Attacchi di panico? (108710)
Michela 29
Gentili Dott.ri, mi rivolgo a voi, perchè non so davvero più che
cosa fare; la mia vita da circa quattro mesi è rovinata e non ce la faccio
più! Ho 29 anni, sono sposata da due con un uomo meraviglioso, che amo
e che mi ama con tutta l'anima, lo scorso anno abbiamo comprato la casa dei
nostri sogni... insomma, la nostra vita è a dir poco felice o almeno
lo era fino a pochi mesi fa. Tutto è iniziato dal nulla, con un forte
mal di denti. Mi sono recata dal mio dentista per curarlo, ma mi è nata
un'infezione che ha peggiorato le cose e, per farla breve, ho iniziato a sentire
dolore e formicolio per tutto il lato del viso dove si trova questo dente. Mi
sono recata da tantissimi dottori, anche un altro, bravissimo dentista che ha
sistemato tutto e mi ha rassicurata che, anche secondo le radiografie della
bocca, tutto è a posto, ma io continuavo a sentire dolore e questo stranissimo
formicolio. Un giorno mi trovavo a casa da sola, in preda al panico (letteralmente),
ho inizato a sentire questo formicolio per tutto il corpo, sentivo un mal di
testa fortissimo, il cuore ha iniziato a battermi all'impazzata e non facevo
che piangere e tremare, mi sentivo come se dovessi svenire o morire per soffocamento
da un momento all'altro. Da quel giorno ho iniziato il via vai con tutti i medici
possibili immaginabili, mi è stata diagnosticata una forte rinite allergica
e conseguente sinusite frontale e mascellare, confermata anche da una visita
dall'otorino con fibroscopia e TAC del massiccio facciale. Sono attualmente
in terapia (la terza o quarta) con antibiotici, cortisone, antistaminici ed
antidolorifici vari, ma la situazione non sembra migliorare. Mi sveglio la mattina
con tutta la testa che mi "trema" e mi fa malissimo e, a volte, questo
formicolio si estende a braccia e gambe, il cuore mi batte impazzito, mi viene
la nausea. Questa settimana mi sono recata dal medico (anzi due, diversi) due
volte in tre giorni, mi sento bene solo quando sono in presenza di un dottore.
Ma ogni medico che ho visto mi assicura che non c'è niente che non vada,
a parte questa sinusite, e che con la terapia che sto seguendo sto bene. Io
però non sto bene per niente, continuo a scoprirmi nuovi "sintomi",
vivo in costante terrore che ci sia qualcosa di grave che nessun dottore sta
prendendo in considerazione e non faccio che "ascoltare" il mio corpo
per ogni piccola sensazione diversa che provo. Per la prima volta oggi ho letto
dei sintomi del DAP ed è stato come un fulmine a ciel sereno: possibile
che si tratti di questo? E' davvero una cosa che mai avevo considerato e che
nessuno mai mi ha menzionato, ma leggendo le e-mail di tutte le persone che
hanno scritto sul sito, mi sento per la prima volta "capita". Sono
sempre stata una persona un pò ansiosa, soffro di colite spastica ormai
da tantissimi anni, ma mai avrei pensato di poter soffrire di attacchi di panico...
e mai nella vita ho provato una sensazione così terrificante come quella
che provo da quattro mesi a questa parte. Mi ha letteralmente rovinato la vita,
ormai sto bene solo se mi trovo in uno studio medico, non riesco più
ad andare al lavoro o a fare nient'altro, e non ce la faccio più. Vi
saluto con affetto e vi ringrazio in anticipo per tutto il lavoro che svolgete
e l'attenzione che dedicate a questo sito.
Cara Michela, in effetti da ciò che scrivi penso che si possa ipotizzare
anche un DAP. A volte questa patologia può scatenarsi per qualche evento
stressante psicologico o fisico. A seguito di questo evento la persona comincia
ad "ascoltarsi" attentamente alla ricerca di tutte le più piccole
sensazioni che possano segnalare una anomalia. E noi sappiamo che "chi
cerca trova". Purtroppo a quel punto la persona si ritrova in un vortice
da lei stessa creato chiamato "la paura della paura". Oggi come oggi
questo tipo di disturbo è molto diffuso e la cura dei farmaci, se è
vero che può aiutare, in alcuni casi costituisce comunque un palliativo,
ossia una stampella sulla quale appoggiarsi per non cadere: così una
volta tirata via la stampella la persona cade! In questi casi la soluzione migliore
è rappresentata dalle terapie brevi, come ad esempio quella cognitiva-comportamentale
e l'approccio ipnotico breve ericksoniano. Gli attacchi di panico non sono dovuti
ad una qualche predisposizione genetica, ma si apprendono nel corso dell'esperienza.
Come tutti gli apprendimenti disadattativi, anche questo è persistente
e duraturo. Quindi in un certo senso occorre disimparare gli attacchi di panico
in modo che non possano più tornare. Questo è possibile cercando
di far vivere alla persona delle esperienze nuove in modo da correggere tale
apprendimento. Se questo processo è attuato bene la persona non soffrirà
mai più di DAP (anche se potrà avere ancora attacchi di panico
fisiologici), se invece vi sono nel tempo delle ricadute allora significa che
la patologia non era stata del tutto sconfitta.... invece bisogna, attraverso
sempre un'intervento breve, risolverli definitivamente. Infatti non è
vero che per superarli (anche per quelli più intensi e duraturi) in modo
definitivo occorrano anni e anni di terapie faticose ed estenuanti: di solito,
utilizzando le metodologie più moderne e più efficaci, in poche
sedute si può risolverli per sempre. Infatti come diceva il filosofo
Occam, "tutto ciò che può essere fatto con poco, invano viene
fatto con molto". Un saluto.
(risponde il Dott. Fabio Gherardelli)
Pubblicato in data 07/01/08
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