esterni con quelle che sono poi le nostre idee. Delineare delle buone basi interiori, partendo dall'avere più fiducia di sé, avere stima di quello che si fa, ci permette di non restare aggrappati a qualcosa che è altro da sé. L'autostima si costruisce pian piano, partendo da piccole soddisfazioni personali, modellando il punto di partenza, che non è quello altrui, ma gli attori del nostro agire siamo noi, non antagonisti della nostra vita, ma i protagonisti e i registi. Sviluppare una buona capacità critica osservativa, senza essere passivi di fronte a quello che accade, procedendo con molta semplicità, senza porsi degli obbiettivi troppo alti, che poi generano stati di ansia, perchè non si riesce a raggiungere qualcosa. Imparare a conoscere quello che a te piace e che ti arricchisce come persona, anche per esempio, leggere un libro, fare uno sport, aiuta a fortificare la costruzione della propria autostima, imparare a scegliere da solo qualcosa piuttosto che un'altra, senza lasciasi influenzare dagli altri. Piacersi e ad accettarsi per quello che si è, con i propri limiti e i propri pregi, senza per forza dover raggiungere qualcosa, che poi non appartiene realmente a sé. Non aver paura di mettere in gioco le tue idee, ognuno né ha, e a volte possono conciliare con le nostre a volte no, ma è proprio lì che si differenzia Francesco. Un Caro saluto.
(Risponde la Dott.ssa Marianna Liotino)
Pubblicato
in data 16/03/2011
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