Attacchi di panico (008186)
Siriana conti, 33 anni
Gentile dottore, da circa
3 mesi soffro di quelli che sono stati diagnosticati da un neurologo attacchi
di panico da ansia depressiva.
Nonostante mi renda conto che tutti i sintomi corrispondono alla descrizione
degli attacchi di panico, non riesco a togliermi dalla testa che potrei avere
qualcosa alla testa. In seguito al mio secondo attacco, manifestatosi con
sensazione di vertigini, formicolio alla testa e sensazione di pressione con
conseguente stato confusionale e tachicardia, sono andata al pronto soccorso
dove mi sono stati fatti gli esami urgenti e una tac alla testa che hanno dato
esito negativo.
Il mio neurologo vedendo che non mi convinco di non aver altro che ansia, mi
ha consigliato di eseguire una risonanza alla testa, cosa potrebbe evidenziare
che la tac non ha visto? Sono molto preoccupata
perchè ne sta risentendo tutta la mia vita e anc he quella della mia
bimba di 1 anno che è tutto per me. Grazie in anticipo per la sua consulenza,
Siriana Conti.
Gent.ma Siriana, come mai
è così difficile riconoscere la natura psicologica di questi attacchi
d'ansia?! Di sicuro una tac toglie qualsiasi dubbio di natura fisiologica.
Dunque innanzitutto devi prendere atto che ci sono motivi di disagio interiore
che stai manifestando in modo "indiretto". Forse hai sottovalutato
in questo ultimo periodo motivi di malessere per te o ti sei distratta dal rispondere
a dei bisogni personali mettendoli in secondo piano, immagino perché
presa da una bambina piccola che richiede attenzione e tempo.
Probabilmente hai bisogno di fermarti e dare ascolto a questi segnali che, tutt'altro
che negativi, sono invece una strada per migliorare la tua vita e renderla più
piena e completa. Questo discorso paradossale (come starai pensando!) mira a
tranquillizzarti, in quanto ritengo che sarebbe di certo più drammatico,
per te e per tua figlia, se tu avessi un male al cervello, mentre puoi affrontare,
con la guida di un esperto, i pensieri inconsapevoli che scatenano tali manifestazioni
di panico.
La consapevolezza e la risposta ai bisogni che non hai ascoltato risolvono il
problema senza dover ricorrere a farmaci od operazioni chirurgiche. Chiediti
se in questo ultimo anno ti sei talmente concentrata su tua figlia da dimenticare
che anche tu sei una persona che merita attenzione e rispetto.
( risponde la dott.ssa Raffaella Luciani )
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