Attacchi di panico (003213)
Jeany, 31 anni
Gentile dottori, sono qui a porvi
un dilemma. Nell'ottobre 2003 mi sono sentita male... gambe pesanti giramenti
di testa senso di soffocamento, brividi freddi tachicardia... ho chiamato il
118 e mi hanno detto che era un attacco di panico... da allora non sono stata
più bene se non momentaneamente.
Ho fatto 5 ecg 2 ecg sotto sforzo, 2 ecocuori, esami del sangue completi di
ormoni della tiroide e femminili, una risonanza magnetica alla testa, visite
ginecologiche etc etc.. chi più ne ha più ne metta..... bene tutti
sono risultati negativi. Sono in terapia farmacologica con antidepressivi e
calmanti oltre a frequentare una psichiatra. Ma continuo a stare male, continuo
ad avere paura di un infarti. Sento spesso del dolori allo sterno che si irradiano
al braccio sinistro, senso di nausea pressione alta, e senso di svenimento anche
se alla fine non svengo, formicolii ovunque anche alla bocca e la testa che
mi sembra piena di acqua gassata.
Da cosa può dipendere tutto ciò? Sono davvero attacchi di panico
oppure soffro di cuore? Lo so che ho fatto molte analisi, ma non me ne cpacito
che dopo quasi due anni io possa ancora soffrire così. Ora ho aumentato
pure il fumo fumo circa 30 sigarete al giorno, e mi sembradi impazzire. Scusate
lo sfogo ma non so più cosa fare...Un abbraccio.
Cara Jeany, escluse le origini fisiche
restano solo quelle psicologiche. Di sicuro quelli che descrivi sembrano proprio
i sintomi di un attacco di panico che, è scientifico, non portano a morte,
ma che il soggetto vive come molto angoscianti. L'attacco di panico è
un campanello d'allarme di un aspetto di noi che, non visto nè considerato,
usa un segnale eclatante per dirci che non sta bene. Un esempio per spiegarti:
se nel 2003 e in seguito è capitato qualcosa per cui non ti sei presa
cura di un tuo bisogno e hai "sorvolato" pensando che non fosse così
importante, mentre invece questa parte di te (altri pensieri ed altre emozioni)
soffriva, prima o poi il conflitto tra le due scoppia e nasce l'attacco di panico.
Potrebbe essere tipo, spiegandolo con dei pensieri:
PARTE A (consapevole): Sei un'adulta, non frignare per una sciocchezza, smettila
di fare la bambina....
PARTE B (non consapevole): mi sento triste e disperata per quella che definisci
una sciocchezza, ho bisogno di essere ascoltata e consolata! A questo punto
scatta il processo per cui, non ascoltandoti fino in fondo, devi trovare un
modo per esprimere indirettamente certi bisogni. Non so se ne hai mai parlato
con la psichiatra, ma io ti consiglio di cominciare una psicoterapia che ti
sarebbe molto utile per dar voce a quella parte di te inconscia che sta facendo
dispetti all'altra (quella razionale e adulta)e che scatena gli attacchi di
panico in modo da centrare l'attenzione su te stessa e trovare un una strada
per tranquillizzarti e uscire da questa situazione negativa.
( risponde la dott.ssa Raffaella Luciani )
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