Attacchi di panico (11021999)
Francesco, 32 anni (1.12.99)
Soffro da circa 7 anni di attacchi di panico, non vedo ancora la luce per la furiuscita di questo tunnel , ci sarà mai? . Sono un libero professionista , ma spesso evito occasioni di lavoro , là dove mi rendo conto che non ci sono vie di fuga.Sono seriamente valutando di cessare la libera professione , per mettere su qualche attività commerciale, o altro,che non mi faccia trovere nelle tipiche situazioni di fuga,luoghi dai quali non ci si può allontare , per correre in bagno, o perchè si hanno sintomi di nausea ,e timore di fare qualche figuraccia in pubblico.E' anche seriamente a rischio il rapporto con la mia ragazza ,la quale volendosi sposare in chiesa , mi mette alle corde ,e la paura di affrontare la cerimonia ,mi fa dire di no.Assumo periodicamente,per 3/4 mesim all'anno il seroxat,non faccio psicoterapia,per paura di uscire allo scoperto , esiste a tal proposito una psicoterapia in rete? Nel ringraziaarvi attendo consigli in merito.
Dice di assumere periodicamente un antidepressivo per alcuni mesi all'anno, ma di non voler fare psicoterapia. La psicoterapia le e' stata invece consigliata dallo psichiatra? E perche' prende farmaci solo per limitati periodi di tempo? L'ipotesi della psicoterapia e' stata avanzata proprio perche' e' risultata insufficiente la risposta ai farmaci?
In genere il DAP (Disturbi da Attacchi di Panico) procura un atteggiamento di "ritiro", in senso generale. Mi sembra che stia entrando in un meccanismo del genere anche lei: evitare occasioni di lavoro, cambiare lavoro, evitare il matrimonio, evitare la psicoterapia, evitare di uscire allo scoperto.
Ritengo che un problema, anche se grave come il DAP, debba essere anzitutto affrontato con tutte le risorse che ha e utilizzando tutte le opportunità disponibili. Quindi ne parli con lo psichiatra che la segue per elaborare il miglior piano terapeutico possibile.