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Attacchi di panico (111378)

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on . Postato in Ansia, Stress, Panico | Letto 749 volte

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Marco 42

Buongiorno, mia figlia di 25 anni soffre di attacchi di panico da diversi anni ed è in cura da uno psicologo. Mia figlia non riesce a stere sola e ha bisogno continuamente della presenza di un familiare o amico. Il problema è che tutti dipendiamo da lei e non viceversa. Secondo me, il fatto che lei non si senta dipendente da altri e che non debba rinunciare a niente, perchè comunque c'è sempre qualcuno pronto ad aiutarla, non le da lo stimolo per provare a fare qualcosa da sola. In questa maniera lei si adagia. E' il caso che che la famiglia si comporti diversamente e come deve comportarsi? Non sarebbe il caso che quasta ragazza cercasse di provare a sforzarsi senza che altri dipendano da lei? Rivolgo a lei questa domanda in quanto lo psicologo che ha in cura mia figlia non ci da nessuna indicazione in merito. La ringrazio anticipatamente, Marco.

Caro Marco, secondo la mia metodologia di intervento (cognitivo-comportamentale) quello che dici è molto giusto. Tua figlia dovrebbe cercare di affrontare gradualmente le situazioni da sola, perchè più si appoggia agli altri e più conferma a se stessa la sua incapacità ed inadeguatezza ad affrontare tali situazioni da sola. Sono quei comportamenti che noi chiamiamo comportamenti protettivi e che come tali rafforzano il problema, anzichè risolverlo. E' un circolo vizioso. Come dice Pessoa "porto addosso le ferite delle battaglie che ho evitato". Questo è il mio punto di vista, probabilmente lo psicologo che segue tua figlia ha un approccio clinico differente e comunque conoscerà la situazione molto bene e ritiene perciò opportuno non dirvi queste cose. Un saluto.

(risponde il Dott. Fabio Gherardelli)

Pubblicato in data 03/03/08

 

 

 

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