Ansia o attacchi di panico? (061386)
Davide 18 anni, 21.01.2003
Innanzitutto buongiorno
e grazie per l'attenzione. Mi chiamo davide e da circa 3 mesi la mia vita è
radicalmente cambiata (in peggio!). Tutto è iniziato un pomeriggio in
un negozio, in cui ho avvertito senso di svenimento, formicolio diffuso, tachicardia
e pressione alta, senso di perdere il controllo e di morire.
Mi sono diretto al pronto soccorso, e dopo gli accertamenti non è risultato
assolutamente nulla. Nei giorni successivi la pressione si è regolarizzata,
ma mi sono comparsi dolori al petto ed al cuore, respirazione superficiale e
breve (anche difficoltosa), da cui sono scaturite ricorrenti sensazioni di avere
malattie cardiache (immotivate dalle analisi) ed un senso di affaticamento molto
accentuato con sudorazione fredda.
Ora sono passati tre mesi da quel fatidico giorno, i dolori al petto sono spariti,
ho superato una depressione durata circa 1 mese, ma mi è rimasto un senso
di insicurezza e paura che mi rende impossibile l'essere felice nel profondo
dell'animo e mi rende la mente offuscata e vuota nei pensieri positivi, riducendomi
anche la capacità di memoria che sarebbe molto utile per concludere il
mio ultimo anno di studi.
Rendo noto che questa estate ho attraversato un momento della mia vita che mi
ha causato grande ansia dovuta ad una malattia che ha colpito una mia parente
ma che si è conclusa molto bene. Cessato questo periodo mi sono sentito
molto felice e sicuro di me, fino al momento in cui ho iniziato ad avvertire
i disturbi sopracitati.
Premetto che la mia famiglia è alquanto "litigiosa", ma in compenso sono
soddisfattissimo dei miei genitori in quanto hanno sempre dimostrato amore reciproco
ed anche nei miei confronti, per cui non li cambierei mai con nessuno al mondo.
Sono sempre stato un ragazzo maturo che sia fisicamente che mentalmente ha dimostrato
di essere in anticipo su altri, molto legato agli ideali della vita (lavoro,
casa, figli, divertimento) ed un gran sognatore.
Anche se sto attraversando questo periodo non rinuncio a condurre la vita di
sempre, studiando, uscendo la sera con gli amici, anche se tutte queste azioni
non mi provocano l'entusiasmo di un tempo che mi rendeva anche particolarmente
oroglioso e desideroso di vivere la vita nel migliore dei modi.
La mia domanda è ora la seguente:dato che i disturbi sembrano attenuarsi
(anche se non sono mai cessati) c'è qualche possibilità di ritornare
ad essere colui che ero un tempo senza ricorrere all'aiuto di un terapeuta oppure
dovrò convivere con questi presentimenti per tutta la vita? Inoltre:tali
disturbi possono essere la conseguenza di uno stress accumulato? Attualmente
sto assumendo il prozac 20mg al dì. Ringraziandovi per una risposta (ne
avrei veramente bisogno), mi scuso per la lunghezza di questa mail.
Non è un problema fisico, ma interiore, psicologico e lo puoi risolvere se espliciti questo.
Spesso nasce dopo periodi di grande stress per la persona che vengono sottovalutati dalla persona stessa; ad esempio se di fronte alla malattia della tua parente tu hai reagito facendo il "duro", non esprimendo le tue paure e le tue angosce, probabilmente questo atteggiamento, che non corrispondeva con quello che emotivamente stavi vivendo, ha creato una rottura dentro di te che si è manifestata poi con la crisi di panico.
E' solo un esempio, devi cercare i tuoi significati personali, il tuo senso rispetto a questo periodo di incertezza ed insicurezza. Non è così difficile, basta guardarsi dentro e non bluffare con se stessi.
Credo che, meglio di qualsiasi farmaco, potrà aiutarti un processo di conoscenza di te stesso e di introspezione nel risolvere il problema e farti tornare ottimista e positivo com'eri. In bocca al lupo.